di Malka Letwin
Tenere alta la lanterna della memoria. È questo il messaggio da cui nasce lo spettacolo Il grande nulla o quel che ci aspettava in scena al Teatro Carcano di Milano il 27 gennaio 2026, dove viene messa in luce una parantesi inedita della senatrice a vita Liliana Segre, superstite alla Shoah.
primo levi
Se le scarpe di un Giusto potessero parlare …
di Ilaria Myr
La storia di Lorenzo Perrone, il muradur (muratore) piemontese che, come racconta Primo Levi in Se questo è un uomo, ad Auschwitz per sei mesi di sua spontanea volontà gli portò la zuppa calda – rischiando ogni giorno di essere scoperto, e salvando letteralmente la vita di Primo e del suo amico Alberto Dalla Volta – viene ora raccontata a un pubblico giovane dallo storico Carlo Greppi attraverso una prospettiva inedita: quella delle scarpe di Lorenzo.
Ich bin Primo Levi, a stretto giro di posta
di Michael Soncin
Per la prima volta resa pubblica la corrispondenza tedesca dello scrittore. Fiumi d’inchiostro che scorrono attraversando quasi mezzo secolo di storia europea, una piena da cui vediamo emergere documenti esclusivi, in gran parte inediti: dai messaggi scarabocchiati su foglietti improvvisati a inappuntabili lettere scritte a macchina su carta intestata.
“Storia del Sionismo dalla nascita dello Stato d’Israele”, l’evento online di Kesher di domenica 9 febbraio
di Redazione
Domenica 9 febbraio 2025 alle ore 17.00 si tiene la conferenza online “Storia del Sionismo dalla nascita dello Stato d’Israele”. Marco Paganoni risponde alle domande del pubblico. Introduce Ugo Volli
Memoria e Shoah, una riflessione tra ieri e oggi, partendo da Primo Levi
di Michael Soncin
Liliana Segre ha più volte detto che col passare del tempo, della Shoah resterà soltanto una riga nei libri di storia e poi neanche quella. Dubbi che anche Primo Levi aveva già nel 1955, appena dieci anni dal termine della Seconda Guerra Mondiale.
La famiglia di Alberto, amico di Primo
di Anna Balestrieri
Nel buio di Auschwitz Monowitz, dove ogni traccia di umanità appare perduta, “Alberto non è diventato un tristo. Ho sempre visto, e ancora vedo in lui, la rara figura dell’uomo forte e mite”. Qui la storia della sua famiglia.
“Fàlfal”, il racconto inedito di Guido Lopez sorprende per la sua attualità
di Michael Soncin
Dal 2014 l’archivio di Guido Lopez (1924 – 2010) è riconosciuto di particolare interesse storico. Proprio da questa cesta di carte è stato prelevato “Fàlfal”, racconto mai pubblicato prima, inedito assoluto, appena dato alle stampe in occasione del centenario della nascita dello scrittore.
Sulla traduzione errata di ‘Se questo è un uomo’ in ebraico e la questione dell’elaborazione della memoria
di Ilaria Myr
Da quando è uscito in ebraico in Israele, nel 1988, il libro Se questo è un uomo di Primo Levi, pubblicato dalla casa editrice Am Oved, contiene un’omissione abbastanza grave e significativa, che nonostante numerose segnalazioni è perdurata fino ai nostri giorni. Un errore o una omissione volontaria?
Al Museo della Scienza e tecnologia una lettura scenica su Primo Levi
Domenica 29 gennaio alle ore 17.00, in collaborazione e presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, Via San Vittore, 21 – Milano, si terrà l’evento: ‘Pensare con le mani: lettura scenica su Primo Levi e il lavoro’.
Elie Wiesel e Primo Levi a confronto nella conferenza di Kesher
di Anna Balestrieri
Nel parlarci di Elie Wiesel e Primo Levi, Nizza evidenzia una moltitudine di parallelismi nelle tematiche affrontate dai due autori. La vigilia prima della deportazione, la partenza, la stazione di Auschwitz, l’arrivo e la selezione tra chi avrebbe lavorato e chi sarebbe stato eliminato, la fame (in Wiesel nella realtà in Levi nel sogno).
‘Elie Wiesel e Primo Levi: due scritture per una stessa esperienza’. Il 15 gennaio un evento
L’evento, organizzato da Kesher per l’assessorato alla cultura della comunità ebraica di Milano, è realizzato in collaborazione con la Hevrat Yehude Italia e sarà tenuto da Cecilia Nizza.
Le cromie di Kaufmann: un omaggio a Primo Levi e al suo Sistema periodico
di Fiona Diwan
Un reticolo di linee colorate, ascisse e ordinate su cui si stagliano dei piccoli tondi colorati posizionati in sequenza periodica. Un pattern geometrico che è un’esplosione cromatica, nell’eterno tentativo di dare ordine al caos, regole al disordine.













