di Michael Soncin
Notizie che non fanno altro che influenzare erratamente l’opinione pubblica su larga scala, soprattutto quando a diffonderle è uno dei quotidiani più letti al mondo: il New York Times. A fronte di 1561 articoli analizzati, tra il 7 ottobre 2023 e il 7 giugno 2024, è emersa prevalentemente una narrazione a senso unico dove gli Israele viene descritto come l’aggressore principale e i palestinesi il popolo che soffre.
New York Times
Il giornalista israeliano Ronen Bergman vince il premio Pulitzer
di David Fiorentini
Il giornalista israeliano del New York Times Ronen Bergman ha vinto il prestigioso premio Pulitzer nella categoria giornalismo internazionale, riporta i24News. Autore anche per Ynet e Yediot Ahronot, Bergman è specializzato in tematiche di sicurezza e intelligence, operando nel campo da oltre due decenni. In carriera ha contribuito anche a varie pubblicazioni su altri giornali di fama internazionale come il Wall Street Journal, Newsweek e Der Spiegel.
Fotoreporter o complici di Hamas? L’inchiesta di HonestReporting
di Sofia Tranchina
Nelle documentazioni del 7 ottobre risultano alcune preoccupanti coincidenze. Si è ingrandito così il dubbio che alcuni dei fotogiornalisti fossero stati avvisati in anticipo dell’imminente attacco, e che abbiano deciso di tacere il pericolo agli organi di sicurezza per riservarsi il vantaggio mediatico.
La verità sul missile sull’ospedale a Gaza e l’atteggiamento controverso dei media internazionali
di Redazione
Nel periodo successivo all’esplosione verificatasi lo scorso 17 ottobre presso l’ospedale Al-Ahli Arabi Baptist nel centro di Gaza City, che ha causato la morte di civili, le accuse sulla responsabilità del tragico evento continuano a suscitare forti tensioni tra militanti palestinesi e governo israeliano.
Dua Lipa e le sorelle Hadid accusate di antisemitismo in un pubblicità sul New York Times
di Paolo Castellano
La pubblicità apparsa sul New York Times del 22 maggio ha fatto arrabbiare la pop-star Dua Lipa. La cantante e le modelle/sorelle Hadid sono state accusate di aver utilizzato toni antisemiti nella loro campagna filo-palestinese sui social media.
Il New York Times non pubblicherà più vignette politiche
di Paolo Castellano
La decisione del giornale arriva dopo mesi di dibattito sulla vignetta giudicata antisemita, pubblicata sull’edizione internazionale, dall’opinione pubblica in cui erano stati ritratti Donald Trump come un cieco con la kippah e Benjamin Netanyahu come un cane con la stella di David.
Come è possibile che anche il New York Times pubblichi una vignetta nel più puro stile antisemita?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Se si dovesse fare una graduatoria fra i media più importanti, più citati, le cronache e gli editoriali dal più alto indice di credibilità, non vi è dubbio che la testata per eccellenza è l’americano New York Times