di Sergio Della Pergola
Antonio Ferrari, ho letto e udito con stupore e rammarico il suo articolo di oggi sui Giusti delle Nazioni. Essendo io membro da oltre 10 anni della Commissione di Yad Vashem per il riconoscimento dei Giusti, ritengo il suo testo profondamente offensivo, in generale e personalmente nei miei confronti.
Gabriele Nissim
Wellcommunity replica alla risposta di Gariwo sul Comitato dei Garanti
di Wellcommunity
Ringraziamo Gabriele Nissim per la risposta, e torniamo all’unica domanda posta al fondatore di Gariwo: “come evitare che altri personaggi non idonei vengano nominati Giusti da associazioni legate a Gariwo?” La risposta a tale domanda è nel Comitato dei Garanti, ci risponde Nissim.
Nissim risponde a Wellcommunity: “Discutere o denigrare?”
di Gabriele Nissim
Vi ringrazio per la vostra lettera perché mi offre l’occasione di fare alcune considerazioni. Iniziamo col chiarire una cosa, speriamo una volta per tutte: Vittorio Arrigoni non è un Giusto per Gariwo. Non lo è perché che chi nega il sacrosanto diritto di Israele a esistere come Stato, e non cerca la difficile condivisione e la pace tra i due popoli, per noi non può essere considerato un esempio di Giusto.
L’esperto di Giusti Mordecai Paldiel diventa ambasciatore di Gariwo
di Redazione
Per 23 anni a capo del Dipartimento dei Giusti dello Yad Vashem, sotto la sua direzione sono stati riconosciuti oltre 18 mila Giusti. Da oggi sarà in prima linea per la nascita di Giardini dei Giusti negli Stati Uniti.
Giorno della memoria: da Gariwo tre proposte al Parlamento italiano per prevenire nuovi genocidi. E un appello ai giovani
di Redazione
In occasione del Giorno della Memoria, il 27 gennaio la Commissione esteri della Camera dei deputati ha audito Gabriele Nissim, presidente della Fondazione Gariwo, la foresta dei Giusti. Pubblichiamo la notizia e l’appello di Nissim ai giovani.
Come la memoria della Shoah ha cambiato il mondo
di Gabriele Nissim
In occasione del 27 gennaio, quando in tutto il Paese si ricorda lo sterminio degli ebrei, è importante riflettere nel nostro Parlamento su come la memoria della Shoah abbia cambiato il mondo e creato un nuovo pensiero.
Possiamo vincere il terrorismo
di Gabriele Nissim
Secondo il presidente di Gariwo, è necessario fare una battaglia culturale dal basso e valorizzare le più illuminate menti musulmane nella battaglia contro il terrorismo in Europa.
Gabriele Nissim premiato con la medaglia Raoul Wallenberg
di Redazione
Il presidente di Gariwo è stato insignito del Premio istituito per “onorare coloro che hanno dimostrano rettitudine nella propria condotta seguendo l’eredità dei salvatori dell’Olocausto”.
GECE 2020. Nissim: “Oggi come ieri, il mondo ha bisogno di Giusti, che spingono il mondo verso il Bene”
di Ilaria Myr
In diretta dal Giardino dei Giusti di Milano, il presidente di Gariwo ha spiegato come i Giusti non sono eroi, ma persone che con le loro azioni possono cambiare il corso della Storia in meglio, evitando genocidi e catastrofi.
GECE 2020: Memoria e Giusti protagonisti della mattina del 6 settembre con Marco Belpoliti e Gabriele Nissim
di Redazione
Dopo un’introduzione di Gadi Schoenheit, Assessore alla Cultura della Comunità ebraica, Milo Hasbani, Presidente della Comunità ebraica e i saluti istituzionali di rav Alfonso Arbib, rabbino capo della Comunità ebraica, lo storico Marco Belpoliti in diretta dal Memoriale della Shoah di Milano interverrà sul tema “Immaginare la memoria”.
Al Giardino dei Giusti ricordando le gesta del Generale de’ Castiglioni
di Gariwo.net
Il generale Giuseppenicola Tota ha visitato il Giardino dei Giusti di Milano per ricordare Maurizio Lazzaro de’ Castiglioni, che in Francia nel ’43 fece liberare un centinaio di ebrei, nonostante non fossero italiani.
Moshe Bejski e la speranza possibile
di Gabriele Nissim (tratto da Gariwo.net)
Moshe Bejski mi disse: “ogni volta ci saranno degli uomini Giusti che con il loro coraggio affronteranno il male e salveranno il mondo. Come vogliamo chiamare questo paradosso? La potremmo definire l’unica speranza realista a cui ci è concesso di credere come esseri umani”.