ebraismo

una parashà

Parashat Emor. Amare Dio significa amare l’umanità

Appunti di Parashà a cura di Lida Calò
La convinzione che essere ebreo implichi la ricerca della giustizia e la pratica della compassione, è ciò che ha portato i nostri antenati a rimanere fedeli al giudaismo nonostante tutte le pressioni per abbandonarlo. Essere ebreo significa dedicarsi alla proposta che amare Dio significa amare la sua immagine, l’umanità. Non c’è sfida più grande, né, nel XXI secolo, ce n’è una più urgente.

Dipingere in yiddish. Perché la mostra di Chagall al Mudec è imperdibile

Arte

di Michael Soncin
Una volta varcato l’ingresso sarà come entrare letteralmente in una fiaba dell’ebraismo, trasportati da una macchina del tempo, nelle musiche, nei luoghi e nel periodo in cui visse. Marc Chagall. Una Storia di due mondi presenta oltre 100 lavori del poliedrico artista, dall’Israel Museum di Gerusalemme, donati soprattutto dalla famiglia e dagli amici, visibili fino al 31 luglio 2022 presso il Mudec di Milano.

Parashat Sheminì. L’uomo davanti a Dio deve cancellare se stesso

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Se Nadav e Avihu avessero usato la propria iniziativa per combattere il male e l’ingiustizia, sarebbero stati degli eroi. Poiché hanno usato la loro iniziativa nell’arena del Santo, hanno sbagliato. Hanno affermato la propria presenza nella Presenza assoluta di Dio. Questa è una contraddizione in termini. Ecco perché sono morti.

Batman

Le radici ebraiche del mito di Batman

Personaggi e Storie

di Nathan Greppi
Alla base della creazione del supereroe vi sono anche forti legami con il mondo ebraico, a cominciare dal fatto che i suoi creatori, i fumettisti Bob Kane e Bill Finger, erano ebrei. Curiosità inedite sull’uomo pipistrello.

Shoshannah Brombacher, Tzav

Parashat Tzav. I sacrifici animali, sostituto alla violenza fra uomini

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Non è che Dio approvi l’uccisione degli animali, sia per il sacrificio che per il cibo, ma vietare questo agli esseri umani, data la loro predisposizione genetica allo spargimento di sangue, è un’utopia. I sacrifici animali sono una concessione alla natura umana. I sacrifici sono un sostituto della violenza diretta contro l’umanità.

Parashat Vayikrà. Offrendo un sacrificio, offriamo noi stessi

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Fisicamente, non siamo quasi niente; spiritualmente, siamo sfiorati dalle ali dell’eternità. Abbiamo un’anima divina. La natura del sacrificio, inteso psicologicamente, è dunque chiara. Ciò che offriamo a Dio è (non solo un animale ma) il nefesh habeheimit, l’anima animale dentro di noi.