di Maia Principe
La raccolta fondi ha raggiunto più di 1,7 milioni di dollari lunedì 17 a mezzogiorno, dopo due giorni dal lancio. I fondi, raccolti attraverso la fondazione Lehosheet Yad (Lend a Hand), serviranno a fornire all’uomo, che ha perso quel giorno moglie, figli e casa “supporto professionale, assistenza per la salute mentale e risorse finanziarie per riacquistare gradualmente un senso di normalità”.
Ariel Bibas
“Non esistono parole per descrivere questa tragedia”. Addio a Shiri Bibas e ai suoi figli
di Anna Balestrieri, da Gerusalemme
Migliaia di persone si sono unite lungo il percorso, accompagnando la famiglia. Non solo amici e parenti, ma cittadini da tutto il paese si sono radunati per esprimere il proprio dolore e la propria solidarietà, esponendo striscioni con la scritta “scusa”. Strazianti i discorsi del marito e della famiglia e amici nella cerimonia al Kibbutz Nir Oz dove sono stati seppelliti.
Tutti in arancione per i Bibas: manifestazione davanti a Palazzo Marino
di Davide Servi
Martedì 25 febbraio è stato organizzato dalla Comunità ebraica di Milano davanti a Palazzo Marino, a Milano, un sit-in in protesta per tutti gli eventi che hanno circondato la morte dei fratellini Bibas, con tutti i partecipanti coperti di arancione: magliette, ombrelli, striscioni, tutto era del colore dei capelli dei fratellini.
Diario minimo (di un conflitto). La marea
di Luciano Assin
Mercoledì si terranno in forma privata i funerali di Ariel, Kfir e Shiri, un tragico epilogo che purtroppo non fermerà una lunga striscia di lutti e violenze che si trovano appena dietro l’angolo. Con la morte della famiglia Bibas è crollata un’ulteriore illusione: il pensare che anche in guerra si potesse salvaguardare un minimo di umanità e pietà.
Israele in lutto: il dramma dei Bibas, il dramma di ognuno di noi
di David Zebuloni
Così, decine di migliaia di israeliani scendono in piazza per onorare i propri figli uccisi da quel male assoluto che è il terrorismo islamico. E il cielo si riempie di palloncini arancioni. E gli occhi si riempiono di lacrime. E il cuore si riempie di una nuova-vecchia consapevolezza: Israele non può esistere se al di là del confine vi è Hamas.
Il Comune di Milano dice no a illuminare di arancione Palazzo Marino per i Bibas. Sì invece dalla Regione Lombardia
di Redazione
Ferma la critica al sindaco del direttore del Museo della Brigata ebraica Davide Romano: “Sono dispiaciuto della decisione del sindaco. Credo che rapire bambini, ucciderli, e fare commercio dei loro cadaveri sia qualcosa di mai visto, e che meriterebbe una attenzione speciale, oltre che una condanna nettissima.
Dolore e orrore: identificati i corpi di Ariel e Kfir Bibas, uccisi brutalmente. Ma il terzo non è della madre Shiri
di Anna Balestrieri
Secondo quanto emerso dalle analisi dell’istituto di Medicina Legale israeliano, i due bambini sono stati uccisi brutalmente circa un mese dopo il loro rapimento. Israele condanna la violazione degli accordi da parte di Hamas, che ha restituito un corpo di una persona non identificata. E scoppiano autobus nel centro di Israele.
Giorno di lutto per Israele. Hamas restituisce i cadaveri dei Bibas e di Oded Lifshitz, identificato
Su un palco, i terroristi di Hamas con quattro bare e dietro di loro un grande manifesto con Beniamin Nethanyahu ritratto come un vampiro e le immagini di Shiri Bibas (34 anni), Ariel Bibas (6 anni), Kfir Bibas (due anni) e Oded Lifshitz (85 anni). Di quest’ultimo sono stati identificati i resti e si è saputo che è stato ucciso dalla jihad Islamica durante la prigionia.