di Michael Soncin
Intervista ad Anna Linda Callow. Siamo a Milano, tra le imponenti mura della Stazione Centrale. È notte fonda e una giovane donna s’incammina per prendere il treno. Non uno qualsiasi, ma un treno speciale. È il treno dei desideri, che la porterà a Parigi, per tuffarsi in un mondo di parole: quelle dello yiddish.
Anna Linda Callow
La lingua senza frontiere raccontata da Anna Linda Callow. Fascino e avventure dello yiddish
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] Allo Yiddish (che significa semplicemente “ebraico”, cioè il modo di parlare degli ebrei) ha dedicato un libro assai piacevole e affascinante (La lingua senza frontiere. Fascino e avventure dello yiddish) l’ebraista Anna Linda Callow.
‘Eros, donne, esilio e sopravvissuti alla Shoah. Isaac Bashevis Singer e l’etica della protesta’: un evento di Kesher
di Michael Soncin
A fare da sfondo alla conferenza è stato il libro Un inafferrabile momento di felicità – Eros e sopravvivenza in Isaac B. Singer, che come ha spiegato l’autrice Fiona Diwan, nasce da un lavoro di ricerca a partire da due libri inediti di Singer usciti negli ultimi anni: Keyla la Rossa (2017) e Il Ciarlatano (2019).
La straordinaria rinascita dello Yiddish. Chi lo studia, chi lo parla e chi si nutre delle sue radici (anche italiane)
di Michael Soncin
Una lingua che andrebbe declinata al plurale: c’è quello polacco e quello lituano; è contaminato dal tedesco ma anche dal russo; e ci sono poi tutte le varianti locali e vernacolari. Un’inchiesta tra i “parlanti yiddish” oggi in Italia