7 ottobre 2023

Israele: il gabinetto di sicurezza approva la tregua. Domenica il ritorno dei primi 3 ostaggi sui 33 previsti per la prima fase

Israele

di Anna Balestrieri
I primi 33 ostaggi israeliani saranno restituiti in un periodo di 42 giorni, sono i cosiddetti casi “umanitari”: donne, bambini, anziani e infermi. In particolare, a Israele non è stato comunicato quanti dei 33 sono vivi. Il programma di rilascio prevede la restituzione di tre ostaggi il primo giorno del cessate il fuoco, domenica 19 gennaoio, e di altri quattro il settimo giorno. Successivamente, tre ostaggi saranno restituiti ogni settimana per un periodo di quattro settimane. Infine, 14 ostaggi saranno restituiti nell’ultima, sesta settimana della prima fase.

Dialogo ebraico-cristiano per il Giubileo. Rav Arbib: “È un momento di crisi per il dialogo interreligioso”

Italia

di Nathan Greppi
“Quest’anno c’è stata una scarsa empatia e una sottovalutazione della questione dell’antisemitismo e dell’antigiudaismo – ha dichiarato il rav in merito al dopo 7 ottobre -. “se anche il mondo religioso avesse fatto una pressione maggiore per la liberazione degli ostaggi, forse oggi saremmo ad un punto diverso da tutti i punti di vista”. E per le migliaia di sfollati israeliani, ha sottolineato, non c’è stata la stessa solidarietà verso Gaza.

Sul sentiero dei papaveri. Visita al Memoriale del Nova Festival a Re’im

Personaggi e Storie

di Nathan Greppi
Ad oltre un anno dai fatti del 7 ottobre, sono in molti coloro che ogni giorno si recano nei luoghi dove sono avvenuti i massacri, e in particolare al Memoriale realizzato a Re’im, nel luogo in cui quel giorno si teneva il Nova Music Festival. Qui, sono state trucidate centinaia di persone, per la maggior parte giovani, durante quella che avrebbe dovuto essere una giornata di gioia e spensieratezza, ma che in breve tempo si è trasformata in un incubo. Qui il racconto della visita.

Cartello con su scritto Hate (odio)

Più di 10.000 atti antisemiti negli Stati Uniti dal 7 ottobre, è un record storico

Mondo

di Ludovica Iacovacci
Di questi, 8.015 sono molestie verbali o scritte, 1.840 atti di vandalismo e oltre 150 aggressioni fisiche. Almeno 1.200 incidenti si sono verificati nei campus universitari, più di 2.000 hanno preso di mira istituzioni ebraiche, come sinagoghe e centri comunitari, e oltre 3.000 durante le manifestazioni anti-israeliane e filo-palestinesi. E a New York quelli contro gli ebrei sono il 54% di tutti gli incidenti di odio registrati.

Ebrei ultraortodossi

Diario minimo (di un conflitto). Obiettori di (in)coscienza

Israele

di Luciano Assin
Una frattura pressoché insanabile si è formata all’interno del mondo religioso ebraico in Israele dopo il pogrom del 7 ottobre. In un periodo come quello attuale nel quale il paese è in guerra da 15 mesi, il più lungo in assoluto mai combattuto da Israele dal giorno della sua fondazione, è sempre più evidente il distacco e l’isolazionismo dei “timorati di Dio” (haredim) dal resto della società israeliana.

Ministero della Salute israeliano all’ONU: condizioni inaccettabili per gli ostaggi liberati da Hamas

Personaggi e Storie

di Anna Coen
Il rapporto dipinge un quadro devastante della vita degli ostaggi nelle mani di Hamas. Testimonianze raccolte da medici e psicologi raccontano di torture fisiche, abusi sessuali, privazioni estreme e un’umiliazione costante, ripetitiva, senza via di uscita. Provate a immaginare bambini legati e colpiti, adolescenti marchiati con oggetti roventi, donne abusate e uomini denutriti al punto di non riconoscersi più.

“È importante che tutti capiscano cos’è davvero accaduto in quel tragico giorno”: Times Square proietta le immagini dei kibbutz devastati dall’attacco di Hamas

Mondo

di Pietro Baragiola
Domenica 15 dicembre tra i numerosi manifesti digitali di Times Square, New York, uno schermo è stato utilizzato per mostrare le immagini sconvolgenti della distruzione e del caos causati da Hamas in Israele durante il 7 ottobre 2023. Nel cuore di Manhattan, la proiezione è stata finanziata dal giornalista ed ex portavoce del governo israeliano Alon Penzel con l’obiettivo di fermare i tentativi di sminuire e negare le atrocità compiute dai terroristi di Hamas.

I più letti nel 2024. Esce il primo rapporto choc sull’attacco di Hamas del 7 Ottobre. Trovati corpi delle vittime stuprati, mutilati e incatenati dai terroristi

Israele

di Redazione
In vista della fine dell’anno, pubblichiamo un articolo al giorno fra i più letti durante il 2024. Qui il più letto di febbraio.
Un rapporto ufficiale appena pubblicato, composto da circa quaranta pagine dettagliate, getta luce sulla portata e la brutalità degli atti di violenza sessuale perpetrati dai terroristi di Hamas il 7 ottobre. Attenzione: la natura estremamente impressionante e sconvolgente del suo contenuto potrebbe urtare la sensibilità di alcuni lettori.

Donald Trump

“Se non li rilasciate, scatenerò l’inferno”: qual è la vera strategia di Donald Trump per liberare gli ostaggi israeliani?

Mondo

di David Zebuloni
“Nel caso di Trump, tutto inizia con un tweet e poi si sviluppa la strategia,” spiega Rotem Oreg, esperto di politica americana e direttore dell’associazione LIBRAEL, in un’intervista a Makor Rishon. “È chiaro a tutti che gli americani non attaccheranno nella Striscia di Gaza per conto di Israele. Tuttavia, il governo americano può senza dubbio creare una pressione tale da favorire i negoziati a favore del rilascio degli ostaggi”.

“La vostra inazione è soffocante”: il fratello dell’ostaggio Or Levy parla al Consiglio di Sicurezza dell’Onu

Mondo

di Redazione
Sono parole forti quelle con cui Michael Levy, il fratello dell’ostaggio Or Levy, si è rivolto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Si tratta del primo membro di una famiglia con ostaggi a testimoniare davanti al Consiglio. “Voglio chiedere a tutti i membri di questo Consiglio: cosa fareste se si trattasse di vostro figlio, di vostro fratello, di un vostro caro?”, ha dichiarato.