Il papà del cellulare

Tecnologia

A volerle contare, le lauree honoris causa conferite ad Andrea Viterbi sono sei; l’ultima, in ingegneria elettronica, è giunta l’8 ottobre e gli è stata data dal rettore dell’Università di Bergamo, la città dove è nato nel 1935 e che ha lasciato, con la sua famiglia, dopo la promulgazione delle leggi razziali, per trasferirsi a Boston.
Gli studi al MIT e l’attività di ricerca nel campo delle telecomunicazioni in particolare per la trasmissione di dati nello spazio, lo portarono alla elaborazione dell’algoritmo che ha preso il suo nome. Quando giunse a quella invenzione, alla fine degli anni Sessanta, la tecnologia non era in grado di usarla, per la complessità dei calcoli necessari e il tempo richiesto, ma gli elaboratori della generazione successiva, nei primi anni Settanta, consentirono di sfruttare appieno la sua idea che sta ancora oggi alla base di tutta la tecnologia dei telefoni cellulari.

Andrew Viterbi, è il nome che prese negli Stati Uniti, dove il nome Andrea è femminile.
Il padre, Achille, oftalmologo, era cugino della moglie di Primo Levi. Arrivarono negli Stati Uniti, a New York, il 27 agosto 1939 “per fuggire le indegnità di un regime ingrato e feroce che – ha detto nel corso della cerimonia a Bergamo – minacciò di mettere in pericolo le nostre vite. Il sacrificio e l’affetto dei miei genitori mi hanno illuminato il cammino. Mi portarono in salvo, dove sono potuto crescere e ho potuto seguire una carriera agevolata dalle grandi opportunità offerte dagli Stati Uniti d’America”. Andrew studiò alla “Boston Latin School”.
Diplomatosi nel 1952, quarto su 225 alunni, si iscrisse al Massachusetts Institute of Technology, dove seguì i corsi di Claude Elwood Shannon, Norbert Wiener, Bruno Rossi, Roberto Fano, figlio del matematico Gino Fano e Paul Pontecorvo, fratello di Bruno.
La sua invenzione, l’algoritmo di Viterbi è usato per codificare trasmissioni digitali, è alla base della trasmissione dati del GSM, dei sistemi telemetrici che hanno permesso il lancio dei primi satelliti Explorer e il CDMA, lo standard di trasmissione dell’UMTS.

All’attività di docente universitario affianca quella di imprenditore, fondando diverse società, con le quali mette a frutto l’applicazione delle sue scoperte, come il sistema di posta elettronica Eudora.
Viterbi è stato anche uno dei consiglieri per le telecomunicazioni di Bill Clinton, e ha collaborato con Wernher von Braun e partecipato a molti programmi della NASA. Ha insegnato all’Università della California a Los Angeles (UCLA) e all’Università della California a San Diego (UCSD).

Il 2 marzo 2004, la scuola di ingegneria dell’Università della California del Sud (USC), ove Viterbi aveva conseguito (nel 1962) il dottorato di ricerca (Ph.D.) è stata rinominata Andrew and Erna Viterbi School of Engineering. In quell’occasione Viterbi donò alla USC la somma di 52 milioni di dollari.

Nel 2001 è stato insignito della onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. Tra i riconoscimenti internazionali, anche una laurea al Technion di Haifa.