Sam Altman

ChatGPT potenzialmente spaventosa. Una regolamentazione sarà fondamentale. Parola di Sam Altman

Tecnologia

di Marina Gersony
Ogni giorno arrivano notizie sempre nuove su ChatGPT, il chatbot rivoluzionario basato sull’intelligenza artificiale più famoso e chiacchierato del momento (leggi articolo). Le ultime news riguardano le dichiarazioni di Samuel H. Altman, più noto come Sam, il giovane imprenditore, investitore e programmatore americano, nonché brillante CEO di OpenAI, il quale ha avvertito «che il mondo potrebbe non essere così lontano da un’intelligenza artificiale potenzialmente spaventosa», aggiungendo «che una regolamentazione sarà fondamentale».  Soprattutto per i più giovani.

«Abbiamo anche bisogno di tempo sufficiente perché le nostre istituzioni capiscano cosa fare. La regolamentazione sarà fondamentale e ci vorrà del tempo per capirlo; sebbene gli strumenti di intelligenza artificiale della generazione attuale non siano molto spaventosi, penso che potenzialmente non siamo così lontani da quelli potenzialmente spaventosi», ha twittato.

A onore di cronaca, Sam Altman aveva già messo in guardia sui punti deboli di questo software capace di simulare ed elaborare le conversazioni umane: «È incredibilmente limitato – aveva scritto sempre in un tweet di qualche mese fa – al momento sarebbe un errore fare affidamento su ChatGPT –. È un’anteprima del progresso, ma abbiamo molto lavoro da fare su solidità e veridicità».

Perché allora tanta preoccupazione? Nonostante Altman ammetta i limiti della sua creatura, ne riconosce anche l’effettiva «bravura». È probabile che il suo eccesso di cautela sia dovuto alla mole di critiche apparse su alcuni media mainstream in tempi recenti: dal New York Times che considera ChatGPT «un pericolo per la democrazia» a Steve Wozniak, co-fondatore di Apple, che ha definito questo chatbot «impressionante per quello che fa e anche abbastanza utile agli esseri umani, ma al tempo stesso in grado di fare cose orribili non sapendo cosa sia l’umanità». L’elenco di scettici e dubbiosi è (per ora) ancora corposo.

Altman ha quindi dichiarato che la transizione potrà avvenire in tempi rapidi, così come accaduto nel passaggio «dal mondo pre-smartphone a quello post-smartphone». Ma andare troppo veloci potrà diventare pericoloso: «la società ha bisogno di tempo per adattarsi a qualcosa di così grande».

Intanto la concorrenza hi tech avanza e si preannunciano grandi sfide, mentre  ChatGPT continua a lavorare alla versione tanto attesa di GPT-4.

Abbiamo chiesto direttamente a ChatGPT di dirci quando è prevista l’uscita di quest’ultima versione. Ci ha risposto «di non avere attualmente informazioni specifiche» sulla sua data di rilascio, «in quanto dipende dai piani e dallo sviluppo di OpenAI. Tuttavia – ci ha tranquillizzati OpenAI continua a investire in ricerca e sviluppo per migliorare i modelli di linguaggio naturale come me, quindi potrebbe esserci un rilascio futuro. Nel frattempo, come modello di linguaggio naturale, sono costantemente aggiornato con nuovi dati e miglioramenti dell’algoritmo, il che significa che continuo a imparare e a migliorare nel corso del tempo, così come le mie risposte alle tue domande».