Lev Dodin ritorna a Milano e porta in scena al Piccolo Teatro Studio, dal 12 al 16 febbraio, una grande opera della letteratura sovietica: Vita e destino, il capolavoro di Vasilij Grossman. Scrittore e giornalista ebreo russo tra i più importanti e più ignorati, Grossman, nato nel 1905, visse personalmente le devastazioni della seconda guerra mondiale: il trionfo e la sconfitta di Hitler, la battaglia di Stalingrado a cui assistette come cronista, l’ascesa di Stalin, e le trascrisse nel suo celebre romanzo narrando la storia di uno scienziato ebreo russo che vive e sopravvive tra persecuzioni e prigionia, tra lotta e speranza.
Purtroppo non vide mai il proprio lavoro pubblicato: sequestrato dal KGB nel 1961, il manoscritto venne riportato in vita solo 20 anni dopo in occidente, e in Russia dopo la Perestrojka.
In occasione dello spettacolo di Lev Dodin, il foyer del Teatro Studio ospiterà durante i giorni della rappresentazione la mostra Vita e destino. Il romanzo della libertà e la battaglia di Stalingrado, dedicata al capolavoro di Vasilij Grossman.
La mostra, attraverso una serie di installazioni multimediali, ricrea l’atmosfera del romanzo e della battaglia di Stalingrado, ricostruendo la complicata storia di un’opera che per il potere sovietico non avrebbe dovuto esistere “se non fra due o trecento anni”, celebrando il coraggio del suo autore e la sua lotta per la libertà.
Il percorso espositivo è arricchito da oltre 100 foto d’epoca provenienti dal Museo di Storia Contemporanea di Mosca e dal materiale dell’archivio personale di FÎdor Guber, figlio di Grossman, tra cui vi sono alcuni brani del manoscritto originale.
Lo spettacolo prosegue fino al 16 febbraio al Piccolo Teatro Studio, in via Rivoli 6 a Milano
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