Successo per “Coup de Chance”, il 50esimo film di Woody Allen con il suo debutto all’80° Mostra del Cinema di Venezia.

Spettacolo

di Pietro Baragiola
Dopo il successo di Midnight in Paris, Woody Allen ci riporta tra le strade di Parigi con una nuova pellicola, scritta e diretta da lui, che affronta il tema della fortuna nella vita di tutti i giorni: Coup de Chance.

Questo segna il 50° film nella carriera del regista newyorkese ebreo che, nonostante i suoi 87 anni e le accuse di abusi, è in prima linea a presentare il suo nuovo progetto nella sezione “Fuori Concorso” dell’80° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

“Un racconto ricco di romanticismo, passione e violenza, ambientato nella Parigi moderna e sviluppato intorno alla storia d’amore tra due giovani, ex-compagni di scuola, degenerando nell’infedeltà coniugale ed infine nel crimine” ha spiegato Allen durante la conferenza stampa a Venezia.

Nonostante diverse voci avessero affermato che questo potesse essere il suo ultimo progetto, il regista 87enne si è dimostrato pronto ad accogliere nuove sfide. Lo stesso Coup de Chance è un punto di svolta per Allen che, per la prima volta, ha girato un film interamente in lingua francese, rendendo così omaggio al cinema europeo che ha ispirato la sua carriera sin da ragazzo.

“È stata un’esperienza estremamente gratificante girare insieme ad un cast completamente francese perché mi ha fatto sentire come se fossi un vero regista europeo” ha affermato Allen, orgoglioso.

Coup de Chance verrà mostrato in lingua originale nei principali Space Cinema italiani il 15 settembre, preceduto da un video di saluto del regista, per poi tornare tradotto nelle nostre sale il 6 dicembre distribuito dalla casa cinematografica Lucky Red.

Woody Allen

“Coup de Chance” e il ruolo della fortuna

“Io non credo nella fortuna, io la costruisco” queste sono le parole del ricco uomo d’affari Jean (Melvil Poupaud), marito della bella Fanny (Lou de Laâge), protagonisti di Coup de Chance.

I due sembrano l’emblema della coppia perfetta: entrambi affermati nel loro lavoro, vivono in uno splendido appartamento in uno dei quartieri più esclusivi di Parigi e sembrano innamorati proprio come quando si sono conosciuti la prima volta. Questo idillio d’amore però viene presto interrotto quando Fanny si imbatte in un suo ex compagno di liceo, il bohémien Alain (Niels Schneider), e, quando tra i due scocca la passione, la protagonista medita un piano per lasciare il marito e trascorrere il resto della vita con il suo nuovo amore.

Una trama che per molti versi ritrova caratteristiche comuni con uno dei più grandi capolavori di Woody Allen: Match Point. Con protagonisti Jonathan Rhys Meyers e Scarlett Johansson, il film, distribuito nel 2005, si concentra sui temi della lussuria, tradimento e omicidio presenti anche in Coup de Chance, soffermandosi principalmente sulla fortuna che, secondo il regista, ha un ruolo fondamentale nelle nostre vite.

“Sono stato molto fortunato durante tutta la mia vita: ho avuto due genitori amorevoli, buoni amici, una vita ed un matrimonio meravigliosi e figli splendidi. Alla bella età di 87 anni non ho mai sofferto di niente di così terribile da portarmi in ospedale” ha raccontato Allen, spiegando come la fortuna sia stata un tema costante anche nella sua carriera facendogli ottenere un’enorme quantità di attenzione e rispetto dai suoi pari.

In Coup de Chance sarà proprio quella stessa fortuna in cui il personaggio di Jean non crede mai che farà incontrare accidentalmente sua moglie Fanny con il giovane Alain, dando inizio all’intera trama.

Pur non essendo una commedia, questo film è ricco di colpi di scena e ha suscitato risate fragorose ed il plauso del pubblico in sala, grazie anche alle straordinarie interpretazioni dei protagonisti tra cui Niels Schneider, Lou de Laâge, Valérie Lemercier, Melvil Pupaud, Grégory Gadebois ed Elsa Zylberstein.

“In questo film ho lavorato con attori ed attrici di primo livello” ha affermato Allen con fierezza durante la proiezione del mattino riservata alla stampa. “Quindi possiamo dire che non ho avuto altro che fortuna. Ovviamente non si è ancora fatto pomeriggio e non si può mai sapere” ha continuato il regista con la sua eterna ironia.

Il fascino europeo nel cinema di Woody Allen

Nonostante questo film segni il suo primo progetto girato interamente in una lingua diversa dall’inglese, il legame europeo ha seguito la carriera cinematografica di Woody Allen sin dai suoi albori: negli anni ’80 e ’90, il regista ha collaborato con il direttore della fotografia di Bergman, Sven Kykvist, con cui ha girato lo straordinario Crimini e misfatti nel 1989; nel 2015 incontrò Vittorio Storaro, il grande direttore della fotografia italiano noto per i principali capolavori di Bernardo Bertolucci e per aver vinto l’Oscar per il film Apocalypse Now, con cui collaborerà a quattro diversi progetti prima di richiamarlo per Coup de Chance.

“Ho sempre sognato di fare film come gli europei” ha affermato Allen alla rivista Variety. “Quando ero giovane i film che mi hanno influenzato maggiormente erano di autori francesi, italiani, svedesi ed è grazie a questi film che ho capito che volevo fare il regista.”

Quando, durante la conferenza stampa, gli hanno chiesto come fosse nata l’idea di girare un film in francese, Allen ha risposto che aveva originariamente scritto il film pensando a due americani che vivevano a Parigi ma poi ha deciso di “azzardare” in onore del suo cinquantesimo film.

“È una lingua che non conosco, però non è stato difficile lavorarci perché anche vedendo un film parlato in giapponese si riesce a capire se il livello di recitazione è realistico, credibile o sottotono. Mi piaceva l’idea di lavorare nella maniera dei registi francesi con cui sono cresciuto e che ho sempre adorato come Truffaut, Renoir, Godard e Resnais” ha affermato il regista.

Coup de Chance ha segnato anche il primo ritorno di Woody Allen ad un festival cinematografico dopo l’apertura del Festival di Cannes nel 2016 con Café Society. Il suo rapporto con la Mostra del Cinema di Venezia, il più antico festival cinematografico del mondo, risale al film Zelig del 1983 che gli aggiudicò il Premio Pasinetti per poi ricevere il Leone d’oro alla carriera nel 1995.

Quest’anno Coup de Chance si unisce a molti altri film di importanti registi ebrei proiettati in anteprima al festival, tra cui The Palace di Roman Polanski e The Caine Mutiny Court-Martial, l’ultimo film del produttore William Friedkin venuto a mancare in agosto.

La prima si è tenuta a metà festival, il 4 settembre, e il regista ha assistito alla proiezione insieme al cast francese, la moglie Soon-Yi Previn e le loro figlie adottive Manzie Tio e Bechet.

Quando le luci si sono accese alla fine del film, il pubblico è esploso in un fragoroso applauso per celebrare il nuovo capolavoro del regista.

I prossimi progetti

Nonostante non sia ancora pronto a ritirarsi dal panorama cinematografico, le accuse di abusi nei confronti della figlia adottiva, Dylan Farrow, riemerse con il fenomeno del #MeToo hanno reso sempre più difficile per Allen reperire finanziamenti per la produzione dei suoi film.

“Avrei ancora tante idee ma non so se ho l’energia per andare in giro a cercare fondi per finanziarle” ha spiegato il regista, affermando che accetterà di fare film in altri paesi europei solo se riterrà che i progetti siano adatti alle location e se avrà una conoscenza sufficiente del luogo.

Per quanto riguarda la sua amata New York, Allen ha affermato di avere già un’idea pronta a patto che qualcuno accetti di seguire le sue regole sempre più eccentriche: “non possono leggere la sceneggiatura o sapere chi c’è dentro. Devono solo darmi i soldi e andarsene. Se qualche sciocco accetta queste follie farò certamente un altro film a New York”.