Soldati ebrei al cinema? Venticinque anni fa, “Salvate il soldato Ryan” ne parlava per la prima volta da oltre mezzo secolo

di Roberto Zadik
È davvero incredibile pensare che, fra le migliaia di film bellici americani, nessuno o quasi si sia soffermato sul contributo dei soldati ebrei statunitensi nella Seconda Guerra Mondiale; eppure Steven Spielberg, nel suo Salvate il sodato Ryan, ha rappresentato il personaggio del soldato Mellish.

Uscita venticinque anni fa, come ha sottolineato il sito Jewish Telegraphic Agency (JTA), la pellicola è nota per la sua spettacolare scena d’apertura in cui l’esercito statunitense invade la Normandia. Paradossalmente, come riportato sul sito, nonostante il sostanziale contributo militare apportato dagli ebrei, durante la seconda guerra mondiale, visto che, nelle truppe statunitensi, si arruolarono cinquecentocinquantamila soldati ebrei e più di trentottomila morirono sul fronte, non se ne parla mai. Ebbene secondo l’articolo, firmato da Steven Silver e uscito lo scorso 27 luglio, Salvate il soldato Ryan si caratterizza per un certo pluralismo nella rappresentazione dei soldati del suo esercito; infatti uno di questi è l’ebreo Stanley Mellish, detto Fish (Pesce), interpretato da Adam Goldberg.

Nella pellicola di Spielberg sono presenti le svariate etnie della società americana: dagli italiani agli irlandesi, agli ebrei in un clima di assoluta tolleranza. Nell’opera di Spielberg, unico suo film di guerra, Mellish è un ebreo fiero delle sue origini, che porta la stella di David al collo e che si rivolge ai prigionieri tedeschi urlando con aria di sfida “sono uno Juden (ebreo)”.

Riguardo a questo personaggio ebreo,  l’attore Adam Goldberg, recentemente intervistato dal JTA, racconta le sue vicissitudini per questo ruolo. Egli, infatti, ha rivelato che, negli anni 90, negli Usa le atrocità naziste sembravano qualcosa di estremamente lontano dalla realtà del Paese anche se, come ha specificato, l’ondata antisemita americana degli ultimi anni ha risvegliato l’opinione pubblica su questo tema. Successivamente l’attore ha espresso la propria preoccupazione rispetto alla situazione attuale riferendo di aver trovato il suo nome nella lista degli ebrei in un sito neonazista americano. Riflettendo su questo tema ha evidenziato che con internet tutto è precipitato e, come altri attori correligionari, egli sia stato bersagliato da messaggi terribili.

Ricostruendo la carriera di Goldberg il sito ha evidenziato la commedia che l’ha reso celebre intitolata Il martello ebraico. Ribadendo l’importanza del suo ruolo nella parte del soldato Mellish per la sua carriera – nel 1997 l’ attore aveva ventotto anni – egli ha sottolineato di aver scelto il personaggio per la sua “abilità con la baionetta” e che Spielberg non si espresse mai apertamente riguardo a questo ruolo.

Rievocando le poche produzioni riguardo a militari americani ebrei, il sito JTA ha puntualizzato come quasi tutte siano state girate fra gli anni Quaranta e Cinquanta. È il caso della pellicola Gentlemen agreement, in cui l’attore John Garfield recitava i panni di un soldato vessato dall’antisemitismo, Goldberg si è definito molto soddisfatto della collaborazione con Spielberg. “È stata un esperienza” ha affermato Goldberg “come nessun’altra e una lezione di storia unica nel suo genere, in cui io e Steven abbiamo selezionato una serie di persone estremamente collaborative e pronte a improvvisare”.