Una scena del film La Tregua

Domenica 26 gennaio. La programmazione tv per il Giorno della memoria

Spettacolo

di Redazione
In occasione del Giorno della Memoria, la tv italiana propone diversi film, documentari e approfondimenti  sul tema della Shoah durante tutta la settimana. Qui proponiamo i programmi del 26 gennaio.

DOMENICA 26 GENNAIO

Ore 9.55. Canale 5
Documentario ‘Contro Hitler a qualunque costo!’
Durante il genocidio degli ebrei della Seconda Guerra Mondiale, nacquero diverse sacche di Resistenza, provenienti da varie parti d’Europa. Per i sopravvissuti che parteciparono in prima linea, i ricordi sono agghiaccianti. Ma fu grazie a dei veri e propri eroi, che milioni di ebrei, soprattutto bambini, vennero salvati dai campi di sterminio e non solo.

Ore 10.30. Rai Storia (canale 54)
Documentario ‘La casa dei bambini’
Un viaggio che parte dalle buie fermate dei campi di sterminio dove, nell’immediato dopoguerra, la brigata di genieri ebraici dell’esercito britannico riuscì a recuperare centinaia di orfani sfuggiti agli aguzzini, che vennero ospitati da Servino, piccolo comune lombardo battezzato Sciesopoli in onore di Amatore Sciesa, patriota risorgimentale. Qui, dove sorgeva una vecchia colonia dei balilla milanesi, il tenente Moshe Zefiri, assieme a Matilde Cassia ed Eugenia Cohen, si impegnò affinché sui volti dei piccoli ospiti tornassero i sorrisi ed una nuova vita.

Ore 14. La7
Film ‘Arrivederci ragazzi’ di Louis Malle (1987)
Francia, II Guerra Mondiale: due fratelli vengono trasferiti in un collegio di religiosi. Faranno amicizia con un misterioso e timido ragazzo…

Ore 15.50. Rai 5 (canale 23)
Documentario ‘Gli sci di Primo Levi’
Seguendo un percorso tematico, il documentario – a cura di Bruna Bertani e diretto da Paola Toscano racconta l’uomo e lo scrittore attraverso le testimonianze dirette di coloro che lo hanno conosciuto. Anna Bravo, Carlo Ginzburg, Alberto Cavaglion, Piero Bianucci, Giovanni Tesio, Renato Portesi, Liliana Segre, Walter Barberis, Ernesto Ferrero, Domenico Scarpa: ciascuno di loro, mescolando il discorso critico e analitico al ricordo commosso, analizza uno o più aspetti della complessa poliedricità dello scrittore e contribuisce a definire il peso storico, letterario e culturale del suo pensiero e delle sue opere. Fil rouge del documentario è il racconto di Ives Francisco, partigiano che ha condiviso il momento dell’arresto e della prigionia sulle montagne della Valle d’Aosta con Primo Levi, prima che venisse deportato. Il suo aneddoto su un paio di sci lasciati da Levi e usati poi da Ives per fuggire in Svizzera e per tornare dopo la guerra, ha dato il nome al lungometraggio. Per ciascuno dei temi affrontati, alle parole degli intervistati si alterna la voce dello stesso Levi, tratta da una selezione di materiali di teca che lo vede intervenire su argomenti come la memoria, la scrittura, il lavoro, le radici ebraiche, il suo carattere. A dare maggiore intensità al racconto, sono inseriti anche brani tratti dalle sue opere e una misurata scelta di immagini che evocano la Shoah. Il documentario, girato tra Bologna, Torino, Amay e Cogne in Val d’Aosta, Milano, Cuneo, è stato realizzato in collaborazione con l’Istituto Internazionale di Studi Primo Levi di Torino, depositario e custode di quanto pubblicato nel mondo su Primo Levi, nonché di tutte le edizioni internazionali della sua opera.

Ore 16. Rai Storia (canale 54)
Documentario ‘Jugend’
Si tratta di una inchiesta realizzata nel 1966 da Enzo Biagi. I giovani intervistati da Biagi, in questo reportage che testimonia l’età d’oro dell’inchiesta cinematografica italiana, sono i tedeschi del dopoguerra. Attualissimo e rivelatore, Jugend è un’indagine sociologica sulle speranze dei giovani tedeschi poco prima del ’68. Il giornalista, in una Berlino divisa dal filo spinato, ma non dal muro  intervista ragazzi di tutte le classi sociali facendone emergere un ritratto densissimo, raccontando sogni e timori sul presente che li attende, costretti anche a fare i conti con l’eterno fantasma del nazismo.

Ore 16.15. Focus (canale 35)
Dcumentario ‘La grande fuga: drancy 1943’

Ore 16.50. Rai 5 (canale 23)
Documentario ‘Aharon Appelfeld. Kaddish per i bambini’

Il 3 gennaio 2018 scompariva a Gerusalemme Aharon Appelfeld, il grande scrittore israeliano che, nei suoi romanzi, ha tenuto in vita il mondo ebraico perduto nell’Olocausto. Poco più che bambino fu deportato in un campo di concentramento ucraino con la famiglia. Il ricordo dello sparo che uccise la madre avrebbe acceso in lui, ormai salvo dopo la fuga avventurosa in Israele, la fiamma del talento che ne ha fatto il grande scrittore tradotto e premiato in tutto il mondo. Nei suoi racconti e romanzi, i sopravvissuti, i bambini e i contadini della terra dove, prima della follia nazista, si parlava yiddish tornano in vita per condividere gioie e miserie in un grande affresco pervaso di nostalgia. Lo racconta il doc Aharon Appelfeld. Kaddish per i bambini”. Per rendere omaggio a quelle anime scomparse, Aharon Appelfeld ha lavorato fino agli ultimi giorni di vita, combattendo per loro la dura battaglia contro l’oblio. In questo documentario, Appelfeld racconta i dubbi e le certezze di un uomo che ha coltivato la memoria: “Il cuore ha dimenticato molto, luoghi, date, nomi. Malgrado ciò, quei giorni sono qui, nel mio profondo… Ogni volta che piove, fa freddo o soffia il vento, torno nel ghetto, nel campo di concentramento o nel bosco dove mi ero nascosto. A quanto pare la memoria ha radici profonde nel corpo. A volte basta l’odore del fieno che marcisce o il grido di un uccello per trascinarmi lontano e dentro di me”.

Ore 16.15. La7
Speciale ‘Giorno della Memoria’

Ore 17.30. La7
Film ‘La Tregua’ di Francesco Rosi (1997)
Tratto dall’omonimo romanzo di Primo Levi del 1963. 27 gennaio 1945. I soldati dell’armata rossa arrivano a Buna-Monowitz, una delle trentanove sezioni del lager di Auschwitz, liberando così i superstiti dello sterminio programmato dai nazisti. Per i sopravvissuti, denutriti e sfiancati dalle terribili condizioni della prigionia, comincia una lunga marcia per raggiungere il proprio paese. Tra questi c’è anche un chimico ebreo torinese, il suo nome è Primo Levi. Anche per lui comincerà una lungo viaggio di ritorno che si concluderà quasi otto mesi dopo, quando raggiungerà la sua città, Torino, il 19 ottobre del 1945
La tregua, del 1997, scritto da Rosi insieme a Sandro Petraglia e Stefano Rulli, vince quattro David di Donatello.

Ore 17.45. Rai 5 (canale 23)
Canto del popolo ebraico massacrato
L’adattamento televisivo dello spettacolo teatrale liberamente tratto dall’omonimo poema di Yitzhak Katzenelson, ucciso ad Auschwitz nel 1944, racconta il dramma della deportazione degli ebrei italiani, dal Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, verso Auschwitz, binario dal quale partivano i treni delle deportazioni durante la Seconda Guerra Mondiale. Il 30 gennaio 1944, in una livida domenica invernale, più di 600 persone, tutti ebrei provenienti dal carcere milanese di San Vittore, furono caricati a forza su vagoni bestiame. La destinazione, ignota a tutti, era Auschwitz. Sul convoglio, partito dal binario 21, c’erano anziani, donne e più di 40 bambini di età compresa tra 1 e 14 anni, tra cui Liliana Segre di 13. La signora Esmeralda Dina di 88 anni era la più anziana. Dopo una settimana di viaggio, tra stenti e sofferenze, domenica 6 febbraio, il treno raggiunse Auschwitz. Appena sbarcati, 500 persone vennero selezionate per la morte e furono gasate e bruciate a poche ore dall’arrivo. Dal binario 21 era già partito un convoglio con quasi 250 deportati, il 6 dicembre del 1943; ne sarebbero partiti altri fino a maggio del 1944. Il tributo di Ovadia alle vittime della Shoah ricorda, con la forza della poesia, del canto e della testimonianza diretta, lo sterminio del popolo ebraico e di tutti coloro che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte, perché ebrei, zingari, omosessuali, handicappati o perché si opponevano al regime nazifascista e al folle progetto di purificazione della razza ariana. Preziosa e di straziante profondità la testimonianza di Liliana Segre, co-protagonista della narrazione dell’orrore dei campi di concentramento, che riuscì, adolescente, a sopravvivere ad Auschwitz.

Ore 21.10. Rai Storia (canale 54)
Film “Il figlio di Saul” di Lazlo Nemes
Nell’orrore di Auschwitz, nel 1944, un prigioniero ungherese, Saul Auslander, lavora come membro del Sonderkommando, i gruppi di ebrei costretti dai nazisti ad assisterli nello sterminio degli altri prigionieri, di uno dei forni crematori. Costretto a bruciare i cadaveri per la propria sopravvivenza, un giorno, proprio mentre sta lavorando Auslander scopre il cadavere di un ragazzo nel quale gli pare di riconoscere suo figlio. E proprio mentre il Sonderkommando sta organizzando una ribellione, Saul volta le spalle ai piani rivoltosi e decide di sottrarre il corpo del ragazzo al forno, trovare un rabbino che reciti la Kaddish e offrire al giovane una sepoltura degna… L’esordio alla regia di un lungometraggio per l’ungherese László Nemes, che ha co-sceneggiato il film con Clara Royer, è un drammatico viaggio nell’inferno del campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau. La pellicola, presentata in concorso al Festival di Cannes 2015, dove si è aggiudicata il Grand Prix Speciale della Giuria, la pellicola, che ha vinto come Miglior film straniero ai Golden Globe 2016, ha ricevuto una Candidatura a Miglior film straniero agli Oscar 2016.

Ore 21.15. Focus (canale 35)
“Senza via di scampo: la vera storia di Anna Frank” 
Una lettera trovata per caso, tra le milioni di lettere spedite tra il 1940 e ’41 dagli ebrei che cercavano di fuggire dall’Europa. Questa, pero’, ha colpito New York come un maglio, trattandosi del padre di Anna Frank e, sfatando il mito secondo il quale il padre di Anna non avesse cercato asilo, confidando nel suo grado militare, conseguito per l’esercito tedesco, durante la Prima Guerra Mondiale. Un racconto toccante e inedito sul padre della bambina piu’ tristemente celebre di Auschwitz, Anna Frank…

Ore 21.22. Rete 4
Documentario
Memoria dei campi’
Un progetto dimenticato e inedito del maestro del thriller Alfred Hitchcock del 1945, un documentario sull’Olocausto. Sir Hitchcock aveva realizzato il progetto utilizzando materiale grezzo filmato dai soldati della British Army Film Unit e dall’armata sovietica nei campi di concentramento in Germania di Bergen-Belsen appena liberati. Le immagini dei cumuli dei corpi abbandonati o dei detenuti denutriti e affamati che giravano senza meta avevano sconvolto il regista che, per una settimana, aveva lasciato i Pinewood Studios e abbandonato l’idea di realizzarne un film commissionatogli dall’amico e mecenate Sidney Bernstein. Hitchcock concluse comunque l’opera che venne presto dimenticata…

Ore 23.45. Focus
Film ‘A German Life’ (canale 35)
Brunhilde Pomsel lavorò come segretaria, stenografa e dattilografa per il ministro della Propaganda nazista Joseph Goebbels. La vita della signora Pomsel è stata lo specchio delle grandi tragedie storiche del ventesimo secolo e di quanto accaduto in Germania successivamente. Oggi molti pensano che i pericoli della guerra e del fascismo siano stati ormai superati. Brunhilde Pomsel ci dice chiaramente che non e’ cosi’. “A German Life” costringe gli spettatori a guardarsi in faccia e suscita domande inquietanti e senza tempo: cosa avremmo fatto al suo posto? Avremmo sacrificato i nostri principi per avanzare nella carriera? Come ci poniamo di fronte ai valori morali? Cosa significa rispetto per l’umanità?

Ore 00.18. Iris (canale 22)
Film ‘Senza destino’
Il film si basa sul romanzo autobiografico Essere senza destino dello scrittore ungherese premio Nobel per la Letteratura, Imre Kertész. La storia è incentrata sull’adolescenza infranta, dopo la deportazione nei campi di concentramento di Auschwitz del giovanissimo Kertész e, successivamente, di Buchenwald.