8 Greatest Hits di cantautori ebrei interpretate da Joe Cocker

Spettacolo

di Stefania Ilaria Milani

Lo so. La sua voce viscerale, tanto profonda che più profonda non si può, è nota per ben altre performances. Ad esempio quella spaziale a Woodstock, con data venerdì 15 agosto 1969: uscì, maglietta vissuta e capelli lunghi, poco dopo l’inizio del concerto cantando il terzo pezzo in scaletta, “With a Little Help from My Friends” (la canzone pensata dai Fab Four perché resistesse alle stonature di Ringo). Inutile precisare che la folla danzante lo consacrò subito, senza troppi se e senza nessun ma, come nuova star nel firmamento della musica rock & blues. Oppure, chi non si ricorda la colonna sonora del film del 1982 “Ufficiale e gentiluomo”? Ecco, proprio grazie al singolo “Up Where We Belong”, in duetto con Jennifer Warnes, vinse la tripletta dorata Golden Globe come miglior canzone originale – Oscar per la migliore canzone – Grammy Award come miglior performance di un duo o gruppo nel 1983. E poi lei, la mitica cover di “You can leave your hat on” di Randy Newman, sottofondo (trasformatosi in antonomasia) dello spogliarello di Kim Basinger a favore di Mickey Rourke, e spettatori abbastanza accaldati, in “Nove settimane e mezzo”. Il simbolo musicale, e non solo, dell’edonismo degli anni 80.
Ma Joe Cocker, nato John Robert Cocker il 20 maggio 1944 a Sheffield e morto lunedì 22 per un carcinoma polmonare all’età di 70 anni mentre si trovava nell’abituale ranch del Colorado, durante la sua brillante carriera ha anche avuto più di un paio di incontri con alcuni dei grandi cantautori ebrei internazionali. Qui di seguito ne ricordiamo 8 dei migliori.
1. “First We Take Manhattan” di Leonard Cohen

2. “Bird on a Wire” di Leonard Cohen

3. “Catfish” di Bob Dylan e Jacques Levy

4. “I Shall Be Released” di Bob Dylan

5. “You Can Leave Your Hat On” di Randy Newman

6. “Every Time It Rains” di Randy Newman

7. “Walk Through the World With Me” di Marc Cohn e John Leventhal

8. “There Goes My Baby” di Leiber e Stoller