Bob Marley

La nipote di Bob Marley celebra il suo Bat Mitzva. (E il padre Ziggy festeggia con un concerto a Tel Aviv)

di Roberto Zadik
Cosa c’entra la famiglia del grande Bob Marley e suo figlio Ziggy col mondo ebraico? A prima vista non sembrerebbero esserci legami. Ma invece già  questa “leggenda del Reggae” – morto a soli 36 anni l’11 maggio 1981 per un tumore al cervello e passato alla storia per il carisma dal vivo e canzoni come “No woman no cry”, “Is this love” e “Redemption song”  – sembrava essere molto affascinato dall’ebraismo anche se era di cultura Rastafariana. Titoli come “Exodus”, “Iron Lion Zion” e quel simbolo “Hay” che in alcune immagini gli si vede al collo, sono dettagli interessanti e alcuni gossip sostengono avesse un padre inglese di origini ebraico siriane.

Ziggy Marley
Ziggy Marley

L’ “ebreo” Ziggy Marley

Questo, però, non vale per il figlio Ziggy, il cui vero nome è David Nesta Marley perché, secondo il “Times of Israel”, la moglie Orly Agai è israeliana di origini persiane e che in questi giorni, sabato 4 agosto, ha celebrato il Bat Mitzva di Judah Victoria, sua figlia maggiore in una sinagoga di Gerusalemme assieme a amici e parenti. Ma da bravo musicista ha festeggiato anche per prima con un favoloso concerto.

Lo scorso 31 luglio, il musicista che compirà 50 anni il prossimo 17 ottobre, si è esibito in un trionfale live a Tel Aviv, al Barby Club davanti a migliaia di fans in adorazione. L’erede del leggendario papà Bob, è salito sul palco salutando la folla con un “Shalom Tel Aviv” intonando sia i classici reggae che soprattutto le canzoni recenti come “I will be glad” (Sarò felice) dal suo ultimo lavoro “Rebellion Rises”il suo settimo album  calorosamente accolto dalla critica. Poco prima ha rivelato il sito, il simpatico Ziggy aveva suonato in Germania davanti a un vasto pubblico e sul  palco israeliano è riuscito a replicare la stessa verve intrattenendo gli spettatori con improvvisazioni e grande energia.

Vincitore di vari premi e riconoscimenti, nella sua carriera cominciata negli anni ’80 quando cantava “Tomorrow people”, Ziggy Marley ha sette figli, 4 di religione ebraica, Judah, Gideon e Abraham e altri tre avuti da altre partner e sembra essere molto legato a Israele, non solo per via della moglie, ma anche perché è la quarta volta che torna nello Stato ebraico. Autore originale e idealista, come suo padre, scatenato ma anche riflessivo, nella sua performance israeliana ha cantato successi come “See Dem Fake Leaders” (Guardateli questi falsi leader) e la vivace “World Revolution” (Rivoluzione Mondiale). “Noi gente del mondo vogliamo fare qualcosa che cambierà il mondo al meglio” ha gridato nella sua esibizione intonando poi una bella canzone come “Love is my religion” con alcune note di “All You Need is love” dei Beatles. Ma non solo canzoni nuove e di sua produzione bensì  anche classici paterni,fu sempre molto legato al padre che morì quando lui aveva 13 anni, come “One Love” mischiando musica e discorsi politici e idelogici e religiosi. “Solo quelli che davvero ci credono vedranno i loro sogni realizzati, che la pace trionfi sui mali del mondo” ha annunciato speranzoso specificando che la fede è molto importante per lui.

A questo proposito il sito Jewcy.com racconta vari dettagli sul matrimonio fra la star e la moglie, vissuta dall’età di 14 anni a Los Angeles e che ora si occupa di amministrare la carriera del marito. In una intervista citata dal sito e rilasciata nel 2011 a Ynet Ziggy Marley parla della sua fascinazione verso l’ebraismo e di come “devo rispettare le feste ebraiche anche perché non ho scelta” ha detto scherzando. Seriamente ha aggiunto “mi piace tutto dell’ebraismo perché mantengono vive le tradizioni e questo non accade in altre culture”. Egli ha anche fatto notare che ben prima di sua moglie egli attraverso suo padre, di cultura Rastafari, conosceva i testi biblici e leggeva testi ebraici restandone, ogni volta, profondamente colpito.