Dice il primo chassid: «Toscanini ha tenuto un concerto nella nostra città; poco prima dell’inizio ilpresidente della comunità gli si era avvicinato sussurrandogli: “Immagini che onore, maestro, sta per venire il nostro wunderrabbi!”.
Al che Toscanini, riabbassata la bacchetta, disse: “Quando il wunderrabbi sarà qui, allora soltanto potrò incominciare ilconcerto”».
Dice il secondo chassid: «Questo è niente. II nostro wunderrabbi si trovava a Londra proprio mentre la regina stava per venir incoronata. Tutto era ormai pronto: a sinistra c’era l’arcivescovo con la corona in mano, a destra la nobiltà inglese, ma l’arcivescovo non si decideva a procedere all’incoronazione. Quando finalmente gli fu chiesto: “Be’, cosa succede?”, rispose: “Finché il wunderrabbi non arriva- non posso incominciare…”».
Dice il terzo chassid: «Quello che raccontate è davvero nulla. Recentemente il nostro wunderrabbi si trovava a Roma e passeggiava in piazza San Pietro insieme al papa, quando dalla basilica esce il re, il quale si inchina profondamente al rabbino, poi rivolto al suo aiutante di campo, chiede: “Di’ un po’, chi è quel parroco che accompagna il wunderrabbi?”».