Una Dedica per Amos Oz

Eventi

Conflitti e compromessi.
Dieci appuntamenti tra letteratura, teatro, cinema, fotografica e musica con ospiti prestigiosi: da Inge Feltrinelli a Bruno Segre, da Giuseppe Cederna a Khaled Fouad Allam, da Elena Loewenthal a Yair Dalal, da Wendy Sue Lamm (premio Pulitzer) a Massimo Popolizio.
E’ stata presentata nel municipio di Pordenone, la XIII edizione di Dedica. Sono intervenuti l’assessore regionale alla cultura DEL Friuli Venezia Giulia Roberto Antonaz, l’assessore comunale alla cultura Gianantonio Collaoni (delegato dal sindaco), il curatore di Dedica e presidente di Thesis Claudio Cattaruzza, il vice presidente della provincia Giuseppe Pedicini e il vice presidente della Coop Consumatori Roberto Sgavetta.
Conflitti e compromessi. Sarà questo il filo conduttore della tredicesima edizione del festival Dedica, che si terrà a Pordenone dal 3 al 17 marzo, portandoci nuovamente sulle sponde del Mediterraneo, con approdo sulle coste frastagliate della scrittura di Amos Oz, uno fra i maggiori autori d’Israele ma anche la coscienza di quel Paese e la sua voce più alta in termini artistici e morali.
Conflitti e compromessi nel privato e nel pubblico, nella vita di ognuno di noi e nelle situazioni geopolitiche della terra di Oz ma anche dI altre terre vicine e lontane.
Compromessi per uscire dai conflitti, per un progetto di pace costruito sulle fondamenta del dialogo, con il cemento della ragione e della cultura.
Temi purtroppo ancora urgenti che non potevano avere una “guida” più appropriata: con Amos Oz, che da sempre alterna alla scrittura narrativa quella polemica e politica, sarà inevitabile, nel corso di Dedica, riaffermare con forza il ruolo della cultura quale ponte del dialogo tra i popoli e, nel caso specifico, tra israeliani e palestinesi.
Di buon senso, cultura del dialogo e della vita – armi “per combattere le caparbietà, le ostinazioni e i pensieri inconciliabili che continuano ad affrontarsi sullo stesso tema, sullo stesso territorio” – si parlerà spesso lungo il viaggio con Oz, che diventerà anche occasione di scoperta delle terre di Israele, dai villaggi più remoti alle grandi città, alla ricerca di opinioni e pensieri sull’uomo, sia esso israeliano, ebreo, palestinese o musulmano.
Promossa e organizzata dall’Associazione Culturale Thesis di Pordenone, Dedica è sostenuta in particolare dal Comune di Pordenone, dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone. Gode della collaborazione dell’Associazione provinciale per la Prosa, della Provincia di Pordenone, dell’Ente Regionale Teatrale e del contributo di Coop Consumatori Nordest, Electrolux, Set In.
Il nuovo itinerario di Dedica – la rassegna prosegue nella formula che l’ha resa originale e unica nel panorama culturale italiano e dunque nel consueto percorso tematico per vedere, sentire, conoscere e riconoscersi nel pensiero, nei luoghi e nelle emozioni dell’altro – si snoderà tra linguaggi ed espressioni artistiche diverse, in dieci tappe alle quali faranno da cornice il Convento di San Francesco, il Teatro Verdi, il Municipio di Pordenone.
E si aprirà, nel segno della tradizione, con la presentazione della monografia Dedica a Amos Oz, curata da Elena Loewenthal, prima occasione di incontro tra lo scrittore israeliano e la città (sabato 3 marzo, alle 16.30), prima opportunità per entrare nel composito lavoro di Oz e nella sua vita.
Elena Loewenthal, giornalista, editorialista e scrittrice, sarà presente insieme a Marino Sinibaldi, saggista, critico, autore e conduttore di trasmissioni televisive e radiofoniche (ha ideato Fahrenheit) e attuale vicedirettore di Radio Rai Tre.
Un altro libro – questa volta il nuovo di Oz, Non dire notte, edito da Feltrinelli – che sarà presentato per la prima volta in Italia (giovedì 8 marzo, alle 20.45), segnerà uno dei momenti più attesi del festival. Insieme a Oz un gradito e prestigioso ritorno: quello di Inge Feltrinelli vicepresidente della holding che controlla la casa editrice Feltrinelli e la catena di novanta librerie. E con loro Wlodek Goldkorn, il responsabile del settore cultura de “L’Espresso”.
La scrittura si farà teatro nelle tre produzioni di Thesis per Dedica, con la novità, quest’anno, di un lavoro rivolto ai ragazzi, lettori per i quali Amos Oz ha un occhio di riguardo. Il suo D’un tratto nel folto del bosco diventa spettacolo teatrale grazie, appunto, a Thesis, al Centro Regionale di Teatro di Animazione e di Figura e all’Ert del Friuli Venezia Giulia. Sarà presentato in prima nazionale mercoledì 14 marzo (alle 18) e giovedì 15 marzo (alle 10) nel Teatro Verdi: la forza evocatrice delle parole di Amos Oz prende corpo in una favola, rivolta ai bambini ma anche agli adulti, nella quale si proietta l’utopia di un mondo privo di aggressività e di violenza.
Due letture teatrali, tratte dai libri di Oz ed entrambe curate da Daniele Salvo, attore e regista teatrale e radiofonico, avranno come cornice suggestiva il Convento di San Francesco. La prima, Il monte del cattivo consiglio (lunedì 5 marzo, ore 20.45), ci farà riflettere su come non sono i luoghi a determinare il nostro destino, ma sono invece le proiezioni delle nostre follie misere e deboli a creare la tragedia. Sul palco, tra gli altri, ancora un altro gradito ritorno: Giuseppe Cederna, un amico di Dedica oltre che un grande attore di teatro e cinema (ha lavorato con registi come Bellocchio, Monicelli, Comencini, Scola, Salvatores, Guido Chiesa).
Contro il fanatismo, testo di Oz dalla lucidità sferzante e che già nel titolo racchiude il suo potente significato, diventa lettura teatrale alla quale fanno contrappunto inserimenti tratti da “in terra di Israele”. La porterà al pubblico di Dedica (lunedì 12 marzo), tra gli altri, Massimo Popolizio, attore di teatro e di cinema (tra i tanti premi ricevuti, l’Ubu 1996, 2001 e 2005, Premio della critica italiana Nastro d’argento per il doppiaggio del film “Hamlet” di Kennet Brannagh nel 1998), che collabora stabilmente con Luca Ronconi.
La consueta incursione nel cinema avverrà attraverso la proiezione di Route 181 (mercoledì 7 marzo, ore 20.45), il film documentario realizzato dall’israeliano Eyal Sivan e dal palestinese Michel Khleifi: un inedito sguardo comune sugli abitanti di Palestina-Israele colto durante un viaggio, insieme, lungo la “strada 181” derivata dalla risoluzione adottata dall’Onu nel 1947 e che prevedeva la partizione della Palestina in due diversi stati: ebraico e arabo.
L’edizione 2007 di Dedica comprenderà anche il linguaggio artistico della fotografia: sabato 10 marzo, alle 17.30, sarà aperta la mostra Dalla terra dei miracoli, promossa e organizzata dal Comune di Pordenone in collaborazione con Thesis e con l’Agenzia Contrasto, per la quale lavora l’autrice degli scatti, Wendy Sue Lamm, fotografa americana già insignita di numerosi premi, tra i quali il “Pulitzer Spot News Reporting nel 1996” per le sue fotografie del terremoto di Northridge.
Di certo interesse si preannuncia anche l’incontro di approfondimento sulla situazione mediorientale, Il compromesso possibile (venerdì 16 marzo, ore 20.45), una conversazione a proposito del conflitto tra israeliani e palestinesi, condotta dal giornalista ed esperto di Medioriente Ugo Tramballi. Interverranno lo storico e scrittore Bruno Segre, il docente universitario di sociologia del mondo musulmano e di islamistica nonché deputato del Parlamento italiano Khaled Fouad Allam e la giornalista Marina Dviri.
E, infine, l’intreccio tra scrittura e musica, con il concerto finale (sabato 17 marzo, ore 20.45) che vedrà protagonista Yair Dalal & Alol Ensemble. Compositore, violinista e suonatore di oud, Yair Dalal è attualmente considerato il più fertile musicista etnico israeliano, con riconoscimenti a livello mondiale. Una serata di musiche medio-orientali che mescolerà tradizioni irachene e musica arabo-ebrea con una moltitudine di influenze originate da svariati ambienti sociali, dai Balcani all’India, composizioni evocative che creano un unico e “colorato” suono, pienamente indipendente dal tempo e dalle tendenze.
Il percorso di Dedica sarà completato dalla cerimonia di consegna ad Amoz Oz del Sigillo della città (7 marzo) e dalle iniziative specifiche che il festival da qualche anno rivolge agli studenti,
Per l’edizione 2007 sono previste La scena della parola, percorso creato per collegare Dedica al progetto “Adotta uno spettacolo” indirizzato alle scuole superiori; Parole e immagini per Amos Oz, concorso di idee per gli studenti delle superiori, invitati a tradurre le impressioni suscitate dalla lettura di romanzi e racconti di Oz nella forma a loro più congeniale e il Premio speciale Dedica, istituito dal Comune e riservato agli studenti universitari, inserito nell’ambito del concorso internazionale “Europa e i giovani”, promosso dall’Istituto Regionale Studi Europei.

DEDICA 2007 – Il programma

Sabato 3 marzo ore 16.30 – Teatro Comunale Giuseppe Verdi
DEDICA A AMOS OZ
Conversazione con Amos Oz. Intervengono Elena Loewenthal e Marino Sinibaldi

Lunedì 5 marzo ore 20.45 – Convento San Francesco
IL MONTE DEL CATTIVO CONSIGLIO
Lettura teatrale dall’omonimo libro di Amos Oz