La Biblioteca Nazionale d’Israele e la Biblioteca Palatina di Parma annunciano il completamento della digitalizzazione della raccolta di manoscritti ebraici della Biblioteca Palatina.
Giovedì 26 maggio 2016, presso la Biblioteca Palatina, a Parma, si celebra il completamento della digitalizzazione di circa 1.600 manoscritti con uno speciale evento organizzato dalla Biblioteca Nazionale d’Israele e dalla Palatina stessa, in collaborazione con gli Amici Italiani dell’Università di Gerusalemme e la Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia. A conclusione dell’evento un concerto dell’Ensemble Salomone Rossi.
La raccolta Palatina e il progetto Ktiv
La raccolta di manoscritti ebraici della Biblioteca Palatina è una delle più significative al mondo ed è ora stata interamente digitalizzata nel quadro di “Ktiv: The International Collection of Digitized Hebrew Manuscripts“, una joint venture fra Albert D. e Nancy Friedberg (attraverso la Friedberg Jewish Manuscript Society) e la Biblioteca Nazionale d’Israele, in collaborazione con l’Heritage Landmarks Program del Ministero israeliano per Gerusalemme e il suo patrimonio.
Perché Ktiv? Il popolo ebraico usa da migliaia di anni la parola scritta per esprimere la propria cultura e conoscenza in una serie di discipline, sia religiose che laiche. Manoscritti e documenti ebraici hanno attraversato paesi e continenti, e molti hanno trovato la destinazione finale nelle sale di grandi biblioteche e nelle camere blindate di collezionisti privati.
La Biblioteca Nazionale di Israele ha avviato di recente un rinnovamento tecnologico volto a rendere accessibile on line il proprio patrimonio a un pubblico il più ampio ed eterogeneo possibile, sia in Israele che nel mondo intero.
In questo contesto, grazie al progresso tecnologico che ha aperto nuovi orizzonti alla conservazione e alla presentazione di contenuti digitali, la Biblioteca Nazionale di Israele e la Freidberg Jewish Manuscript Society hanno lanciato il rivoluzionario progetto Ktiv che mira a digitalizzare tutti i manoscritti ebraici: un corpus mondiale che conta, a livello globale, più di 75.000 manoscritti disseminati in più di mille raccolte.
Lo scopo di Ktiv è rendere possibile l’accesso globale alla versione digitale di tutti i manoscritti ebraici esistenti. Molte delle raccolte più importanti del mondo hanno già aderito a questa storica iniziativa.
La Biblioteca Palatina di Parma è uno dei primi partner del progetto Ktiv. La raccolta di manoscritti ebraici della Palatina è una delle più importanti al mondo, caratterizzata da una straordinaria ricchezza sia sul piano dei contenuti che riflettono quasi tutte la sfaccettature della cultura ebraica – dalle Bibbie miniate alla filosofia alla medicina – sia su quello della veste grafica, della produzione e della circolazione nelle diverse regioni ed epoche in tutta Europa con i vari tipi di scrittura, le pratiche dei copisti, le miniature ecc.
Un progetto aperto e in fieri
La Biblioteca Nazionale d’Israele invitale biblioteche, gli archivi, i collezionisti privati e i sostenitori di tutto il mondo a unirsi a questa entusiasmante impresa globale.
I partner già coinvolti nel progetto Ktiv comprendono, oltre alla Biblioteca Palatina, la Biblioteca Vaticana, la British Library, la Biblioteca Nazionale Russa, la Biblioteca Nazionale di Francia, la Biblioteca Nazionale Tedesca, la Biblioteca Nazionale Austriaca, il Jewish Theological Seminary, la Biblioteca Pubblica di New York, la William Gross Family Collection e la Biblioteca del Karlin-Stolin Hasidim.
Programma dell’evento del 26 maggio a Parma
15:00 Accoglienza
15:30 Saluti delle autorità
16:00 La digitalizzazione dei manoscritti ebraici: perché?
Dott. Aviad Stollman, responsabile raccolte presso la Biblioteca Nazionale d’Israele
16:30 La digitalizzazione della raccolta di manoscritti ebraici della Biblioteca Palatina
Dott.ssa Sabina Magrini, direttore segretariato regionale Emilia Romagna del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
L’evento sarà seguito, alle 17, da un concerto dell’Ensemble Salomone Rossi, per l’occasione formato dal baritono Alessandro Nuccio, dal violoncellista Issei Watanabe, dal virtuoso di tiorba Diego Leveric, e dalla violinista Livia Cevidalli, anima del gruppo. Il variegato programma del concerto, che si terrà nella Sala Luigia della Biblioteca, comprende le Sonate ispirate ai salmi ebraici del veneziano Benedetto Marcello, i raffinati Madrigaletti scritti dal compositore ebreo Salomone Rossi che lavorò a fianco di Claudio Monteverdi alla corte dei Gonzaga a Mantova, le gustose Villotte parodistiche del bolognese Filippo Azzaiolo, l’affascinante Cantata ebraica scritta nel 1861 a Venezia da Carlo Grossi e molto altro ancora. Il risultato è un affresco dai colori vividi, dove ritmi, melodie e armonie creano una felice integrazione culturale attraverso il linguaggio universale della musica.
Per confermare entro il 10 maggio o ulteriori informazioni, contattare: Ktiv@nli.org.il”
www.bibliotecapalatina.beniculturali.it