Gorizia: 10 eventi ebraici al festival “èStoria”

Eventi

di Nathan Greppi
C’è un festival che, ogni anno, raduna a Gorizia i più importanti storici in Italia e nel mondo: si tratta di èStoria – Festival Internazionale della Storia, che quest’anno giunge alla sua XIX edizione e si terrà dal 22 al 28 maggio.

Come ogni anno, la rassegna ha un tema cardine, che in questa edizione saranno le “Donne”, nel senso del ruolo che il sesso femminile ha avuto in diverse epoche e culture. Dal 22 al 24 maggio si terranno alcuni cineforum, mentre dal 25 al 28 avranno luogo numerosi dibattiti, convegni e presentazioni di libri. Nella maggior parte degli eventi, l’accesso è gratuito fino ad esaurimento posti.

Tra i vari eventi presenti nel programma, alcuni si intrecciano con storie e tematiche ebraiche. Di seguito, una lista per orientarsi:

22 maggio

Il primo giorno si apre con la proiezione di Estasi (Ekstace in lingua originale), film cecoslovacco del 1933 che lanciò la carriera di Hedy Lamarr: attrice austriaca di origini ebraiche, fuggì in America con l’ascesa del nazismo, e durante la Seconda Guerra Mondiale inventò un sistema di trasmissioni radio per guidare a distanza i siluri, che in seguito gettò le fondamenta per la nascita delle odierne connessioni wireless. Il film verrà proiettato al Kinemax Gorizia alle ore 17:30, in lingua originale con sottotitoli in italiano.

23 maggio

Il giorno seguente, verrà presentata l’autobiografia della produttrice Marina Piperno, Eppure qualcosa ho visto sotto il sole (All Around). Dagli anni ’60, la Piperno ha prodotto diversi film per il cinema e la televisione, sia come indipendente che in collaborazione con la Rai. La presentazione del libro avverrà alle 17:30 presso la Libreria LEG (Libreria Editrice Goriziana).

Sempre a Marina Piperno verrà assegnato, alle 20:30 presso il Kinemax Gorizia, il Premio èStoria Film Festival 2023, a cui seguirà un suo dibattito con Paolo Lunghi, critico cinematografico del quotidiano triestino Il Piccolo.

24 maggio

Nell’ultimo giorno delle proiezioni di film, ne figurano due con registi ebrei: L’angelo azzurro, film tedesco del 1930 diretto da Josef von Sternberg, e Suffragette, pellicola britannica del 2015 di Sarah Gavron. Si terranno entrambi al Kinemax Gorizia, rispettivamente alle 17:30 e alle 20:30, anch’essi sottotitolati.

25 maggio

Non tutti sanno che la prima donna in Italia a dirigere un quotidiano era un’ebrea, Carolina Luzzatto. A ricordarla, alle ore 16:00, il dibattito intitolato Donne che non tacciono: Carolina Luzzatto, giornalista, direttrice, patriota. A curare l’evento saranno redattrici di Sconfinare, il giornale degli studenti di Scienze Internazionali dell’Università di Trieste (sede di Gorizia).

26 maggio

Emanuele Di Porto, uno degli ultimi sopravvissuti al rastrellamento nazista del Ghetto di Roma, verrà a dialogare con la scrittrice Tea Ranno, che ha raccontato la sua storia nel libro Un tram per la vita (Piemme). L’incontro avrà luogo alle 10:30, nella Sala Storica UGG.

Alle ore 18:00, presso il Polo Universitario Santa Chiara, in collaborazione con le sezioni di Trieste dell’ANPI e dell’ANED verrà presentato il volume Rosalia Poropat, da Auschwitz a Ravensbrück. Verrà raccontata la storia di Rosalia Poropat, arrestata dalle SS in Istria il 10 agosto 1944, deportata dal carcere triestino del Coroneo ad Auschwitz, assieme ad altre 48 donne. Il volume è curato da Michelle Visintini, pronipote della Poropat, assieme a Dunja Nanut e Franco Cecotti, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’ANED di Trieste.

Sempre alle ore 18:00, alla Mediateca Ugo Casiraghi, in collaborazione con l’Associazione Amici di Israele si terrà l’incontro Il ruolo delle donne nelle comunità ebraiche dell’Italia nord-orientale. Con Miriam Davide, docente di Storia Medievale all’Università di Trieste, e Lorenzo Drascek, responsabile della programmazione culturale della Sinagoga di Gorizia, verrà ricostruito il ruolo femminile nelle società ebraiche a Trieste, in Friuli e in Veneto.

27 maggio

Alle ore 9:00, presso il Palazzo De Bassa, la docente di letteratura tedesca dell’Università di Siena Roberta Ascarelli e il saggista Fabio Vander dialogheranno sull’eredità filosofica di Hannah Arendt.

28 maggio

Infine, alle ore 10:00 dell’ultimo giorno, al Teatro Giuseppe Verdi si parlerà delle donne vittime della Shoah; temi cardine saranno i tipi di violenza che subirono, anche sessuale, e la loro lotta per sopravvivere. Ne parleranno gli storici Michele Sarfatti e Anna Foa.