Convegno sugli ebrei in Sardegna

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Si è aperto lunedì 17 a Cagliari il convegno Gli ebrei in Sardegna nel contesto Mediterraneo. Una riflessione storiografica da Giovanni Spano ad oggi, organizzato dalla Regione in occasione del settantesimo anniversario della promulgazione delle Leggi razziali in Italia in compartecipazione con la Provincia di Cagliari e la collaborazione dell’Università di Cagliari (Dipartimento di studi storici, artistici e geografici), della Fondazione Banco di Sardegna, dell’Associazione italiana per lo studio del giudaismo (Aisg), della Commissione mista italo-israeliana per la storia e la cultura degli ebrei in Italia, Italia Judaica e del Centro interdipartimentale di studi ebraici dell’Università di Pisa (Cise).

“Partendo dall’eccezionale figura di Giovanni Spano, autore di uno studio fondamentale e scevro di pregiudizi sulla storia degli ebrei in Sardegna, il convegno intende segnare lo stato delle conoscenze e della ricerca sul tema” ha affermato l’assessore Maria Antonietta Mongiu presentando alla stampa il convegno internazionale che per quattro giorni accoglierà i contributi dei maggiori studiosi di storia ebraica a livello internazionale. “Le iniziative della Regione per la commemorazione dei Sardi Illustri stanno svelando il ruolo di spicco degli intellettuali sardi e stanno avendo un riscontro sorprendente sia per l’affluenza di pubblico sia per l’autorevolezza e lo spessore degli interventi, dimostrando che la Sardegna e le sue personalità sono state al centro di eventi storici e culturali fondamentali” ha dichiarato ancora l’assessore Mongiu.

L’apertura dei lavori a Palazzo Regio è avvenuta alla presenza dell’ambasciatore di Israele in Italia S. E. Gideon Meir e della consorte, Amira Meir, illustre studiosa della materia. Al termine della prima sessione di lavoro, presieduta da Simonetta Angiolillo, è stato presentato il 2° volume sulla storia degli Ebrei in Sardegna di Cecilia Tasca.

La manifestazione prosegue con gli interventi di studiosi di storia ebraica provenienti dalle Università e dalle istituzioni sarde (Università degli Studi di Cagliari e Sassari, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Archivio di Stato di Cagliari) e dalle Università di Venezia, Trento, Bologna, Firenze, Pisa, Calabria, Roma, Pavia e delle Università di Tel Aviv, Barcellona, Saragozza, Cambridge, Montpellier, Halle-Leipzig, Toulouse.

Il convegno si conclude nella mattina di giovedì 20 novembre con un ricordo di Doro Levi, archeologo e docente universitario vittima delle Leggi Razziali e la tavola rotonda “Il Mediterraneo e la Sardegna nei processi di costruzione delle identità plurali e tolleranti” coordinata dal giornalista Pasquale Chessa con interventi del governatore Renato Soru, di Sholomo Simonsohn, Paolo Fois, Mauro Morfino e Marcello Fois.

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