Restituite 7 opere di Schiele agli eredi del cabarettista ebreo Grünbaum

Arte

 di Michael Soncin
Sette opere dell’artista austriaco Egon Schiele sono state recentemente restituite agli eredi del cabarettista ebreo Fritz Grünbaum, morto nel 1941 nel campo di concentramento di Dachau. I quadri sfiorano complessivamente un valore di quasi 10 milioni di euro.

Nel 1938 quando Grünbaum era già prigioniero a Dachau, fu costretto a firmare un foglio per consentire ai nazisti di impossessarsi della sua collezione d’arte. Ci sono voluti decenni da parte degli eredi per recuperare il complesso di opere appartenenti a Grünbaum, una collezione, che oltre agli 81 pezzi di Schiele, contava anche nomi prestigiosi come Albrecht Dürer, Auguste Rodin e Camille Pissarro.

La restituzione, come riportato su The Art Newspaper, è stata ufficializzata mercoledì 20 settembre a New York, nel quartiere Manhattan, durante una cerimonia presso l’ufficio del procuratore distrettuale Alvin L. Bragg.

Le opere recentemente sequestrate provenivano da collezioni pubbliche e private in tutti gli Stati Uniti: il Museum of Modern Art (MoMA), la Morgan Library & Museum, la Neue Galerie, il Vally Sabarsky Trust e il Santa Barbara Museum of Art. Tutte le istituzioni hanno consegnato le opere volontariamente, dopo che è stata mostrata loro prova che le opere erano state sottratte dai nazisti.

“Nonostante l’orrore, la tragedia e la distruzione causata dai nazisti, non è mai troppo tardi per insegnare al mondo dell’esistenza di persone incredibili come il signor Grünbaum. La giustizia può avvenire in ritardo, ma qui all’Ufficio del Procuratore distrettuale di Manhattan non sarà mai negata”.

Come ricorda anche il Times of Israel l’arte espressionista di Schiele era popolare tra i collezionisti ebrei, ed era considerato assieme a molti altri artisti modernisti del tempo come arte degenerata.

Nel 2022 due delle opere di Schiele della collezione Grünbaum erano state messe all’asta da Christie’s, da parte degli eredi, col fine di sostenere dal ricavato gli artisti emergenti che provenivano da contesti difficili.

Durante la sua attività di cabarettista, Grümbaum ha prodotto diverse operette e canzoni. Da ricordare è il 1910, anno in cui un ufficiale austriaco espresse dei pensieri antisemiti. Grümbaum rispose schiaffeggiandolo, rimanendo poi ferito dopo essere stato sfidato in un duello. Fece sentire la sua voce anche negli anni ’30 in risposta al nazismo, sia durante le sue esibizioni, sia scrivendo per un quotidiano di Vienna.

La sua ultima esibizione avvenne il 31 dicembre del 1940, poche settimane prima di morire di tubercolosi.

Nella foto in alto: Alvin Bragg durante la cerimonia di restituzione delle sette opere di Egon Schiele (foto concesse dal procuratore via The Art Newspaper – Times of Israel)