Un prof parla all'open day delle medie

Open day secondaria di 1° grado: una ricca offerta per fare crescere i ragazzi

Scuola

di Ilaria Myr
La scuola secondaria di primo grado è per eccellenza il grado di scuola in cui da bambini si diventa ‘grandi’, passando dall’avere poche materie e maestri a tanti argomenti da studiare e professori da ascoltare e seguire. Ed è proprio nella consapevolezza dell’importanza e delicatezza di questo ordine che la Scuola ebraica di Milano sviluppa ogni anno un’offerta ricca e coinvolgente, come si è avuto modo di ascoltare giovedì 25 novembre nell’Aula Magna Benatoff, durante l’Open day, organizzato dalla prof. Stefania Sciama, docente di tecnologia.

 Rav Alfonso Arbib ha dapprima fatto un Dvar Torà su Channukkà e l’importanza di mantenere in vita l’ebraismo. “Nell’ebraismo la parola nissim (miracoli) appare in due casi: a Chanukkà e a Purim – ha spiegato -. Ma nella prima festa si ricorda la partecipazione degli uomini, mentre nella seconda la salvezza avvenuta è attribuita solo a Dio. La differenza sta nel fatto che a Chanukkà c’è stato il tentativo di cancellarci culturalmente, di fare sparire l’identità ebraica, e gli ebrei hanno lottato per mantenere la propria identità. Questo è un concetto fondamentale per la scuola ebraica con cui tentiamo di mantenere in vita l’ebraismo, ognuno prendendosi la propria responsabilità: da un lato la famiglia e dall’altro la scuola. Le famiglie non possono delegare l’educazione ebraica soltanto alla scuola, e la scuola non può lavorare senza tenere conto delle famiglie”.

È poi intervenuto Marco Grego, presidente della Fondazione Scuola che ha sottolineato l’impegno ormai che da 23 anni la Fondazione mette nel sostenere la scuola con progetti e finanziamenti per la riqualificazione degli spazi, oltre che aiutando le famiglie in difficoltà a pagare le rette della scuola. Un dato su tutti: negli ultimi 5 anni la Fondazione ha alla scuola 1,5 milioni di euro.

Dopo un benvenuto dell’Assessore alla scuola Dalia Gubbay e un saluto del preside uscente Agostino Miele, si è entrati nel merito della presentazione dell’offerta scolastica. Molto coinvolgente ed emozionante l’intervento di Sharon e Jacob, due ragazzi oggi in prima superiore, che hanno raccontato l’importanza che ha avuto la scuola media sul loro sviluppo personale: dall’acquisizione di maggior responsabilità alla conquista di maggiore sicurezza in se stessi, fino a una maggiore maturità personale e scolastica.

E poi la parola è passata ai professori, che hanno trasmesso ai presenti la passione e la dedizione per il loro lavoro.
Daniele Cohenca, docente di ebraismo, ha parlato del ruolo del consorzio Efi nelle attività svolte in questi ultimi tre anni, dall’introduzione di un curricolo di ebraismo modulare a un nuovo metodo di apprendimento dell’ebraico, chiamato Bishvil haivrit. “Continueremo a lavorare con un nuovo approccio, meno modulare e più esperienziale, che favorisce la discussione – ha spiegato -. Lavoreremo poi nell’implementazione della storia ebraica e della Shoah”.

Il prof. Camaleonti, docente di matematica e scienze, ha illustrato le diverse iniziative che vengono svolte per le sue materie, come, fra le altre, i giochi matematici che si svolgono a novembre, le attività nel laboratorio di scienze e quelle del laboratorio di informatica, con una postazione per ragazzo. Inoltre, sono a disposizione degli alunni degli sportelli di aiuto per le varie materie, così come è previsto un percorso di orientamento per la scelta dell’indirizzo della scuola superiore.

Il prof. di italiano Argentieri ha sottolineato l’importanza della “collaborazione fra scuola e famiglia, nel sostenere i ragazzi nella conoscenza di sé”.

Per quanto riguarda inglese, la prof. Silvia Branca ha menzionato il progetto Intercultura, che coinvolge anche la scuola francese e giapponese, e, da quest’anno, il progetto di certificazione Cambridge, trasversale per medie e licei.

Ma sono molti i progetti previsti per questo ordine di scuola: educazione alla legalità, educazione stradale, svolto dalla polizia stradale, prevenzione di bullismo e cyberbullismo, nonché un percorso di educazione all’affettività, nella terza.  E poi: un approfondimento sulla Shoah, un laboratorio teatrale, e molte uscite didattiche.