Il dirigente scolastico della scuola ebraica di Milano Agostino Miele

Il dirigente scolastico Miele: “Grazie all’impegno di tutti, la Scuola continua il suo lavoro”

Scuola

di Ilaria Myr
Fin dall’inizio la Scuola della Comunità ebraica di Milano ha reagito all’emergenza Coronavirus organizzando lezioni online e riarticolando la didattica di tutti gli ordini di studio. Al comando di questa delicata operazione è il dirigente scolastico Agostino Miele, che ha subito coordinato il lavoro degli insegnanti per proseguire i programmi di studio e non abbandonare a loro stessi i ragazzi in questa difficoltà.

“Appena è uscito il Dpcm ho scritto una direttiva con le indicazioni  per tutta l’organizzazione – spiega a Mosaico -. Ho deciso di adottare un’unica piattaforma di didattica a distanza, Zoom, per uniformare il metodo, dando disposizione di fare lezione online seguendo l’orario scolastico e di alternarle con i compiti a casa. Inoltre, è importante che la valutazione dei ragazzi venga fatta tenendo conto anche dell’assiduità di partecipazione alle lezioni online e dell’attenzione prestata. La stessa direttiva è stata mandata anche ai genitori, in modo che fossero informati di come la scuola si è organizzata per fare fronte a questa emergenza”.

“Tutto ciò è stato possibile grazie anche all’incessante lavoro di Esterina Dana, collaboratrice per la scuola secondaria di primo e secondo grado, e Diana Segre, vicaria per infanzia e materna, e di Irit Mazar e Silvia Scarantino della segreteria, che hanno reso possibile l’organizzazione e tempestiva la sua comunicazione – continua il dirigente scolastico Miele -. Fondamentale è l’impegno dei docenti, che hanno risposto molto bene alle nuove esigenze. E anche le famiglie si sono dimostrate molto collaborative e disponibili. A tutti vanno i miei più sinceri ringraziamenti”.

Quali saranno i prossimi passi? “Per ora continueremo così, come indicato dal Dcpm, fino al 3 aprile, rimanendo ricettivi a nuove soluzioni e strumenti che possano rivelarsi utili. L’importante è, come su una nave, remare tutti nella stessa direzione. In generale, da questa situazione dobbiamo portare a casa un insegnamento importante. Oggi non possiamo pensare di fare solo lezioni in presenza. Vorrei concordare, insieme al collegio docenti, di potere inserire anche per il futuro, fuori da questa emergenza, alcune soluzioni di didattica a distanza”.