Testimonianze: sentieri e parole

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La Giornata Europea della Cultura Ebraica, giunta all’VIII edizione, si celebra in 30 paesi europei e in tutte le Comunità ebraiche italiane per un totale di 53 località, ha per tema quest’anno “Testimonianze: sentieri e parole”. L’evento è stato presentato in una conferenza stampa tenutasi a Roma il 25 luglio dal Ministro per i Beni Culturali, On. Francesco Rutelli, dal Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche italiane, Renzo Gattegna e dal delegato UCEI per la Giornata europea della cultura ebraica, Yoram Ortona.
La manifestazione si svolgerà sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica, il patrocinio dei Ministeri dei Beni e le Attività culturali e dell’Istruzione e dell’ufficio del Parlamento Europeo in Italia.

La crescita costante di questa importante manifestazione, il successo riscontrato negli anni passati in tutta Europa è dovuto all’enorme lavoro svolto da parte di migliaia di volontari e dalle istituzioni ebraiche, dal prezioso contributo delle autorità nazionali ed enti locali, dai musei, dagli artisti e dagli studenti di tutta Europa.

Il tema di quest’anno è stato scelto per mostrare le orme, le impronte, i segni che gli ebrei hanno lasciato nei luoghi in cui hanno vissuto da secoli, ha detto Yoram Ortona nel presentare l’iniziativa, mettendo in evidenza le testimonianze scritte, intese come archivi, libri e manoscritti, in riferimento alla vita della pratica religiosa, agli usi e costumi che fanno parte della storia e dell’evoluzione dell’ebraismo italiano, che ha assorbito negli ultimi decenni nuovi flussi migratori di ebrei provenienti dal nord Africa e vicino oriente. Questo ultimo fenomeno si è integrato con la millenaria presenza ebraica del nostro paese.

Ma a testimoniare la storia dell’ebraismo italiano vi sono anche le opere architettoniche, i monumenti, le sinagoghe, le lapidi, le targhe, gli edifici e le mura dei ghetti. Ed è giusto ricordare in questo contesto l’importante iniziativa per la realizzazione di un Museo Nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah approvato con decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e che verrà realizzato a Ferrara. Per “testimonianze“ sono da considerarsi anche quelle di tipo artistico, letterarie e dell’arte figurativa, di quella musicale e includendo anche la tradizione culinaria ebraica diversa da regione a regione.

Lo spazio italiano di questa manifestazione europea rappresenta un esempio qualificante del patrimonio ebraico europeo più antico e allo stesso tempo più ricco in tema di Beni culturali ebraici esistenti; è da sottolineare il fatto che aderiscono e daranno il loro prezioso contributo anche quelle località meno conosciute oggi, ma in cui la presenza ebraica ha lasciato il suo segno, e che oggi sono divenute meta di turismo e caratterizzate da una straordinaria rinascita di vita ebraica e da queste vorremmo partire nella descrizione delle iniziative previste per il 2 Settembre 2007:

a Monte San Savino si reciteranno nel centro storico alcuni stralci di poesie ebraiche di tutti i tempi nell’ambito di una manifestazione originale che attraverserà la musica ebraica, i salmi fino alla musica popolare;

a Trani, nella sinagoga Scolanova, sarà presentato il dvd “Shabbat shalom” realizzato da una emittente regionale e dedicato proprio alla rinascita ebraica di Trani;

a Correggio si inaugurerà la mostra “Ghetti e giudecche in Emilia Romagna (in collaborazione con il Museo ebraico di Bologna) e vi sarà anche per l’occasione
l’apertura straordinaria del Cimitero ebraico;
a Genova, nel Museo ebraico, sarà allestita una mostra di Emanuele Luzzatti, artista genovese recentemente scomparso e che tanto ha dato all’arte figurativa e teatrale, intitolata “Viaggio nel mondo ebraico”;
a Mantova (città nella quale si svolge da più anni il prestigioso Festival della letteratura) la cittadinanza potrà partecipare all’inaugurazione e alla visita guidata della Sinagoga appena restaurata con una mostra di campionature di cinquecentine e testi cabalistici del 1600 e del 1700 di grande valore. Inoltre saranno messi in mostra documenti originali di materia giuridica che regolavano i rapporti tra l’impero austriaco e gli ebrei di Parma Piacenza e Mantova;

Padova ospiterà l’importante convegno per la celebrazione di 300 anni dalla nascita di Moshè Chayym Luzzatto, organizzato dalla Comunità, dal Comune e l’Università di Padova e la Boston University.

A Roma, dove risiede la più antica comunità ebraica italiana, oltre alle visite guidate alle catacombe ebraiche di Vigna Randanini e quelle di Villa Torlonia (dove sono presenti delicatissimi affreschi antichi di 1800 anni), è prevista una mostra dedicata alle feste nella tradizione ebraica e inoltre un interessante “incontro” con Raphael Mafai, scultrice tra due mondi, quello della cultura Yiddish e della “scuola romana”.

Milano, seconda comunità per dimensione, prevede visite guidate nel Tempio Centrale di via Guastalla, dove si svolgerà un ciclo di conferenze tra cui si segnalano quella sull’editoria ebraica in Italia nel corso dei secoli, e un recital sulle Testimonianze poetiche: momenti lirici nell’ebraismo femminile. In conclusione uno spettacolo teatrale scritto da David Grossman che avrà per titolo: “La guerra che non si può vincere”.

Trieste avrà l’onore ed il prestigio di essere la città capofila; città mitteleuropea e di importante presenza ebraica tutt’oggi, cerniera tra l’est e l’ovest, aprirà la manifestazione con una serie importante di eventi, di mostre e di concerti musicali di notevole interesse.
Tra le altre una mostra fotografica sulla famiglia dello storico sindaco di New York, Fiorello La Guardia, figlio di un’ebrea triestina.

Nel presentare l’importante iniziativa, il Ministro Rutelli e vice Premier ha detto: “Il 2 settembre sarà per tutti i cittadini italiani un giorno di festa, di partecipazione e di curiosità , ma è evidente” , ha aggiunto “che in un epoca in cui lo spettro dell’antisemintismo dà segni orrendi di vitalità mortifera, una bestia non ancora debellata, questa giornata ha un altissimo valore civile, morale e politico” e quindi “questa dovrà essere una giornata di letizia che contiene anche un fortissimo e saldissimo ammonimento a considerare non come episodi folcloristici quelli che oggi immaginano di riproporre una minaccia nei confronti di chi è di religione ebraica e/o israeliano” per concludere “ancora oggi ci sono espressioni di odio e di intolleranza rivolti a chi è di religione e di tradizione ebraica, noi questo non lo possiamo tollerare e non lo tollereremo”.
Da sottolineare inoltre che Rutelli ha annunciato che è stato disposto un finanziamento per interventi di restauro e valorizzazione del patrimonio culturale ebraico italiano.

Il Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche italiane ha sottolineato come l’importante manifestazione stia allargando il numero dei suoi sostenitori e che rispetto alle altre iniziative stia rafforzando il suo sapore fresco, dinamico moderno e di dimensione europea. Ha detto: “il sostantivo che piu si addice a questa giornata è la curiosità, la manifestazione è un’occasione unica per aprire le porte, facilitare l’accesso e le visita ai luoghi della nostra storia e al tempo stesso far conoscere i diversi aspetti della cultura ebraica, l’ebraismo e gli ebrei italiani per quello che sono realmente con la loro vivacità culturale e intellettuale”.
Nel comunicato dell’UCEI a firma del Presidente si legge fra l’altro: “Si sono create due solide sponde tra il desiderio di conoscere e il desiderio di essere conosciuti e questo non ci stancheremo mai di ripeterlo ha prodotto quello che troviamo appropriato definire l’effetto collaterale entusiasmante della caduta verticale dei pregiudizi.
Sono sufficienti pochi momenti di applicazione e la comprensione di poche nozioni, per verificare quanto siano solide le radici comuni delle religioni monoteistiche che sono l’asse portante della civiltà occidentale, intesa come portatrice di tutti quei valori di libertà ed uguaglianza che sono così bene espressi nella Costituzione Repubblicana.”
Il messaggio chiaro che ci viene dato attraverso le parole che vi abbiamo riportato ritengo sia, almeno in questa giornata, quello di aprirci, di farci conoscere per quello che siamo stati nei secoli in Italia e che siamo oggi e in ultima analisi a confrontarci, unico antidoto al pregiudizio. Al tempo stesso un invito a noi stessi ad approfondire, soprattutto ai più giovani, la ricchezza della cultura ebraica e le sue molteplici tradizioni e produzioni.