Eletto Renzo Gattegna,
nuovo presidente Ucei

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Presidente da poche ore dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei) Renzo Gattegna si è trovato subito ad affrontare una drammatica crisi mediorientale che vede Israele coinvolto in un pesante conflitto armato contro Hezbollah e Hamas. Non a caso il consiglio che lo ha eletto – rovesciando le previsioni della vigilia che davano come molto probabile la rielezione del precedente presidente Claudio Morpurgo – ha aperto la sua seduta stilando un documento con tre punti principali: la strenua difesa di Israele; un appello al governo italiano per la liberazione dei soldati di Tsahal rapiti e la condanna di Hezbollah e Hamas; il fermo rigetto degli ultimi episodi antisemiti – come le scritte di Roma e Padova – puntuali ogni qualvolta si acutizza la crisi israelo-palestinese.

Avvocato civilista, 67enne, Gattegna è stato già consigliere dell’Ucei e, prima ancora, a lungo molto attivo nella comunità ebraica romana; la sua area di riferimento è quella moderata della lista Per Israele con la quale, nel recente congresso, è stato eletto nel consiglio dell’Unione e da cui poi è uscito presidente.
Una elezione (quasi all’unanimità con 14 voti su 17 presenti, assente Yasha Reibman di Milano) per certi versi inattesa, visto che in molti davano certa la conferma del moderato Morpurgo – subentrato mesi fa al progressista Luzzatto dimessosi per motivi di salute – anche per la rinuncia di Claudia De Benedetti delegata di Torino, la più votata in sede congressuale per il consiglio. Ed è l’assegnazione della vice presidenza a Morpurgo a costituire un problema, come ha sottolineato Victor Magiar: ”Contento per l’elezione di Renzo Gattegna, ma meno per quella di Morpurgo a vicepresidente, non tanto per il nome quanto perché così si rompe una tradizione unitaria”. Victor Magiar, consigliere dell’Unione delle Comunità ed esponente dell’area progressista, così commenta il nuovo vertice dell’Ucei nel quale i due maggiori incarichi, la presidenza e la vicepresidenza, vanno a due figure dell’area moderata. ”In un certo senso – ha aggiunto Magiar, che in consiglio ha votato a favore di Gattegna – è venuto meno lo spirito di unitarietà che finora aveva sempre prevalso nel governo dell’ebraismo italiano. Mi sembra una cattiva premessa per il futuro, specie in un momento così difficile anche per la situazione attuale in Medio Oriente”. “Si va verso una giunta monocolore – ha concluso Magiar – che vedrà escluse forze importanti dell’ebraismo italiano. L’elezione del vicepresidente offusca così quella del presidente”.

Gattegna ha subito precisato che sul suo nome, indicato dallo stesso Morpurgo, c’è stata un’ampia convergenza: ”Sarò – ha detto – il presidente di tutti gli ebrei italiani” e ha anche precisato che il resto della giunta sarà eletto in una prossima riunione. Poi ha ribadito un concetto chiaro del recente congresso: ”Massima attenzione agli avvenimenti politici, ma gli ebrei italiani non saranno né collaterali né contigui con nessuna forza politica in particolare”. Un congresso nel quale – hanno ricordato alcuni – un grande peso hanno avuto le piccole comunità, delle quali però Gattegna non è espressione diretta.
Riccardo Pacifici, vice presidente a Roma e fondatore della lista Per Israele, non ha nascosto invece la sua soddisfazione per l’elezione sia di Gattegna sia di Morpurgo che hanno fatto parte, prima della nomina, della sua stessa area: ”Un risultato che premia la linea da noi sostenuta. La nomina di Gattegna è stato anche un segnale di apertura a un uomo che, pur provenendo da una certa area, è sempre stato stimato da tutti per la sua moderazione. Immaginavamo che la sua nomina, grazie al passo indietro di Morpurgo, potesse soddisfare tutti. Mai come in questo momento – ha concluso – è utile l’unità dell’ebraismo italiano e soprattutto è importante applicare le riforme da noi tutti promesse in campagna elettorale e in congresso”. E Claudia De Benedetti ha aggiunto: ”Sono molto contenta, Gattegna è e sarà un ottimo presidente. La mia rinuncia ha avuto un buon esito”.

Ora si dovrà formare la giunta, composta, oltre che da Gattegna e Morpurgo, da 4 persone (3 laici e un rabbino) e assegnare le deleghe operative. Oggi in consiglio si è parlato di prevedere che tutti i 18 membri abbiano deleghe, come era accaduto durante la presidenza di Amos Luzzatto, ma è molto probabile che tutto sia rimandato a settembre.
Intanto Gattegna affronta il suo primo appuntamento da presidente: la veglia di solidarietà con la popolazione civile di Israele in programma a Roma davanti alla Sinagoga.

Gattegna ha riaffermato la ferma intenzione dell’Unione di lottare ”contro i pregiudizi, contro l’antisemitismo vecchio e nuovo”. ”Siamo preoccupati – ha sottolineato – da fenomeni come quelli delle scritte antisemite di Roma e Padova”. Il neo presidente ha poi espresso la massima ”preoccupazione e allerta” per quanto sta succedendo in Israele dove uno Stato democratico è costretto a combattere per difendere il suo diritto all’esistenza. Sempre su Israele, Gattegna ha annunciato che l’Unione sta preparando ”una presa di posizione” in difesa dello Stato ebraico ”attaccato da nemici molto più forti di prima. Le elevate perdite che l’esercito israeliano sta subendo dimostrano che l’attacco era in preparazione da tempo e che contro Israele sono schierate armi preparate già in precedenza”. Gattegna ha anche annunciato l’intenzione dell’Ucei di far presente al governo italiano le critiche per la posizione assunta nel conflitto medio orientale.

Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha inviato a Renzo Gattegna un telegramma di auguri di buon lavoro per il suo ”importante incarico”. ”Non posso dimenticare – scrive Prodi – il contributo di cultura civile e religiosa che storicamente la Comunità Ebraica Italiana ha dato al nostro Paese nel salvaguardarne l’unità e la libertà, nel promuoverne lo sviluppo secondo i valori della dignità umana e della tolleranza. Sono certo che la collaborazione che ha sempre contraddistinto le relazioni tra le Comunità Ebraiche Italiane e le Istituzioni – sottolinea Prodi – proseguirà a beneficio dell’intera nazione”.
In un messaggio al Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, il Presidente del Senato Franco Marini ha espresso le felicitazioni sue personali e dell’Assemblea di Palazzo Madama per l’elezione all’alta carica e formulato vivi auguri di buon lavoro. Il sindaco di Roma Walter Veltroni ha espresso gli auguri al nuovo presidente dell’Ucei: ha ricordato la grande collaborazione che c’è sempre stata tra il Comune di Roma e la Comunità ebraica, che sicuramente, ha sottolineato, proseguirà con l’elezione di Gattegna.
Il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha formulato i migliori auguri di buon lavoro: ”La Regione Lazio ha sempre avuto – si legge in una nota – buoni rapporti di collaborazione con la Comunità ebraica e continuerà ad averli con il nuovo presidente”.
”Rivolgo le felicitazioni della Provincia di Roma al presidente dell’Ucei, l’Unione delle Comunità Ebraiche in Italia, Renzo Gattegna, per il nuovo ed importante incarico”. È l’augurio del presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra. ”In un particolare momento come questo che stiamo vivendo – ha aggiunto Gasbarra – è indispensabile mantenere vivo il dialogo, lavorando ogni giorno e in ogni luogo per le ragioni della pace e della convivenza”.
“In occasione della sua odierna elezione a presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, sono lieto di farle pervenire le più vive congratulazioni mie personali e di tutta la Camera dei deputati, unitamente ad un sincero augurio di buon lavoro nel delicato e impegnativo incarico cui ella è stata chiamata”. Questo l’augurio del presidente della Camera, Fausto Bertinotti.