Aperta agli ospiti la Residenza Arzaga

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Completato il trasferimento.

Il 29 e il 30 giugno è avvenuto il trasloco di tutti gli ospiti della NRA nella Residenza “Arzaga Raoul e Graziella De Picciotto”. La direttrice della Casa, Antonella Musatti, racconta: “Tutto è andato per il meglio grazie all’encomiabile lavoro di tutti gli operatori della struttura e al magnifico aiuto del Volontariato Federica Sharon Biazzi. Un grazie a tutti e in particolare agli ‘angeli dei pullmini’: Fausto, Rossella e al nuovo arrivato Claudio”.


Non deve essere stato facile traslocare quasi cento persone, anziane e alcune non in salute, tutto in un paio di giorni. Alcuni anziani vivevano da anni alla Nra, che era diventata la loro “casa” a tutti gli effetti. Quali sono stati i problemi logistici e come li hai risolti?

Il trasferimento dei nostri ospiti è stato effettuato con diversi mezzi ed in particolare con il validissimo aiuto dei pullmini del Volontariato Biazzi e con l’affettuosa ed efficiente attenzione dei tre angeli, Fausto, Rossella e il recente arrivato Claudio.
Avevamo un sostenuto Comitato di Commiato in Via Leone XIII ed un altrettanto valido ed attento comitato di benvenuto in Via Arzaga. Il Volontariato era presente in forze e gli ospiti hanno ricevuto mille attenzioni.
Dal punto di vista della pura logistica abbiamo dovuto gestire diverse situazioni: rivedere i cosidetti abbinamenti nelle camere a due letti e cogliere l’occasione per migliorarli, se non erano del tutto soddisfacenti; abbiamo scelto un’impresa di traslochi seria, la Cavanna, che ha concretamente effettuato il trasferimento dei vari colli. Noi però abbiamo dovuto, con l’aiuto dei parenti e del
volontariato, supportare gli ospiti per tutto quanto riguarda i loro effetti personali e convincerli che la nuova struttura era super arredata e che non potevamo portarci proprio tutto quello che c’era nella vecchia; il nostro manutentore, Mario Minervino, si è prodigato in modo encomiabile prima e durante il trasloco guidando la Cavanna e ascoltando tutte le richieste degli ospiti, dei parenti, degli operatori. Ora, a poco a poco, metteremo i quadri personali nelle camere e completeremo le varie dotazioni di prese elettriche, telefoni, per il personale; abbiamo aumentato il personale in quasi tutti i reparti e nei giorni precedenti il trasloco sperimentato le cucine e gli impianti principali: ma ci serve dell’altra formazione on the job che stiamo pianificando. Difatti appena si abita una “Casa” ci si accorge di tanti piccoli dettagli funzionali carenti: con pazienza li risolveremo.


È stato difficile anche psicologicamente, immagino.

Incredibile a dirsi, sembra che gli ospiti si stiano adeguando benissimo al cambiamento. Sono orgogliosi di fare parte di una struttura a ” 5 stelle”, luminosa, moderna e che promette di essere funzionale. Vedremo di dotarla al più presto di piante e quadri per togliere il senso di freddo/vuoto ma siamo tutti d’accordo che dobbiamo mantenere lo stile clean ed elegante.
Molti, ospiti ed operatori, si sentono un po’ stressati ma direi che è l’effetto “valigie” e “scatoloni” non disfatti: non appena tutto sarà negli armadi, credo che ci aggireremo felici e contenti…


C’è stato qualche episodio particolare?

Ci sentiamo nella piazza del paese: il numero di visite è stato enorme. Siamo felici di essere vicini alla Comunità e nel quartiere dove per molti è più facile venire a trovarci. Naturalmente per la tranquillità della “Casa” vedremo di ricordare qualche piccola regola (esempio: visite aperte al piano terra; visite regolate agli altri piani).
Il salone al piano terra è stupendo, ma avremmo bisogno di capire come disporre le varie zone per costituire delle “nicchie”. Abbiamo festeggiato il primo shabbat felicemente: l’Aron haKodesh è stato spostato e si adatta benissimo alla nuova dislocazione. Abbiamo ora delle poltroncine con leggio incorporato che rendono ancora più agevole la preghiera.


La tromba d’aria che ha colpito Milano proprio in quei giorni ha creato problemi?

Sì, si sono allagati alcuni scantinati… ma abbiamo già chiamato i direttori dei lavori perché verifichino la tenuta delle finestre e altre possibili infiltrazioni.


Un nota di colore. Come ha preso il trasloco l’amata gattina di casa?

La gattina è stata la prima a traslocare all’alba del giorno 29 giugno. La sua “mamma” Ornella e tutte le zie e zii, nonché la sua dottoressa privata, Vittorina Simonati, l’hanno seguita nelle 48 ore successive verificando che si ambientasse. Ora è di casa!