Sara Modena: «Milano città aperta: tornare alla socialità e alle occasioni di scambio con nuove proposte»

di Ester Moscati

Finora è stato dato grande spazio a conferenze e lezioni online, con picchi di ascolto altissimi e ottimi riscontri. Ma è tempo di tornare alla normalità. In futuro ripartiranno i viaggi e gli incontri sociali. In attesa della Giornata europea di settembre su un tema propizio: Rinnovamento. All’opera una task force progettuale e operativa per sviluppare idee e progetti

«Vogliamo mantenere le attività culturali sia rivolte agli iscritti sia quelle aperte alla cittadinanza, anche se per il momento dobbiamo limitarci all’offerta on line su Zoom, che sta andando molto bene», racconta Sara Modena, assessore alla Cultura della Comunità. La pandemia condiziona ancora le scelte della programmazione, soprattutto per quelle attività di socialità e viaggi sulle quali pende il rischio di chiusure e restrizioni. «Non possiamo impegnarci, per esempio, a organizzare viaggi, per i quali la Comunità deve anticipare soldi, senza avere la certezza di poterli realizzare. Ci sono ancora troppe incognite. Così è anche per le attività sociali di Kesher, le conferenze in presenza, le feste celebrate insieme. Non vediamo l’ora di poterci incontrare di nuovo e siamo pronti a offrire occasioni di socialità ai nostri iscritti, ma dobbiamo essere prudenti». Tuttavia, per Purim la CEM ha deciso di organizzare, grazie all’impegno di Paola Boccia, una festa in sicurezza con la tradizionale lotteria, distribuzione di doni ai più piccini e una cena festiva con lunch boxes individuali.

Sara Modena

La pandemia, che ha costretto tutti in casa, ha fatto sì che la comunità si organizzasse per proporre conferenze e lezioni su Zoom, il che ha avuto anche un lato positivo: una grande partecipazione. «Sì, abbiamo raggiunto numeri incredibili, impossibili dal vivo; anche 200 persone in collegamento da tutta Italia e anche da Israele. Certo, è un peccato perdere il momento della socialità, possibile solo in presenza, ma questo successo ci fa valutare per il futuro di continuare comunque a proporre almeno alcune conferenze da remoto. È stato importante raggiungere persone che dal vivo non potrebbero partecipare, per la distanza o per l’età. Ci siamo un po’ tutti abituati a stare in casa, e anche per prudenza il ritorno alla normalità non sarà immediato».
Anche per i viaggi di Kesher c’è stato un inevitabile stop. Ma in maggio è previsto un tour dell’Alsazia e dell’area renana. Sarà l’occasione per ritrovare il pubblico che ha seguito le conferenze on line, anche da Israele. «E poi – racconta Sara Modena – dobbiamo  attivarci per tempo con la programmazione della Giornata Europea della Cultura ebraica, in autunno, dedicata al tema Rinnovamento, prevedendo eventi che, se non sarà possibile gestire in presenza, siano compatibili con una versione online».

Il comitato di lavoro
«Come assessore alla Cultura ho deciso di creare un gruppo di supporto. Oltre a Paola Hazan Boccia, che ringrazio per il suo costante impegno e che continuerà a occuparsi dell’offerta culturale e dell’organizzazione eventi della Cem, ho deciso di istituire un comitato, formato da Vittorio Bendaud, David Meghnagi, Davide Nassimiha, Davide Romano e Ugo Volli, con il supporto di Rav Arbib, per sviluppare idee e progetti. Vorrei riproporre, appena sarà possibile, le iniziative in collaborazione con le istituzioni culturali della Città di Milano, che avevo iniziato nel mio precedente mandato come assessore alla Cultura CEM: convenzioni con le Serate musicali, con musei e teatri, come il Piccolo». Tra le proposte culturali per il prossimo anno ci saranno anche gli abbonamenti al Teatro Franco Parenti che ha una programmazione molto apprezzata. «Inoltre, – continua Modena – la Scala ospiterà un direttore d’orchestra israeliano che mi auguro gli iscritti potranno ascoltare. Hanno avuto molto successo le visite alla mostra di Saul Steinberg alla Triennale, guidate da Marco Belpoliti. Con la partecipazione in gruppo agli eventi culturali di Milano, riusciamo a dare un valore aggiunto di socialità e a stimolare le persone a uscire. Certo, sperando di essere fuori dalla pandemia! Nella nostra comunità ci sono molte persone sole o anziane per le quali la cultura è importante e, facendo leva sui loro interessi, si può coinvolgerle con successo».

 

In alto: Paola Boccia guida la lotteria di Purim in Guastalla, in “era pre-Covid”