di Redazione
La prima riunione del nuovo Consiglio, uscito dalle elezioni del 17 ottobre, si è svolta la sera del 3 novembre in Aula Magna, per la prima volta in presenza dopo la pandemia e anche su Zoom con oltre 70 collegati.
All’ordine del giorno c’è l’elezione del Presidente e della Giunta della Comunità ebraica di Milano. Il Segretario Generale Alfonso Sassun, dopo un saluto introduttivo del Presidente uscente Milo Hasbani, ha distribuito i foglietti sui quali i consiglieri eletti devono indicare il nome del Presidente. Una formalità: per Statuto, sarà il candidato prescelto dalla lista Beyahad, che ha vito, 9 a 8, le elezioni. Walker Meghnagi è il nome che compare su 9 foglietti, mentre 8 sono le schede bianche. Segue la proclamazione, da parte di Alfonso Sassun che dà il benvenuto al nuovo Presidente e ringrazia il past President Milo Hasbani per “l’instancabile lavoro su tutti i fronti anche durante il lockdown, fino a notte. Milo ha dato tantissimo alla nostra Comunità con una dedizione senza uguali. Ringrazio anche il Comitato di crisi formato da Rony Hamaui, Antonella Musatti e Raffaele Besso” (con Hasbani e Sassun, ndr).
Anche Milo Hasbani ringrazia Alfonso Sassun per il lavoro fatto insieme e augura buon lavoro al nuovo Consiglio.
Ora si deve passare alla scelta della Giunta.
Prima della distribuzione dei relativi foglietti, il neopresidente Meghnagi prende la parola leggendo il testo di una mail inviata a Milo Hasbani, in cui spiegava che ha scelto di non fare vice-assessorati e di non “spacchettare le deleghe” ma “Ho la volontà di governare insieme. Sarebbe un atto di fiducia reciproca fare una alleanza. Siamo tutti chiamati, non solo noi che abbiamo vinto di misura ma tutto il Consiglio, a lavorare per il bene della Comunità. Vi propongo alcuni Assessorati, la Cultura, i Servizi Sociali,(per la quale abbiamo in mente grandi cambiamenti) che sono la cosa più importante e vitale per la Comunità. Li voglio scorporare dalla Residenza , e il Bilancio”.
A Milano Ebraica, però, era arrivata ieri la proposta di due assessorati, con nomi prescelti da Beyahad. Proposta che ME aveva tutta l’intenzione di rifiutare perché non rispettosa del voto elettorale e della dignità delle persone che sarebbero state scelte non dalla propria lista ma da quella vincitrice. Milo Hasbani, Pia Jarach e Roberto Jarach chiedono spiegazioni su questa nuova offerta (tre assessorati invece di due), ma non c’è risposta. 10 minuti di sospensione, le parti si confrontano.
Walker Meghnagi riprende la parola per comunicare che hanno deciso di eleggere subito la Giunta, e che “tra 15, 20 giorni se ne può riparlare, per vedere se avete qualche idea”.
A questo punto, Milano Ebraica, con un accorato appello di Rony Hamaui, chiede di sospendere per due giorni l’elezione della Giunta, per discutere sull’accettazione dei tre incarichi proposti in serata da Walker Meghnagi. “L’esperienza di questi due anni e mezzo di lavoro non è stata facile. Tutti noi abbiamo apprezzato le tue parole in campagna elettorale di voler un governo condiviso per la Comunità. Sarebbe un peccato forzare questa sera la decisione, non si può arrivare al Consiglio dicendo o così o niente. Stiamo chiedendo solo la dignità, necessaria soprattutto in una Comunità come questa. Bisogna trovare un accordo fin dall’inizio. Non perdere l’opportunità di essere il Presidente di tutti. Dateci due giorni di tempo per analizzare la proposta che ci avete appena fatto, stasera in Consiglio”.
Sara Modena precisa che la scelta, da parte di Beyahad, di offrire tre assessorati scegliendo essa stessa i nomi degli assessori, dipende dal fatto che “Su questi assessorati abbiamo delle idee precise”.
Sia Walker Meghnagi sia Ilan Boni, che sarà il Vicepresidente, hanno ribadito di non voler governare da soli, ma che preferiscono eleggere la Giunta questa sera per poi riparlarne tra qualche settimana.
Interviene in un estremo tentativo di conciliazione il Segretario Generale Alfonso Sassun: “Potremmo dare ad interim la gestione al Presidente, ed eleggere la Giunta tra qualche giorno”.
Proposta bocciata dalla lista Beyahad. Si vota.
La nuova Giunta monocolore Beyahad esce da 9 foglietti identici: Bassani, Boni, Gubbay, Modena, Nassimiha, Tedeschi. 8 le schede bianche di Milano Ebraica.
Il Consiglio si chiude, si apre la prima riunione della nuova Giunta. A porte chiuse.
Le nomine deliberate in Giunta
La Giunta ha deliberato all’unanimità di distribuire fra i propri componenti la responsabilità dei vari settori dell’attività della Comunità, come segue:
Walker Meghnagi: presidente, delega a sicurezza, bilancio, personale, comunicazione
Luciano Bassani: assessore alla RSA e al welfare
Ilan Boni: assessore ai giovani, vicepresidente
Dalia Gubbay: assessore alla scuola
Sara Modena: assessore alla cultura
Davide Nassimiha: assessore ai tributi
Silvio Tedeschi: relazioni istituzionali
Conferite anche due deleghe: a Rami Galante quella al culto e a David Philip il vice assessorato ai giovani.