di Ester Moscati
Una presenza concreta contro la solitudine, riconosciuta da Comune e Protezione civile. Lo scopo è quello di «sostenere, confortare e stare vicino alle persone».
Vita Ebraica
Tzedakà: aiutare gli altri per trovare il proprio posto nel mondo e “salvare” se stessi (forse)
di Ilaria Myr
Non solo pietà o carità ma autentica norma etica, atto di giustizia e pietra angolare della società civile. La Tzedakà e la ghemilut hasadim sono una costante di tutte le feste ebraiche
Parashat Shofetim: l’uomo fu posto nel Giardino dell’Eden “per lavorarlo e salvaguardarlo”
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Maimonide afferma: “Non solo questo vale per gli alberi, ma anche per chi rompe vasi o strappa indumenti, distrugge un edificio, blocca una sorgente d’acqua o spreca in modo distruttivo il cibo, trasgredisce il comandamento del bal tashchit.” Questa è la base halachica di un’etica della responsabilità ambientale.
Parashat Ree. Onorare Dio aiuta a creare una società più giusta
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Secondo Maimonide la seconda decima esisteva per creare capitale sociale, il che significa legami di fiducia e altruismo reciproco tra la popolazione, che avveniva attraverso la condivisione del cibo con estranei nelle mura sacre di Gerusalemme.
Parashat Ekev. Gratitudine e ringraziamento, due elementi fondanti dell’ebraismo
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Ciò che la medicina ora sa degli individui, Mosè lo sapeva centinaia di anni prima delle nazioni. La gratitudine – hakarat ha-tov – è al centro di ciò che ha da dire sugli israeliti e sul loro futuro nella Terra Promessa.
Parashà Vaetchannan. Giustizia e amore, i due principi dell’etica ebraica
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La giustizia è universale. Tratta tutte le persone allo stesso modo, ricche e povere, potenti e impotenti, senza fare distinzioni sulla base del colore o della classe. Ma l’amore è particolare.
Parashat Devarim. La giustizia, cuore pulsante della fede ebraica
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La giustizia è così importante perché l’ebraismo non riguarda solo la spiritualità. Non è semplicemente un codice per la salvezza dell’anima. Si tratta di portare Dio negli spazi condivisi della nostra vita collettiva. Ciò ha bisogno di una legge.
Parashat Mattot Ma’asè. Mantenere la promessa fatta aiuta a costruire una società libera
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Una società libera dipende dalla fiducia. La fiducia dipende dal mantenere la parola data. È così che gli esseri umani imitano Dio, usando il linguaggio per creare. Le parole creano obblighi morali e gli obblighi morali, assunti responsabilmente e fedelmente onorati, creano la possibilità di una società libera.
Parashat Pinechàs. Guida e compassione: i due imperativi per il leader religioso
Appunti di Parashà a cura di Lida Calò
Un profeta ascolta non un imperativo ma due: guida e compassione, amore per la verità e una solida solidarietà con coloro per i quali quella verità è stata eclissata. Conservare la tradizione e allo stesso tempo difendere coloro che altri condannano è il compito difficile e necessario della leadership religiosa in un’epoca non religiosa.
Parashat Balak. Non è destino del popolo ebraico essere odiato
Appunti di parashà a cura di Lidia Calò
La forza di Israele non risiede nel nazionalismo, ma nella costruzione di una società basata sulla giustizia e sulla dignità umana. La battaglia contro l’antisemitismo può essere vinta, ma non lo sarà se gli ebrei credono che siamo destinati a restare soli. Questa è la maledizione di Bilam, non la benedizione di Dio.
Ricette ebraiche – Caponata alla giudia, un trionfo di melanzane
Benedetta Jasmine Guetta
La caponata è una via di mezzo tra un’insalata cotta e uno stufato vegetariano che ricorda vagamente la ratatouille. È una delle preparazioni più antiche della cucina siciliana, e ha probabilmente origini ebraiche, indicate dalla presenza di melanzane nel piatto.
Parashat Chukkat. Mai lasciare vincere la rabbia
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Mosè è stato punito: perché ha perso la pazienza con il popolo quando ha detto: “Ascoltate, ribelli”. Inoltre, dice Maimonide, Mosè perdendo la pazienza non rispettò il popolo e poteva averlo demoralizzato.