A Milano Gabriele Coen Jewish Experience

Camminare nella Memoria a Milano con
GABRIELE COEN JEWISH EXPERIENCE
Ritorna a Milano Gabriele Coen, straordinario clarinettista e saxofonista in

Gabriele Coen Jewish Experience

Klezmer Jazz Tango
La musica è inclusiva, unisce mondi apparentemente lontani

Milano, sabato 12 novembre 2022 – ore 21
Teatro Blu
Via Giovanni Cagliero, 26

Offerta libera
(indicativo 18€)

Gabriele Coen, sax soprano, clarinetto
Lydia Cevidalli, violino
Sergio Scappini, fisarmonica
Margherita Carbonell, contrabbasso

 

“Il rinascimento della cultura ebraica, anche in musica, è storia. Gabriele Coen ce lo ricorda con un lavoro di straordinario equilibrio. Un’esperienza da non perdere”.
Claudio Sessa, Il Corriere della Sera

“Il coinvolgente nuovo lavoro del sassofonista e clarinettista romano Gabriele Coen riesce
brillantemente nell’intento di rielaborare composizioni di ispirazione ebraica entrate poi nel
repertorio abituale del jazz”.
Brad Farberman, Downbeat

 

Il concerto si presenta come il manifesto del progetto “Musica delle etnie”, che si realizzerà a Milano, a partire dalla prossima primavera, in collaborazione con l’Associazione Tracce di Milano.
“La musica è inclusiva, unisce mondi apparentemente lontani” è anche l’obiettivo che il Festival si propone di realizzare: valorizzare le espressioni artistiche più varie, sia individuali che collettive, promuovere la musica come mezzo per creare ponti culturali, inclusione e socializzazione (Lydia Cevidalli)

Programma
Danze strumentali – Bukoviner freylekhs
Warshawski – Oifen pripitchik (L’alfabeto)
Rumshinsky – Shen vi di L’vone (Bella come la luna)
Danze strumentali – Varshaver freylekhs
Tradizionale sefardita Los bilbilicos Kantan
Ruven Tsarfat – Yiddish tango
Tumbalalaika (Suona balalaika, dimmi la verità)
Shmerke Kaczerginski – Friling (Primavera)
Tradizionale sefardita- Adio kerida
Shalom Secunda – Bai mir bist tu shen (Per me tu sei bella)
Tradizionale – Odessa bulgar

Il klezmer, l’antica musica delle comunità ebraiche dell’Europa orientale, sta vivendo negli ultimi trenta anni, insieme a tutta la cultura yiddish, una nuova grande riscoperta in America e in Europa.
La musica klezmer (dall’ebraico kelìm, strumenti e zémer, canto – ossia strumenti per il canto) si è nutrito, nel corso dei secoli, dei linguaggi e delle culture dei diversi paesi che ospitavano comunità ebraiche: le tradizioni musicali di Polonia, Romania, Russia e Ucraina rivivono in questa musica coniugate da una espressività e una religiosità tipicamente ebraiche. Musica profana, il klezmer è il prodotto di una società fortemente religiosa e trae la propria linfa vitale dai rumori della strada come dal canto della sinagoga. Nel corso del concerto verranno messi in risalto gli aspetti che caratterizzano questo patrimonio culturale diasporico come musica dell’incontro tra le diverse culture che l’esperienza ebraica ha incontrato nei suoi percorsi, in particolare la musica araba, quella gitana e quella afroamericana. Sbarcati infatti nel Nuovo Mondo, i klezmorim furono naturalmente portati a confrontarsi con le altre culture in una dialettica continua tra conservazione della propria identità ed assimilazione alla nuova società americana. Sul piano musicale tutto ciò si traduce in un nuovo tipo di musica che coniuga il sound ebraico con le nuove frontiere sonore offerte dal jazz e dalle altre culture musicali presenti negli Stati Uniti (Gabriele Coen)

Gabriele Coen
Sassofonista, clarinettista, compositore
, Gabriele Coen si dedica da trenta anni all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea e est-europea, svolgendo un’intensa attività a livello nazionale e internazionale.
Si diploma in sassofono presso il Conservatorio “Morlacchi” di Perugia e in “Specializzazione professionale di musica jazz e derivazioni contemporanee”, presso l’Associazione “Siena Jazz”.
È fondatore dei KlezRoym – la più nota formazione italiana dedita alla riattualizzazione del patrimonio musicale ebraico – con cui ha inciso 6 dischi per l’etichetta CNI (Klezroym – 1998, Scenì – 2000, Yankele nel ghetto – 2002, Klezroym – 2003, Venticinqueaprile (2007)- Klezroym (2016).
Dal 1996 al 2004 collabora assiduamente con “I Solisti di Roma” con cui propone un inedito incontro tra sassofono e quartetto d’archi, eseguendo spesso prime assolute (D.Nicolau, F. Cifariello Ciardi, M.Coen).
Come leader porta avanti diversi progetti, in particolare: Gabriele Coen “Jewish Experience”, una delle formazioni più tipiche del jazz contemporaneo come volano di un viaggio musicale in cui si reinterpreta in chiave jazzistica il repertorio popolare ebraico, attraverso composizioni originali, brani klezmer e sefarditi (ebraico-spagnoli). Del 2009 è il primo disco intitolato “Golem”, per Alfamusic, distribuzione Egea. Ad agosto 2010 è uscito il nuovo disco “Awakening” prodotto da John Zorn per la Tzadik, la prestigiosa etichetta discografica newyorchese.
A gennaio 2013 è uscito “Yiddish Melodies in Jazz”, sempre prodotto dalla Tzadik di John Zorn. A giugno 2017 è invece uscito il nuovo lavoro per l’etichetta Parco della Musica Records: “Sephirot. Kabbalah in Music” dove Gabriele Coen dirige il suo nuovo sestetto tra elettricità e spiritualismo.
A gennaio 2020 il nuovo cd del quintetto di Gabriele Coen, edito da Parco della Musica Records – “Leonard Bernstei Tribute”. A gennaio 2023 è prevista l’uscita del nuovo lavoro discografico per Parco della Musica Records con il suo nuovo progetto Gabriele Coen Quintet “Sephardic Beat”.

TRACCE – CAMMINARE NELLA MEMORIA
OTTOBRE NOVEMBRE 2022 – MILANO
“Camminare nella memoria” propone un percorso coerente e reale che si snoda sulle tracce delle pietre d’inciampo e di un altro cammino, metaforico, che attraverso la musica e la scena induce a scoprire e a riflettere su una delle più infauste pagine della Storia, sulla profonda ferita che nel Novecento hanno lasciato le atrocità dei regimi totalitari.

#camminarenellamemoria
LA VERITÀ È UN INTRECCIO DI VOCI