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Si apre la nuova stagione di incontri su ebraismo e storia ebraica di Lev Chadash

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Nel mese di ottobre inizierà la nuova stagione di incontri sull’ebraismo organizzati da Lev Chadash nella propria sede (piazza Napoli 35, citofono e ingresso dal passo carraio).
 Giovedì 5 ottobre, alle 20,45, verrà presentato il corso di Meditazione Ebraica, tenuto dal maestro Sergio Daniele Donati: 

Ogni giovedì una lezione che comprende basi teoriche e pratiche della meditazione con esercizi fisici preparatori,
svolgimento della meditazione e successiva condivisione degli effetti della pratica.
Costo di ogni incontro 7,00 euro.
  
 Sabato 7 ottobre alle 15,00 la presentazione e primo incontro del corso di Talmud, Il mare della Halachà, tenuto dalla professoressa Elena Lea BartoliniIncontri mensili volti a individuare i criteri di ragionamento dei Maestri della tradizione. Iscrizione 135,00 euro.
Sabato alle 15,00 nei giorni 
7 ottobre, 18 novembre, 2 dicembre, 20 gennaio, 17  febbraio, 10 marzo, 14 aprile, 12 maggio, 16 giugno.

 Lunedì 9 ottobre alle 20,30 il corso sull’introduzione al metodo del Talmud tenuto da Miriam Camerini. Passi scelti, letture e commenti in ebraico e italiano. Riflessioni sul tema della discussione. Iscrizione 270,00 euro.
Lunedì sera alle 20,30 nei giorni 
9 e 23 ottobre, 6 e 20 novembre, 4 e 18 dicembre, 15 e 29 gennaio, 12 e 26 febbraio, 12 e 26 marzo, 2 e 16 aprile, 14 e 28 Maggio, 11 e 25 giugno.
 Mercoledì 11 ottobre alle 20,30 la presentazione e primo incontro del corso di Storia del popolo ebraicodall’antichità al medioevo, tenuto da Elena Lea Bartolini. 

Storia e memoria ebraica, dal periodo biblico, attraverso le varie diaspore fino alla nascita e lo sviluppo del giudaismo rabbinico classico e alla fissazione della Mishnà e del Talmud. Iscrizione 135,00 euro. Mercoledì sera alle 20,30 nei giorni 11 ottobre, 8 novembre, 13 dicembre, 10 gennaio, 7 febbraio, 7 marzo, 11 aprile, 9 maggio, 6 giugno.
 Mercoledì 18 ottobre alle 20,30 Bibliodrama© su L’arca di Noè e la Torre di Babele con Miriam Camerini. Lo studio di un racconto biblico come esperienza narrativa collettiva. Le altre date in programma saranno comunicate al più presto. Ogni incontro 10,00 euro.
 Lunedì 30 ottobre alle 20,30 Tefillà consapevole con Miriam Camerini. Introduzione alla struttura della tefillà e concetti di base sui vari minhagim, attraverso lezioni teoriche e lo studio di diverse melodie per i canti di Shabbat. Non è necessario conoscere l’ebraico.  Iscrizione 240,00 euro. Lunedì sera alle ore 20,30 nei giorni 2 e 30 ottobre, 13 e 27 novembre , 11 dicembre, 8 e 22 gennaio, 5 e 19 febbraio, 5 e 19 marzo, 9 e 23 aprile, 7 e 21 maggio, 4 giugno.
I corsi sono aperti ai possessori della tessera annuale di 18 euro.
Per info cultura@levchadash.it

Il 18 settembre alla galleria Ncontemporary a Milano si parla di fotografia israeliana

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Una fotografia di Naomi Leshem
Naomi Leshem, ‘Tal H’, 80×80 cm, 2007

Il 18 settembre alla galleria d’arte Ncontemporary a Milano (via Malaga 4), dalle 18.30, si terrà una serata/incontro dedicata alla fotografia israeliana contemporanea. Oltre che da Ncontemporary – giovane galleria nata a Londra nel 2014 che ha aperto la sua sede milanese ad Aprile di questo anno -, l’evento sarà anche supportato dalla mc2gallery che da quasi dieci anni si occupa di fotografia contemporanea a Milano con grande successo.

Nell’occasione verrà presentato al pubblico il libro Il vento e il melograno, dedicato ad analizzare il lavoro dei più importanti fotografi israeliani degli ultimi 15 anni.

Il volume, firmato da Maurizio G. De Bonis e Orith Youdovich – che saranno presenti all’evento del 18 – rappresenta un approfondimento critico relativo ai maggiori fotografi israeliani attivi negli ultimi trent’anni e costantemente presenti in numerose manifestazioni internazionali. Si tratta di una selezione di artisti, tra i molti che hanno contribuito allo sviluppo della scena di Israele, in grado di evidenziare un fenomeno creativo che oltrepassa, a causa del suo spessore culturale, della varietà di stili e poetiche, i confini nazionali. Il risultato di questa ricerca sul campo durata alcuni anni, basata su ripetuti incontri nonché su lunghe visite agli studi dei fotografi , ha così evidenziato la vivacità e le innumerevoli sfaccettature di un movimento fotografico tra i più prolifici, stimolanti e moderni del panorama contemporaneo.

Inoltre, sarà presente in galleria anche Naomi Leshem, fotografa israeliana che da tempo collabora con Ncontemporary, considerata tra le più interessanti fotografe israeliane contemporanee e inclusa nel volume “Il Vento e il Melograno”

Emanuele Norsa, direttore Ncontemporary

“Durante gli ultimi 10 anni l’attenzione del mondo dell’arte e della fotografia contemporanea internazionale per la fotografia israeliana è cresciuto enormemente grazie soprattutto al lavoro di una serie di artisti capaci di prendere ispirazione dalle vicende della loro terra per poi ampliare la loro ricerca – spiega a Mosaico Emanuele Norsa, direttore Ncontemporary -. Negli ultimi anni i grandi musei internazionali hanno incluso in sempre maggior numero i lavori di fotografi israeliani contemporanei come Ori Gersht e Ohad Matalon nelle loro collezioni. Lo stesso Israel Museum di Gerusalemme sta continuando ad allargare la sua importantissima collezione acquisendo lavori dei talenti emergenti della fotografia israeliana. In questo contesto, Maurizio De Bonis e Orith Youdovich hanno fatto un lavoro di ricerca molto attento durante gli ultimi tre anni, soffermandosi sugli aspetti più interessanti della produzione fotografica israeliana e inserendoli in una pubblicazione molto interessante. La nostra galleria (Ncontemporary) da tempo è interessata a questo fenomeno. Per questo motivo siamo felici di ospitare la presentazione milanese del volume, dando spazio quindi ad un dialogo sulla fotografia israeliana con gli autori e Naomi Leshem, una delle fotografe donne israeliane più interessanti al momento, capace di ritrarre nelle sue fotografie la realtà israeliana in modo molto profondo e attento”.

 

Ncontemporary (via Malaga 4, Milano)
– 18 settembre: dalle ore 18.30 presentazione del volume Il Vento e il Melograno”, presenti gli autori Maurizio G. De Bonis e Orith Youdovich.

Per info: norsa@ncontemporary.com, 3493173687;
www.ncontemporary.com

L’8 e il 10 settembre al Colle delle Finestre vanno in scena gli eventi di “attraverso la memoria”

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la locandina degli eventi "Attraverso la memoria"Per il dodicesimo anno si terrà al Colle Delle Finestre, venerdì 8 e domenica 10 settembre 2017, l’iniziativa “Attraverso la Memoria”, in ricordo dell’esodo di circa mille profughi ebrei, provenienti da tutta Europa, dal paesino francese di Saint Martin Vésubie verso le Valli Cuneesi attraverso i Colli Ciriegia e Delle Finestre per sfuggire allo sterminio nazifascista (9-13 settembre 1943). Per 349 di loro non ci fu salvezza ma la tragedia della deportazione ad Auschwitz nel novembre 1943.

L’evento vedrà quest’anno la partecipazione del Presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino e del sindaco di Nizza Christian Estrosi.

Venerdì 8 settembre l’Associazione G. Biandrata ha organizzato presso il Teatro Toselli di Cuneo un Concerto intitolato “Ghetto Klezmorin” del gruppo “Barbapedana”.

Barbapedana è un gruppo del trevigiano che da molti anni si dedica alla musica dei Balcani e dei popoli migranti, dal klezmer ashkenazita alle armonie zingare: un universo che, pur nella sofferenza, sa coltivare musiche straripanti di vitalità, un appassionato messaggio antirazzista.

“Ghetto Klezmorin” è il concerto antologico del gruppo dedicato alle musiche dell’Europa Orientale, con un approccio libero, creativo, filtrato da una sensibilità moderna, sempre però attento a rispettare pienamente le radici del materiale trattato, perfettamente consapevole del valore culturale del patrimonio riproposto.

L’ex Presidente delle Comunità Ebraiche Italiane, Amos Luzzatto, a proposito di questo concerto ha scritto: “…Dai canti che sono qui presentati deriva un messaggio di speranza e – malgrado tutto – di fiducia. Esso parte dalle bocche dei diseredati, ma rappresenta un dono inestimabile per tutti, se e in quanto vogliono libertà, eguaglianza di diritti, giustizia. Sono canti rivolti a tutti coloro i quali credono fermamente che la società umana possa raggiungere questi traguardi; solo che lo voglia…”.

Durante la serata verranno lette alcune letture tratte dal libro di Adriana Muncinelli e Elena FalloOltre il nome”: volti, storie, voci degli ebrei provenienti da Saint Martin Vésubie, discesi in Valle Gesso e poi deportati ad Auschwitz dal Campo di Borgo San Dalmazzo.

A introdurre la serata sarà un gruppo musicale formato dai giovani studenti dell’ITIS di Verzuolo, seguiti dal professor Marco Chiapello, che eseguirà il brano “Senza confini”, composto da Mattia Boschero e Antonio Delle Cave, in occasione di un Concorso Nazionale sull’Unione Europea. E’ il desiderio dei giovani di vivere in un’Europa davvero più unita, senza confini appunto. E questo sarà anche il tema dell’introduzione alla serata di Gigi Garelli, dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo.

IMPORTANTE:

L’ingresso al Teatro Toselli è gratuito, ma occorre prenotare per tempo al numero   348 44 50 451.

Il 10 settembre a Vittorio Veneto vanno in scena i Canti degli Ebrei della diaspora

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In occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica 2017 il Coro Vittorio Veneto si esibirà con i “Canti degli Ebrei della diaspora“.

Il programma musicale comprenderà quest’anno un brano del compositore Alberto Gentili, ebreo vittoriese, (1873-1954) trasferitosi poi a Torino e docente di Storia della Musica all’Università; musicologo di grande fama, individuò e catalogò un fondo sconosciuto di musiche di Vivaldi. Presenti anche brani ispirati al mondo ebraico del compositore francese Maurice Ravel e musiche sinagogali di Vittore Veneziani, ebreo mantovano e maestro del coro del Teatro alla Scala. Veneziani, allontanato dal teatro nel 1938 a causa delle leggi razziali, fu poi richiamato e partecipò al famoso concerto per la riapertura della Scala, diretto da Toscanini nel 1946.

I canti che il Coro Vittorio Veneto eseguirà e che costituiscono la parte più rappresentativa del concerto, provengono dalla tradizione popolare italiana ed europea: canti allegri e ritmati per le feste, canti intensi per momenti della liturgia, canti dove si intrecciano mestizia per il ricordo di persecuzioni e gioia per la salvezza, fino a concludere con il canto della speranza, la Hatikva, per il ritorno alla terra di Israele, l’inno nazionale dello Stato.
Il Coro Vittorio Veneto è diretto dal M° Giuseppe Borin; partecipa il contralto Giovanna Bragadin.

Importante ricordare che il Comitato per Vittorio Veneto Ebraica nel 2016 si è lodevolmente impegnato nella raccolta delle firme per il censimento del FAI, Fondo ambiente italiano, per i Luoghi del cuore, a favore dei Magazzini dell’ex Ghetto Ebraico, ottenendo un sorprendente risultato di 5.616 voti, secondo luogo più votato nella regione Veneto.

Il Comitato per Vittorio Veneto ebraica è nato per sostenere il ricordo della presenza ebraica a Ceneda  – oggi frazione di Vittorio Veneto – una comunità presente a partire dal 1597. Il Comitato si è attivato per sensibilizzare la pubblica opinione in merito allo stato di degrado dell’edificio dei magazzini e delle poche case rimaste dell’antico ghetto; per realizzare dei progetti per il recupero ed utilizzo dell’edificio dei magazzini, nell’ambito della salvaguardia di un nucleo storico su cui convogliare un forte interesse turistico, una volta che sia adeguatamente valorizzato. A questo scopo i componenti hanno organizzato conferenze, presentazioni di libri ed eventi. Nel 2016 hanno promosso la campagna per la raccolta delle firme per i Luoghi del Cuore del Fai, raccogliendo ben 5.616 voti, secondo luogo più votato nel Veneto. Sempre nel 2016 hanno organizzato un concerto molto affollato per la Giornata Europea della Cultura Ebraica, a Vittorio Veneto al Museo del Cenedese. Inoltre due rappresentanti del comitato sono stati intervistati per un servizio sul Ghetto vittoriese per il programma “Sorgenti di vita” trasmesso da Rai2. Sempre per il Ghetto e per promuovere le firme per il FAI, molti articoli sono comparsi su vari giornali locali e nazionali, sono state trasmesse interviste e realizzati documentari per Radio Popolare e Qdpnews.
Sempre promossi dal comitato vi sono stati eventi per il Giorno della Memoria, con visite al Cimitero Ebraico, conferenze e proiezioni di film presso la Biblioteca Civica sia nel 2017 che nel 2016, oltre che interventi nelle scuole.
Il Comitato è sostenuto da: Associazione Amici dell’Università Ebraica di Gerusalemme, Ensemble Salomone Rossi, Associazione Italia-Israele di Treviso, Associazione Zheneda e Circolo Vittoriese per le ricerche storiche.

Animatori instancabili di queste attività sono Silvia e Giovanni Tomasi, studiosi e ricercatori, particolarmente attenti alla storia della città di Vittorio e del suo territorio, nonché autori dell’importante libro “Ebrei nel Veneto orientale” edito da Giuntina nel 2012.

 

Concerto del Coro Vittorio Veneto, diretto dal M° Giuseppe Borin con la partecipazione del contralto Giovanna Bragadin
Domenica 10 Settembre 2017 – ore 18,30
Aula Magna del Seminario Vescovile, Largo del Seminario 2, Vittorio Veneto (TV)

Ingresso libero

Informazioni:

IAT viale della Vittoria 110 – Vittorio Veneto – tel. 0438 57243
www.turismovittorioveneto.gov.it, iat@comune.vittorio-veneto.tv.it

 

Il 4 luglio a Trieste Festival rivive la musica barocca ebraica con l’Ensemble Salomone Rossi

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L'Ensemble Salomone Rossi
Un’ottima occasione per ascoltare brani riscoperti della musica ebraica è il Festival Erev Laila 2017 dell‘Ensemble Salomone Rossi, che si terrà il 4 luglio alla terrazza del Museo della Comunità Ebraica “Carlo e Vera Wagner” a Trieste. Per questa occasione l’Ensemble sarà formato dalla soprano Alessandra Gardini, dal violoncellista Issei Watanabe, dal clavicembalista Giovanni Togni oltre che dalla stessa Lydia Cevidalli.

Il variegato programma comprende i raffinati Madrigaletti scritti dal compositore ebreo Salomone Rossi che lavorò a fianco di Claudio Monteverdi alla corte dei Gonzaga a Mantova ed alcuni dei suoi famosi Salmi; vari brani provenienti dalla Sinagoga portoghese di Amsterdam ed infine una sonata strumentale ed alcune arie tratte dai Salmi del veneziano Benedetto Marcello. Il risultato è un affresco dai colori vividi, dove ritmi, melodie e armonie creano una felice integrazione culturale attraverso il linguaggio universale della musica.

In un periodo storico di grande conflittualità tra culture e religioni, un messaggio di speranza arriva dalla musica. Da anni la violinista milanese Lydia Cevidalli si dedica a mettere in luce i legami nascosti, ma strettissimi, tra i compositori di area ebraica e quelli della tradizione cristiana-occidentale. Il suo instancabile impegno ha sottratto all’oblio molte bellissime pagine, che la Cevidalli ha eseguito alla testa dell’Ensemble Salomone Rossi in sedi prestigiose, di recente anche al Palazzo del Quirinale in diretta su Rai Radio3 e al Festival Effetto Bibbia di Bergamo.

Martedì 4 luglio 2017, ore 21,30

Trieste, Terrazza del Museo Ebraico “Carlo e Vera Wagner”

La musica che unisce – Fiori musicali dal barocco ebraico

ENSEMBLE SALOMONE ROSSI: Alessandra Gardini, baritono – Lydia Cevidalli, violino – Issei Watanabe, violoncello – Giovanni Togni, clavicembalo

Musiche di: Benedetto Marcello, Salomone Rossi, brani provenienti da Casale Monferrato e dalla Sinagoga portoghese di Amsterdam

Ingresso libero – info@musicalibera.it 3400813203

Il 4 luglio a Milano la tavola rotonda “Antisemitismo e islamofobia, due facce della stessa medaglia?”

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La locandina dell'evento "Antisemitismo e islamofobia: due facce della stessa medaglia?"Sotto il Patrocinio del Comune di Milano, la CO.RE.IS. (Comunità Religiosa Islamica) Italiana, esponenti del mondo ebraico, istituzioni milanesi, giornalisti e studiosi, affrontano il tema antisemitismo e islamofobia, in una tavola rotonda che si terrà a nella Sala Alessi di Palazzo Marino, il prossimo 4 luglio a partire dalle 15,00.

Si tratta di affrontare due facce della stessa medaglia, ma che spesso non si riesce a vedere come espressione della stessa reazione viscerale ed irrazionale, del medesimo pregiudizio sulla diversità: odio verso i credenti ebrei, antisemitismo, violazione dei diritti universali di libertà religiosa, etnocentrismo, razzismo, oppure, islam e musulmani, come “nemico pubblico”, o “luogo di culto” come attentato all’identità occidentale. Migranti, richiedenti asilo politico, rifugiati, nuovo jihadismo e terrorismo, non possono innescare il processo irrazionale di discriminazioni e vandalismi, andando a seppellire la visione di religioni e civiltà, come quella ebraica ed islamica, che costituiscono invece un richiamo alla spiritualità, alla sacralità, alla vocazione, nonché alla conoscenza che si integra nell’eredità valoriale della fratellanza religiosa e della dignità della persona umana.

L’esempio di buone pratiche, in un’iniziativa “ebraico islamica” costituisce, di fronte alle drammatiche spinte che minacciano la coesione sociale e la coesistenza pacifica, una risposta adeguata che vede Milano come un’avanguardia per la riflessione sul pluralismo, sulla necessità di una reazione conoscitiva, capace di andare in profondità senza lasciare che possa prevalere il pregiudizio la rabbia, la violenza, la paura del diverso, o l’ignoranza.