“Yes” di Nadav Lapid: la dissonanza israeliana sul grande schermo

Spettacolo

di Anna Balestrieri
Presentato alla Quinzaine des Cinéastes del Festival di Cannes 2025, il nuovo film del regista israeliano, è un’opera corrosiva e vertiginosa che dà voce alla frattura profonda dell’identità israeliana dopo il 7 ottobre con un tono ironico, l’energia autodistruttiva e la sua capacità di inglobare lo spettatore nel vortice emotivo che rappresenta.

“Rise Again”, il nuovo video musicale di Montana Tucker in omaggio alla resilienza del popolo ebraico

Spettacolo

di Pietro Baragiola
“Dai Romani e dai Persiani, ai Nazisti, ad Hamas, a Hezbollah e ora alla Repubblica Islamica dell’Iran, il popolo ebraico ha affrontato innumerevoli nemici. Eppure resistiamo e ci rialziamo” ha scritto Tucker nel suo post di Instagram collegato al video. “Oggi ballo a Masada, simbolo del coraggio e della sfida ebraica. Dedico questo momento agli eroi di Israele”.

Jason Isaacs

“La porto sempre in ricordo degli ostaggi”: l’attore Jason Isaacs motiva la scelta di indossare la spilla Bring Them Home Now sui red carpet

Spettacolo

di Pietro Baragiola
Nel corso del 2025 la star di Harry Potter e White Lotus è stata vista in più occasioni sfoggiare la spilla a forma di nastro giallo, simbolo del sostegno rivolto agli ostaggi israeliani tenuti prigionieri a Gaza da più di 20 mesi. Recentemente Isaacs ha indossato la spilla alla premiere della terza stagione di White Lotus tenutasi a Los Angeles a febbraio, ai BRIT Awards di Londra a marzo, alla cena dei corrispondenti della Casa Bianca e al 42° Miami Film Festival, entrambi ad aprile.

Gruppo di creativi accusa Jenna Ortega di ignorare le vittime civili israeliane nelle sue dichiarazioni

Spettacolo

di Pietro Baragiola
“Il mondo sta piangendo – ha scritto la star di Mercoledì in una storia su Instagram – Civili innocenti in Iran sono intrappolati in mezzo alla guerra. Le grida dei palestinesi continuano ad essere sepolte dai media ogni giorno. I miei pensieri sono pesanti, il mio cuore è con loro”. “Ma dov’è il tuo dolore per le famiglie israeliane massacrate dai missili iraniani e dai terroristi?” ha ribattuto la Creative Community for Peace (CCFP).