di Pietro Baragiola
“Indosso sempre la spilletta Bring Them Home Now quando partecipo ad un red carpet o ad un evento stampa”: queste le parole dell’attore britannico Jason Isaacs durante la sua intervista con il magazine Vulture, pubblicata il 16 giugno.
Nel corso del 2025 la star di Harry Potter e White Lotus è stata vista in più occasioni sfoggiare la spilla a forma di nastro giallo, simbolo del sostegno rivolto agli ostaggi israeliani tenuti prigionieri a Gaza da più di 20 mesi.
Recentemente Isaacs ha indossato la spilla alla premiere della terza stagione di White Lotus tenutasi a Los Angeles a febbraio, ai BRIT Awards di Londra a marzo, alla cena dei corrispondenti della Casa Bianca e al 42° Miami Film Festival, entrambi ad aprile.
“Indosso la spilla degli ostaggi perché ci sono ancora persone che sono state portate via dalle loro case e sono tutt’ora tenute lontane da esse. La maggior parte di loro sono attivisti per la pace che vivevano in comunità di confine dove trasportavano bambini malati negli ospedali e lavoravano costantemente con la popolazione di Gaza” ha detto. “Ci sono sopravvissuti all’Olocausto, ci sono bambini che sono stati rapiti, ci sono persone che vengono affamate, torturate e violentate e che non hanno accesso alla Croce Rossa.”
Ad oggi i terroristi di Hamas hanno ancora in ostaggio 50 uomini e donne, di cui due americani.
La spilla gialla ha fatto la sua prima apparizione ai Golden Globe 2024 dove è stata indossata dalla star di Succession J. Smith Cameron, insieme allo sceneggiatore di Air Jon Weinbach e a Jesse Sisgold, presidente di Skydance Media.
Le reazioni alla spilla
Nel corso della sua intervista Isaacs ha raccontato di essere stato definito in più occasioni ‘assassino sionista di bambini’ e ‘sionazi’ per la sua decisione di continuare ad indossare la spilla durante le apparizioni pubbliche.
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“Trovo assurdo che una semplice spilla gialla creata per dare sostegno agli ostaggi innocenti venga considerata una mossa politica, quando non lo è affatto” ha osservato. “La gente ha ragione a pensare a tutti i civili che sono in pericolo in ogni angolo del mondo ma quelle persone tenute nei tunnel sono ormai lì da 600 giorni e sono state completamente dimenticate.”
Approfondendo la sua esperienza diretta, l’attore ha voluto raccontare di quando la famiglia di un ostaggio lo ha ringraziato per aver indossato la spilla in pubblico: “so che mi stanno guardando e che per loro è importante. Se mio figlio, mia sorella, mia figlia o mio padre fossero tenuti in un tunnel da qualche parte e pesassero 25 chili, o venissero strangolati e uccisi, e per me fosse importante che alcuni attori indossassero la spilla con il fiocco giallo, chi sarei io per non farlo?”
Persino l’organizzazione Bring Them Home Now ha ringraziato Isaacs per il suo impegno in un post su Instagram pubblicato la scorsa settimana.
L’attore è stato molto attento a non mescolare la sua difesa degli ostaggi con il dibattito sul conflitto a Gaza, che lui ritiene ben più ampio. Ha anche esortato chiunque intendesse esprimersi sulla questione a non trascurare con superficialità la complessità del problema.
“La mia posizione a riguardo è o un articolo completo o nessun commento, perché due o tre frasi non sono sufficienti per affrontare la situazione” ha concluso Isaacs, affermando di desiderare la pace in Medio Oriente per tutti i suoi abitanti. “Chi non lo desidera? Non conosco nessuno, a parte gli estremisti, che voglia il proseguimento della guerra e delle tensioni in Medio Oriente.”