di David Zebuloni
La miniserie israeliana di spionaggio co-prodotta da Apple TV e già venduta in più di 130 paesi, ha già suscitato la reazione ell’Iran, che l’ha definita “un affronto sionista”.
Spettacolo
Ebreo chi? Inizia l’arena estiva del MEIS
di Redazione
Cinque pellicole che raccontano le infinite variazioni dell’identità ebraica, smontando gli stereotipi e facendo vacillare preconcetti e luoghi comuni. Il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah inaugura nel suo giardino l’arena estiva “Ebreo chi? Una, nessuna, centomila identità”
Le serie tivù che infiammano il Medioriente
di Marina Gersony
La serie tv egiziana El-Nehaya descrive un mondo futuro in cui Israele è stato distrutto da «una guerra per liberare Gerusalemme». Mentre quella saudita Umm Haroun parla di ebrei nel mondo arabo, attirandosi molte critiche.
Migliaia di persone cantano ‘Fix it’ dei Coldplay nel coro online organizzato da Koolulam
di Redazione
Più di 5000 persone provenienti da 66 paesi del mondo hanno partecipato al coro virtuale organizzato dall’iniziativa sociale canora nata in Israele qualche anno fa, che raggruppa persone di tutte le provenienze in enormi cori.
Fauda: la terza stagione è la conferma di un successo
di David Zebuloni
Torna su Netflix la terza stagione della serie tv israeliana più amata di sempre. Nel terzo appuntamento ritroviamo Doron e la sua unità di forze speciali dell’esercito israeliano impegnati contro i vertici di Hamas.
Un augurio musicale di Chag Sameach dalla Israeli Philharmonic Orchestra
Questo Pessach, poiché ognuno di noi celebra separatamente, la Israeli Philharmonic Orchestra ha preparato uno speciale saluto musicale, con le musiche delle canzoni che si cantano a Pesach.
“Viral” il documentario che denuncia l’antisemitismo in 4 vesti diverse, da destra a sinistra, senza esclusioni
di Michael Soncin
Un documentario che traccia l’antisemitismo dei nostri tempi, nelle sue differenti mutazioni, da sinistra a destra, presente sia tra i cittadini sia nella classe politica. Di questo tratta Viral – Antisemitism in four mutations, prodotto e uscito negli Usa nel febbraio 2020, diretto Andrew Goldberg.
“Unorthodox”, su Netflix un viaggio alla scoperta del quartiere dei chassidim di Williamsburg, con tanto yiddish
di Michael Soncin
La nuova serie Netflix, quasi interamente in yiddish, è ambientata nel quartiere di Brooklyn nella comunità chassidica chiamata Satmar. Particolarmente curata nei dettagli, la serie è tratta dall’omonimo libro autobiografico di Deborah Feldman.
Celebrità dello spettacolo esortano alle regole sanitarie contro il coronavirus. Siparietto di Max e Mel Brooks
di Ilaria Ester Ramazzotti
Da Mel Brooks a Sarah Jessica Parker: sono numerosi gli attori e artisti di origine ebraica che hanno pubblicato diversi post sui loro profili social sulle precauzioni contro il diffondersi del coronavirus.
Film e serie tv in salsa ebraica e israeliana per passare il tempo chiusi in casa (#iorestocasa)
di Marina Gersony, Ilaria Myr, Michael Soncin, David Zebuloni
In giorni in cui siamo obbligati a stare in casa per evitare il contagio da Coronavirus, che cosa c’è di meglio che guardare serie tv e film? Produzioni israeliane, film storici, o soggetti a forte carattere ebraico: fra nomi più e noti e altri meno, qui una nostra selezione.
Fino al salotto di casa: i cantanti israeliani tengono compagnia ai fan in quarantena
di David Zebuloni
Il canale televisivo israeliano Keshet 12 ha creato una collaborazione con Zapa, la più importante rete di club ristoranti del paese, per ospitare in concerto i più grandi artisti israeliani del momento e offrire agli spettatori a casa, ridotti anch’essi alla quarantena forzata, dei concerti live gratuiti in diretta tv.
‘Hunters’, la serie tv Amazon Prime Video con Al Pacino su Wiesenthal nella bufera per falsificazione storica sulla Shoah
di Roberto Zadik
Il Memoriale di Auschwitz recentemente ha accusato la serie tv di “falsificazione storica”, mentre Karen Pollock, capo esecutivo dell’Holocaust Educational Trust, ha affermato che la descrizione dei personaggi della serie contribuisce al “negazionismo della Shoah”.