di Pietro Baragiola
Domenica 4 febbraio la Crypto.com Arena di Los Angeles ha ospitato la cerimonia dei Grammy Awards 2024, gli “Oscar della musica” conferiti dalla National Academy of Recording Arts and Sciences ai più grandi talenti dell’industria musicale.
Cultura e Società
Chi ha ucciso Haim Arlozoroff? Omicidio politico o romantico? Quando i romanzi si ispirano a trame e complotti
di Cyril Aslanov
[Ebraica. Letteratura come vita] L’enigma dell’assassinio di Haim Arlosoroff sulla spiaggia di Tel Aviv, il 16 giugno 1933, non è mai stato risolto. Varie teorie sono state proposte per capire i motivi della morte del giovane e carismatico direttore del Dipartimento politico dell’Agenzia Ebraica
Alla scoperta dell’Io nascosto di Italo Svevo, ebreo “residuale”
di Michael Soncin
Quale fu il vero volto di uno dei più grandi scrittori del Novecento italiano? Era reale la simbiosi con Zeno, il suo personaggio leggendario? Un saggio dello studioso Alberto Cavaglion
Roy Chen all’Accademia di Brera: “Parlare della Shoah è doveroso, ma si deve parlare anche degli ebrei vivi in Israele”
di Esterina Dana
Lo scrittore, drammaturgo, traduttore e attivista israeliano per la Pace è intervenuto il 26 gennaio all’Accademia di Brera nell’ambito delle celebrazioni per il Giorno della memoria.
Joseph Roth e il suo rapporto con il cristianesimo. La conferenza di Kesher (4.2.2024)
di Redazione
Ugo Volli e rav Riccardo Di Segni parlano di Joseph Roth e il suo rapporto con il cristianesimo, tra ebraismo e antiebraismo, prendendo anche spunto dal libro Edith Stein. Storia di un’ebrea di Vittorio Robiati Bendaud (San Paolo Edizioni).
La religione ha davvero una storia: non è una categoria originaria del vivere umano
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] Uno degli ostacoli principali alla comprensione della tradizione ebraica nel mondo contemporaneo è paradossalmente la nozione di religione. È un luogo comune che l’ebraismo sia una religione.
“Per noi ebrei, l’umorismo è una tragedia”: intervista al regista Radu Mihăileanu
di Nathan Greppi
“Questo perché nella nostra storia, abbiamo sempre dovuto soffrire e scappare, abbiamo subito torture e pogrom, e siamo sopravvissuti anche grazie allo humor. Questo ci ha tenuti in vita o, come disse Elie Wiesel, ci ha impedito di impazzire completamente. Per me, fare un film con ironia o umorismo non lo rende meno tragico”.
Le melodie del dolore: quando la musica ti salva o ti uccide
di Sonia Schoonejans e Andrea Finzi
Orchestrine, bande, quartetti…: per divertire gli ufficiali o per coprire il rumore degli eccidi. Al Memorial de la Shoah di Parigi una mostra sull’uso perverso e distorto della musica fino al 24 febbraio 2024.
«Siamo a un nuovo scontro di civiltà. Se vuole salvarsi l’Europa deve cambiare strada»
di Fiona Diwan
Intervista esclusiva a Bat Ye’Or, la studiosa anglo-svizzera che inventò il termine Eurabia. Il processo dell’Aja. Il nuovo antisemitismo e il futuro dell’Europa. Parla una delle voci più controverse e lucide del pensiero politico degli ultimi sessant’anni.
Hamas addestra i bambini al terrorismo. Perché le organizzazioni in difesa dell’infanzia tacciono?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Hamas addestra i bambini al terrorismo nel silenzio delle organizzazioni in difesa dell’infanzia senza che ci sia mai stato neppure un intervento della Croce Rossa Internazionale a stigmatizzare l’inumanità di questa operazione.
Coazione a Ripetere? Gli abissi della psiche e le tragedie degli stermini – incontro per la Giornata della Memoria
di Sofia Tranchina
Introdotti da Marta Pezzati, gli oratori hanno sviscerato la ciclicità del male come fenomeno psichico ed esistenziale: la storia insegna, ripetiamo ogni anno. Eppure, come teorizzato già da Freud, per gli esseri umani è difficile apprendere dall’esperienza, perché «il trauma genera ripetizione del trauma in forma diabolica».
Gli ebrei di Este e la riscoperta del campo di concentramento di Vo’
di Michael Soncin
Il saggio “Da Este ad Auschwitz” a cura di Francesco Selmin è una ricerca di storia locale, dove viene affrontata la condizione degli ebrei in una piccola realtà italiana, documentata attraverso fotografie, pagine dei giornali, manifestini di propaganda antisemita e schede anagrafiche degli ebrei estensi.