Ottant’anni di storia e di politica italiana nell’autobiografia di Amos Luzzatto. L’infanzia sotto il fascismo, l’adolescenza in Palestina dove la sua famiglia ripara dopo l’emanazione delle leggi razziali, il ritorno nell’Italia liberata, la nascita dello Stato d’Israele, la militanza nel PCI, l’abbandono del Partito al quale tuttavia sarebbe stato destinato a tornare, il ’68, l’impegno nelle comunità ebraiche italiane che lo porterà alla presidenza dell’Ucei, il rapporto con la nuova destra, il viaggio di Gianfranco Fini in Israele, il difficile equilibrio fra ebraismo e sionismo, gli ebrei e la politica, la laicità e la religione, la professione medica, gli studi biblici.
Cultura e Società
Ebrei nella Russia zarista
Fino al 15 luglio, presso la Biblioteca Nazionale dell’Università Ebraica di Gerusalemme, è possibile visitare la mostra Ebrei nella Russia zarista che comprende una selezione di fotografie provenienti dalle collezioni del Museo Etnografico Russo di San Pietroburgo ed in gran parte mai esposte prima in pubblico, che documentano la vita degli Ebrei di Russia tra la metà del XIX secolo e l’inizio del XX.
Ricordo di Mario Rigoni Stern
scompare uno dei maggiori testimoni del Novecento. Grande amico di Primo Levi, ha condiviso con lui lesperienza della deportazione e della scrittura come memoria. In molti testi emergono ricordi che rivelano la vicinanza di Rigoni Stern al popolo ebraico, come nel racconto La segheria abbandonata
Al Museo ebraico di Trieste
Carlo e Vera Wagner di Trieste dedica una sala alla Shoah triestina
Mes Amis – Dvir Gallery, Tel Aviv
da Dvir Gallery, Tel Aviv, è possibile ammirare la singolare mostra Mes Amis, realizzata in condivisione dai tre artisti Lawrence Weiner, Douglas Gordon e Adel Abdessemed, come risultato del loro sodalizio artistico ma anche del loro legame di amicizia. Il titolo, Mes Amis, si ispira all’omonimo romanzo di Emmanuel Bove, pubblicato in ebraico dalla casa editrice Me’orer.
La lunga strada dal Reno al Giordano
Molti di coloro che sono sfuggiti alla Shoà, sopravvivendo nei campi o riuscendo a nascondersi, hanno adempiuto a quel dovere della memoria così insistentemente sottolineato da Elie Wiesel. Le testimonianze sono tante e vanno tutte accolte con rispetto e con commozione. Alcune però ci colpiscono più di altre, per la lucidità dello sguardo, per la chiarezza dell’esposizione o magari perché ci raccontano dei particolari inediti di un ambiente familiare.
E’ il caso del libro di Arno Baehr, La lunga strada dal Reno al Giordano, pubblicato qualche mese fa da Giuntina (pp.148, 13).
I beni culturali ebraici in Italia: tutela e prospettive
della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia al convegno sui Beni Culturali organizzato dall’Università di Roma Tre. Il tema: I beni culturali ebraici in Italia: tutela e prospettive
Il Mein Kampf pubblicato in Germania
di un’edizione commentata del Mein Kampf, con il sostegno, o comunque con la non opposizione di una parte delle comunità ebraiche tedesche è una notizia che può sorprendere. Qualcuno deve aver pensato che nell’epoca di internet quando per leggere il Mein Kampf come I Protocolli dei savi anziani di Sion è sufficiente navigare in rete e scaricare, la cultura dell’interdetto non sia efficace.
Non è un ragionamento improprio. Ma è troppo semplicistico.
Yeled Cuz, Michal e Nur sui campi di cotone
di Yeled Cuz, Michal e Nur sui campi di cotone presentano Israele, come recita il titolo, “dopo”. Dopo il ritorno alla Terra promessa. Dopo gli anni eroici della realizzazione dei kibbuzim. Dopo lo sterminio della Seconda guerra mondiale. Dopo la creazione dello Stato di Israele. Quelle drammatiche esperienze sembravano aver forgiato una generazione capace di respingere qualsiasi attacco e capace di percorrere la difficile strada della pacifica convivenza con i vicini
Personale di Anat Bezner da ET Gallery
Inaugurata a Milano lo scorso 13 maggio la personale dell’artista israeliana Anat Betzer, presentata per la prima volta in Italia da Ermanno Tedeschi Gallery. Nata nel 1965, Anat Betzer, docente in Belle Arti, nel corso degli anni della sua carriera carriera ha scelto l’utilizzo di differenti tecniche espressive, talvolta associandole tra di loro, variando dalla pittura e scultura, al disegno, all’elaborazione fotografica.
Il percorso espositivo offerto dallo spazio milanese di Ermanno Tedeschi si compone delle più recenti opere ad olio dell’artista
Labirintici sentieri. Appunti sulla Mistica ebraica
Come in parte viene suggerito dal titolo, questo volume presenta ai lettori uno studio approfondito sulla mistica ebraica concepito come un viaggio attraverso i secoli, dalle origini fino ad oggi, in compagnia dei suoi “protagonisti” ed osservato da un punto di vista di analisi sia storica che religiosa, mantenendo comunque sempre un piacevole piano narrativo di sfondo.