è un piccolo volume, dove sono racchiuse 16 liriche caratterizzate da un’immediatezza estrema, a volte struggente, scatti improvvisi e audaci che svelano, con spietata e fotografica nitidezza, quegli elementi ricorrenti nei versi della poetessa: la terra, l’amore, il conflitto, la solitudine. Con la sua poesia, semplice e diretta, ella è capace di scindere in fotogrammi la realtà e cristallizzarla nelle parole. L’amore, tema dominante, si manifesta sempre slegato dal sentimento, e diviene pura esperienza umana e primordiale, complementare alla sofferenza e all’angoscia
Cultura e Società
Personale di David Reimondo
Proseguirà fino all’11 dicembre Bodyconfusion la personale del giovane artista David Reimondo, nato a Genova nel 1972, allestita nello spazio espositivo di Ermanno Tedeschi Gallery Roma.
Le opere di David Reimondo sono caratterizzate dalla materia prima che egli ha scelto di utilizzare, un elemento tanto semplice e comune quanto significativo e prezioso: il pane, elevato attraverso il processo creativo ad un valore metaforico e simbolico di nutrimento e strumento di sopravvivenza.
Settanta anni dalle leggi razziali
fasciste che ricorrono in questi giorni (è del 17 novembre 1938 il decreto legge XVII, n.1728 intitolato “Provvedimenti per la difesa della razza italiana”) si sovrappongono alla polemica sulla beatificazione di Pio XII. Infatti, quello che la Chiesa vuole portare all’onore degli altari è il “Papa del silenzio”, colui che ritenne di non intervenire contro le deportazioni e le stragi naziste. Neppure contro quella avvenuta sotto le sue finestre, quella del Ghetto di Roma. “Il suo fu un silenzio dettato dalla prudenza e dalla volontà di agire nell’ombra per salvare gli ebrei”, si dice dal Vaticano. Ma dopo? A parte la vicenda dei bimbi ebrei salvati nei conventi e che, se battezzati, la Chiesa non volle restituire, resta l’atteggiamento proprio verso le Leggi razziali, di cui, dopo il 25 luglio del 1943, la Chiesa bloccò l’abrogazione.
Le opere di Fabio Mauri alla Galleria Martano
alla Galleria Martano di Torino, sarà possibile ammirare le opere del grande maestro dell’avanguardia artistica Fabio Mauri, attivo dagli anni Cinquanta ma per la prima volta presente nel capoluogo piemontese con una personale.
Nato nel 1925 a Roma, Fabio Mauri ha posto come base alla sua carriera artistica le drammatiche esperienze della sua vita, la guerra, il fascismo, il dramma dell’Olocausto e gli amici mai più tornati dalla deportazione, e nello spazio espositivo torinese ha voluto rappresentare alcuni momenti significativi della sua attività.
Le meraviglie di St. Urbain Street
Chi ama Mordecai Richler può farsi accompagnare dalla sua penna a visitare quello zoo un po surreale che è il quartiere ebraico di Montreal negli anni della sua infanzia, dove si incontrano personaggi irresistibili degni della migliore letteratura Yiddish. Adelphi manda infatti in libreria un testo, scritto nel 1969, in cui si mischiano, con la massima libertà possibile, le vicende quotidiane di uomini, donne e bambini di quella strada perfetta
Ai soldati ebrei caduti nella Prima guerra mondiale
Ignazio La Russa ha reso omaggio ai soldati ebrei caduti nella Prima guerra mondiale
Check Post
Prosegue fino al 28 dicembre Check Post, la mostra allestita e curata da Ilana Tenenbaum, che il Museo di Haifa dedica alle tendenze postmoderne predominanti nell’arte israeliana degli anni Ottanta, un periodo particolarmente ricco di mutamenti politici, sociali e intellettuali visibili sia nelle opere degli artisti affermatisi già durante il decennio precedente, sia negli esordienti.
Rifugio
è lo Stato dIsraele, il grembo di una donna, la casa di amici-nemici; rifugio è il buio, il ricordo oppure loblio. In questo straordinario romanzo di Sami Michael, i personaggi, complessi, tormentati, lacerati da dubbi, paure, ricordi, si alternano sulla scena, convivono o si nascondono gli uni dagli altri. La caratteristica che li unisce è il dubbio, la necessità di liberarsi dalle ideologie per approdare ad una verità che sola può muovere il loro io più profondo.
I Ragazzi di Villa Emma
alle ore 8.05 e 00.40 su Rai Tre, per La Storia, siamo noi Rai Educational diretta da Giovanni Minoli, andrà in onda la storia dei 73 ragazzi ebrei di Villa Emma, salvati dallo sterminio dagli abitanti di Nonantola (Modena). Ne parliamo con Gianfranco Moscati.
Salviamo Israele da chi crede di amarlo
Lo storico israeliano Zeev Sternhell di 73 anni, studioso del fascismo, professore alla Hebrew University e attivista di Peace Now è stato ferito a Gerusalemme in un attentato organizzato dallestrema destra
Kalooki Nights
è una sorprendente opera narrativa che unisce aspetti diversi tra loro: è una descrizione della comunità ebraica di Manchester, della sua situazione attuale, delle sue aspettative, delle sua paure, dei suoi rapporti con il mondo dei goyim, di come ricorda e di come elabora il ricordo di una Shoah non subita direttamente, se non da qualche sopravvissuto che si è trasferito in Inghilterra dalla Polonia. Ma è anche una sorta di originale romanzo di formazione, in cui si racconta ladolescenza e il cammino verso la maturità di due giovani ebrei, Max Glickman e Manny Washinsky. Questi è il rampollo di una famiglia osservante