Cultura e Società

L’ebraico, lingua emancipatrice? I casi di Anton Shammas e Sayed Kashua, scrittori arabi che hanno scelto l’ebraico

Libri

di Cyril Aslanov
[Ebraica. Letteratura come vita] Oggi vorrei parlare di due autori arabi israeliani che hanno scelto la lingua ebraica per scrivere la loro opera letteraria. Il primo è Anton Shammas, nato nel 1950 nel villaggio greco-cattolico di Fassuta vicino ad Har Meron. Il secondo è Sayed Kashua, nato nel 1975 in una famiglia musulmana di Tira (vicino a Kfar Saba). Entrambi hanno studiato all’Università ebraica di Gerusalemme e sono perfettamente trilingui (arabo, ebraico, inglese).

La prevalenza del cretino (purché utile e famoso)

Opinioni

di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Si potrebbe iniziare con Noam Chomsky, leggendario linguista che a suo tempo si schierò con la Cambogia di Pol Pot e che incontrò Nasrallah nei trent’anni del suo governo in Libano, molto prima che giacesse tra le braccia di 72 vergini.

Michele Serra contro “gli ebrei del Levitico”. La risposta di Roberto Della Rocca

Opinioni
di Rav Roberto Della Rocca
Egregio Michele Serra, non credo sia utile tornare nuovamente sulle ragioni di Israele, che lei, come molti suoi colleghi, sembra ormai voler ignorare, attratto da una visione univoca e distorta che ostacola un’analisi seria e onesta su una realtà complessa e articolata.  Mi preme tuttavia sottolineare il mio stupore sull’uso che fa di alcuni insegnamenti biblici e della cultura ebraica, che vengono impiegati con superficialità e spregiudicatezza per sostenere alcune argomentazioni.