Quando la storia si fa letteratura

Libri

di Fiona Diwan

Le colpe e la memoria: una storia di famiglia nella Torino fascista

«Vi ricordate le uova di legno che servivano per rammendare? Ecco il mio mestiere è il rammendo, mettere una toppa ai buchi della memoria». Queste le parole di Alessandro Perissinotto, 60 anni, a commento della sua ultima fatica letteraria, il bel romanzo ambientato a Torino dagli anni Venti ai giorni nostri, una storia drammatica e ispirata a fatti realmente accaduti, una ricostruzione storica accuratissima e un intreccio che scorre con l’extrasistole del lettore intrappolato nelle pagine di una toccante narrazione. È lo sconquasso di una famiglia, i Traversa, quando la politica e l’ideologia entrano a gamba tesa per spezzarne gli affetti, dividerli con un colpo di machete, fratelli nemici, genitori attoniti, cugini vendicativi e rancorosi. E poi il corteo di sentimenti contraddittori, il conflitto interiore, la frattura, la pietas e l’amore, e in parallelo, le camicie nere e le squadracce fasciste, la Torino operaia, le lotte sociali e la speranza nel sol dell’avvenire. Scorre l’Italia di ieri e di oggi nel suo divenire storico con l’idea che fare i conti col passato è lacerante e a volte insostenibile. A volte la storia sa trasformarsi in letteratura.
Dopo la Marcia su Roma del 1922 Torino è una polveriera e va in scena l’episodio passato alla storia come “la strage di Torino”, quel 18 dicembre 1922 che tutti oggi hanno dimenticato e che è diventata solo il nome di una distratta fermata di metropolitana, una delle tante vicende rimosse dalla memoria collettiva. Il fondale storico si srotola attraverso la voce narrante dell’ultimo discendente della famiglia Traversa, quei piccoli industriali che sarebbero entrati nel pantheon della gran Torino borghese se lo spirito dei tempi, la lotta tra fascisti e antifascisti, non ne avesse disarticolato l’assetto. L’andirivieni tra passato e presente rende tutto più appassionante e lo stile di Perissinotto, asciutto, coinvolgente, punteggiato da citazioni mai ridondanti, regala una lettura profonda e riflessiva, a dispetto di un lieto fine che non avviene. Ma il diritto di essere raccontate è riservato solo alle storie felici? In questo romanzo, la letteratura offre un formidabile assist alla memoria e diventa un potente dispositivo per non scivolare nel baratro della dimenticanza e dell’oblio.

Alessandro Perissinotto, La guerra dei Traversa, Mondadori, pp 250, 19,50 euro

 

 

Foto in alto: La strage di Torino. Nelle giornate tra il 18 e il 20 dicembre le squadre fasciste aggrediscono diversi militanti delle organizzazioni popolari, uccidendo 11 antifascisti e causando decine di feriti. Ad essere colpiti sono operai, sindacalisti, militanti comunisti (fonte: Collettiva)