di Cosimo Nicolini Coen e Sabina Zenobi (da L’Opinione delle Libertà)
Le manifestazioni indette da Pd, Avs e M5s in solidarietà a Gaza ci portano a riflettere su quelle rivendicazioni o quei non detti che segnano una linea di faglia tra una sinistra impegnata nella legittima critica alla guerra e quella sinistra che si fa vettrice della delegittimazione di Israele.
Cultura e Società
Kundan Lal Gupta, l’industriale indiano che salvò 14 ebrei senza far rumore
di Davide Cucciati
Come racconta il nipote nel libro ‘A rescue in Vienna’, nel 1938 Gupta a Vienna conobbe una giovane coppia ebrea, che gli raccontò delle crescenti persecuzioni contro gli ebrei in Austria. Colpito da quella testimonianza, l’imprenditore ideò un piano tanto audace quanto ingegnoso: fondare imprese reali o fittizie con l’unico obiettivo di ottenere visti di lavoro per ebrei austriaci.
Esce al cinema “I Fantastici 4: gli inizi”: La Cosa e il suo attore Ebon Moss-Bachrach hanno in comune l’identità ebraica
di Pietro Baragiola
Mercoledì 23 luglio è uscito nelle sale italiane I Fantastici 4: gli inizi, il nuovo adattamento cinematografico che introduce la prima famiglia di supereroi nel Marvel Cinematic Universe e li pone in lotta contro Galactus, il divoratore di mondi che minaccia di distruggere il pianeta Terra.
La Mitteleuropa ebraica non è perduta: è una perla da riscoprire
di Marina Gersony
La letteratura mitteleuropea non è un album d’epoca, ma un palinsesto vivo, pulsante, dove ogni scrittore – ogni scrittrice – lascia un’impronta. E ogni impronta è una direzione: non per tornare indietro, ma per capire chi siamo e dove stiamo andando
Sembrava ieri invece è oggi: la Mitteleuropa siamo noi
di Fiona Diwan
Mitteleuropa ebraica: un saggio curato da Roberta Ascarelli e Massimiliano De Villa. Dal Danubio al fiume Dnepr, dalle Fiandre ai Balcani, da Vienna a Leopoli passando per Berlino, Praga, Cernowitz, Kiev, Belgrado… Mitteleuropa come un continente dell’anima, patria emotiva, terra multicentrica di transizioni
L’insulto antigiudaico non ha più freni inibitori. L’avvenire della superstizione
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Partiamo dal 7 ottobre 2023 per arrivare ad oggi. Non si fa in tempo a finire di commentare e affrontare un fattaccio che subito se ne impone, alla cronaca pubblica, un altro. E poi un altro ancora.
Forte crescita per il settore israeliano della cybersecurity nonostante le tensioni geopolitiche
di Francesco Paolo La Bionda
Secondo il report “Cybersecurity Spotlight 2025”, il settore ha registrato una crescita dell’86% negli ultimi dieci anni, passando da 272 aziende nel 2014 a 505 nel 2024 e superando quella dell’ecosistema tecnologico israeliano nel suo complesso nello stesso periodo (36%). Il 60% delle aziende israeliane di cybersecurity si trova in fase di startup, ma dimostrano una scalabilità maggiore rispetto all’ecosistema tech, col 16% in fase di crescita rispetto a una media del 7%.
Dormire bene favorisce (anche) l’empatia, dice uno studio israeliano
di Nina Prenda
La ricerca pubblicata su International Journal of Clinical and Health Psycology evidenzia, con metodo scientifico, che dormire male rende le persone meno capaci di assumere un punto di vista diverso rispetto al proprio, mentre un sonno di buona qualità favorisce lo scambio interpersonale.
Boicottaggio culturale: Israele fuori dal mercato dei libri, da Allende a Rooney
di Marina Gersony
Il mondo della letteratura è scosso da un’onda lunga del conflitto mediorientale, che ora investe anche il piano culturale: sempre più autori, da Isabel Allende a Sally Rooney, scelgono di non farsi tradurre in ebraico, tagliando l’accesso diretto al pubblico israeliano.
Lo sapevate che? “Esterica”, la Santa inventata dagli ebrei spagnoli
di Ilaria Myr
Dei “conversos” – gli ebrei cacciati nel 1492 dai Re Cattolici Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia, e obbligati con la violenza a convertirsi – e dei loro sforzi di mantenere le tradizioni ebraiche di nascosto, si conoscono alcuni aneddoti. Non è però molto nota la storia del Festival di Santa Esterica, una festività che crearono in sostituzione di Purim dopo la loro espulsione dalla Spagna alla fine del XV secolo.
La festa, celebrata principalmente nelle Americhe, dove si erano rifugiati molti cripto-ebrei, era dedicata a una santa “cattolica” immaginaria chiamata “Esterica”, fortemente ispirata alla regina Ester (la desinenza “ico-ica” è tipica degli ebrei di origine spagnola). Durante la festa, le donne digiunavano per tre giorni, come fecero Ester, suo zio Mordechai e gli ebrei di Persia prima dell’incontro con il re Assuero. Inoltre, accendevano candele e preparavano un banchetto kasher con le loro figlie, trasmettendo così la conoscenza della cucina tradizionale ebraica. Le celebrazioni avvenivano in casa, per non incorrere nelle punizioni dell’Inquisizione.
La santa era raffigurata con una corona in testa e una corda appesa in mano: la corona come qualcosa di regale (Ester era regina) e la corda molto probabilmente per evocare l’impiccagione di Haman, che aveva chiesto lo sterminio del popolo ebraico.
La popolarità della Festa di Santa Esterica iniziò a diminuire tra il 1964 e il 1974, quando l’arcivescovo di Santa Fe James Peter Davis, dopo avere studiato a lungo la festa, iniziò a predicare agli ispanici che la celebravano che in realtà stavano praticando una festività ebraica basata sul Purim e che non esisteva alcuna santa chiamata Esterica. Sembra però che il Festival sia ancora oggi celebrato in America Latina e negli Stati Uniti sud-occidentali.
“Superman”: David Corenswet è il primo attore ebreo ad interpretare l’eroe di Metropolis
di Pietro Baragiola
“È significativo che, per la prima volta in 87 anni, Superman sia interpretato da un attore ebreo” ha affermato l’autore e studioso americano Roy Schwartz. “Perché Superman, dopotutto, è un personaggio ebraico.”
1943-2025: Serena, Beatrice e cinque Giusti Tra le Nazioni
di Paola Fargion
“A me i tedeschi, nell’ ottobre 1943, hanno preso il marito – Ugo Milla – con il fratello Ferruccio e tre sorelle: Laura, Lina e Amelia. Tutti buoni, belli, onesti, integerrimi. Un’altra sorella – Olga – è morta di crepacuore dopo un mese in Svizzera….” Così inizia la testimonianza conservata negli archivi del CDEC di Lea Milla














