di Pietro Baragiola
Nelle sale del New York Jewish Film Festival 2024 ha fatto il suo debutto americano Delegation (Ha’Mishlaha), il nuovo lungometraggio del regista israeliano Asaf Saban su un gruppo di liceali in visita nei luoghi della Shoah.
Cultura e Società
Liliana Picciotto: “Questa giornata è anche il rinnovo del patto fondativo dell’Europa”
di Liliana Picciotto (lectio Magistralis per il Giorno della Memoria – Università degli Studi di Padova)
Questa giornata dovrebbe guidarci a empatia per il dolore inferto 80 anni fa al popolo ebraico e, per chi se la sente, a prendere delle responsabilità e dire a se stesso: farò in modo che non succeda più.
Ostaggi ebrei in Europa? Le parole inquietanti di Antonio Polito
di Emanuele Calò
Antonio Polito scrive sul Corriere della Sera del 26 gennaio 2024: “Se Israele vuole ancora, e certo lo vuole, che i cittadini ebrei d’Italia, Francia, Germania, e di tutte le altre nazioni che da secoli ospitano la diaspora, non siano di nuovo vittime di ondate di antisemitismo, mascherato o no; allora, per amor di D-o, fermatevi”. Ora, se Israele non esistesse, gli ebrei della Diaspora, sarebbero più forti o più deboli? Sicuramente più deboli.
“Notturno libico”, il libro di Raffaele Genah presentato a Milano, assieme ai suoi protagonisti
di Michael Soncin
La storia degli ebrei libici, la loro fuga, un pogrom che coinvolgerà tutti gli ebrei dei paesi arabi, un esodo di 900.000 persone. Una storia raccontata dai testimoni Giulio e Jasmine nel libro “Notturno libico”, di Raffaele Genah, appena presentato a Milano.
Tornano gli stereotipi antisemiti. Una mostra per denunciarli
Da un’idea di Ugo Volli. A cura di Niram Ferretti, David Piazza, Davide Romano
L’operazione militare di Israele a Gaza, come conseguenza dell’eccidio perpetrato da Hamas il 7 ottobre nel sud del paese, ha generato il più cospicuo rigurgito di antisemitismo dalla Seconda guerra mondiale ad oggi. La mostra “Stigmi” sarà esposta domenica 28 gennaio al Teatro Franco Parenti.
Riscoprire la Storia: da oggi la Fondazione CDEC svela mappe interattive delle deportazioni a Milano durante la Shoah
di Redazione
In occasione del prossimo Giorno della Memoria, la Fondazione CDEC apre una finestra digitale sul passato, rendendo accessibile un toccante set di mappe e strumenti di analisi legati alle deportazioni avvenute a Milano durante la Shoah.
Negata la restituzione del Pissarro, rubato dai nazisti ad un’ebrea. Ma è una battaglia non ancora finita
di Michael Soncin
Se andate a visitare il museo Thyssen-Bornemisza noterete ancora appesa sulle pareti una tela di Pissarro, sottratto dai nazisti ad una famiglia ebraica durante la Shoah. Nonostante gli eredi del legittimo proprietario abbiano cercato di fare valere i propri diritti, il detentore rimane il museo.
Ribaltata decisione di Meta in un caso di negazione della Shoah
di Nathan Greppi
L’Oversight Board, organo indipendente presso cui si possono denunciare delle decisioni del gruppo Meta (di cui fanno parte Facebook, Instagram e Whatsapp), ha recentemente ribaltato una decisione dell’azienda in merito ad un post negazionista.
Il Giorno della Memoria: non un monumento ma lo spunto per una indagine sulle Cause
di Augusto Sartorelli
È trascorso ormai quasi un quarto di secolo da quando è stato istituito il Giorno della Memoria. La giornata avrebbe dovuto facilitare una presa di coscienza collettiva del fatto che l’uomo è stato capace di tanto orrore.
Racconto della Shoah e linguaggi ostili. Contrastare i pregiudizi in classe
di Esterina Dana
Dopo il traumatico evento del 7 ottobre 2023, alla vigilia del Giorno della Memoria 2024 si è discusso a lungo dell’opportunità di ricordare la Shoah e con quali modalità farlo. Il rischio dell’”indifferenza”. Un seminario all’Università Cattolica.
Guardarsi allo specchio per guardarsi dentro
di Nathan Greppi
Spesso si dice che gli occhi sono lo specchio dell’anima. Quando ci si guarda allo specchio, si può scoprire una parte del proprio io, esteriore ma anche interiore, che prima ci sfuggiva.
Libri della Memoria. La musica come ancora di salvezza
di Nathan Greppi
Nel film Il Pianista di Roman Polański, viene raccontato come durante la guerra il pianista ebreo polacco Władysław Szpilman venne nascosto e salvato dalle deportazioni da un ufficiale tedesco, Wilm Hosenfeld, rimasto colpito dalle sue doti musicali. Questa storia, anche se raccontata in maniera abbastanza romanzata, non costituisce un caso isolato.