Il 26 novembre scorso a Oxford su invito della Oxford union, club universitario studentesco, David Irving, noto storico negazionista e Nick Griffin, leader del British National Party, sono stati invitati a parlare intorno alla libertà di parola. Si sono verificate proteste prima e durante la conferenza da parte di gruppi di studenti ebrei ed islamici che hanno ritardato linizio della conferenza, ma non hanno impedito lo svolgimento.
Molti si sono chiesti: è legittimo dare la parola a Irving? La domanda è sbagliata. Non è una questione di tolleranza, bensì relativa al rapporta storiografia e verità.
Opinioni
Dibattito sullinformazione comunitaria
hanno subito in questi ultimi anni una trasformazione rapidissima, inimmaginabile fino a pochi anni fa. La velocità della diffusione delle notizie
Il dibattito sull’informazione comunitaria
Il 25 ottobre si terrà nellaula magna Aron Benatoff un dibattito sulla informazione nella Comunità ebraica di Milano (ore 20.45, via Sally Mayer 4/6), dal titolo LInformazione che vorrei. Parleranno Fiona Diwan (Geo), Daniele Moro (TG5), Vittorio Ravà (Libero /Economy), Davide Romano (Repubblica /Shalom), Annie Sacerdoti (Bollettino/Mosaico), David Piazza (Morashà), rav Shlomo Bekhor (Shabbat Shalom), Benjamin Oskar (Ghetton).
La serata sarà condotta da Yoram Ortona e Riccardo Hofmann.
Ma soprattutto si darà la parola ai lettori.
Una opinione sugli “omicidi mirati”
Nell’articolo “In bici per Alyn” si parla della vicenda di una bambina palestinese, rimasta gravemente ferita durante un “omicidio mirato”. Attenzione all’uso delle parole.
Gli intellettuali contro Magdi Allam
dedica lapertura del suo ultimo numero di luglio-agosto 2007 a Magdi Allam. Il suo ultimo libro Viva Israele, con il suo linguaggio diretto e le accuse rivolte a professori delluniversità, non è piaciuto.
Essere curiosi degli altri
è spesso immaginata come un sistema di coabitazione e di confronto tra soggetti diversi che rispettosamente e entusiasticamente si mescolano tra di loro. Non è così.
La multiculturalità è come una spiaggia adriatica destate. È un insieme di nuclei famigliari ciascuno con il proprio ombrellone, la propria sdraio, senza che si dia relazioni di vicinato e di confidenza men che meno di mescolamento con lombrellone accanto.
Le nostre comunità hanno avuto spesso questa fisionomia.
Intellettuali e politica: la parola
Tu sei quelluomo! (2° Samuele 12, 7). Questo è, come racconteremo subito, uno dei pochi casi nella storia, profana e religiosa, di un intellettuale che prevale sul politico. Nella Bibbia, questo accade talvolta: gli intellettuali di allora, cioè i sapienti, i profeti, gli scribi, rinfacciano spesso ai re le loro colpe, e cosa mai accaduta fuori dalla Bibbia riescono a prevalere.
Parole, parole, parole
Cè molta confusione nellaria. E cè la sensazione che qualcosa non stia andando per il verso giusto. Laccavallarsi di dichiarazioni e controdichiarazioni, proclami più o meno ideologici, veti incrociati e dichiarazioni di fedeltà, rischiano di portare gli ebrei italiani in un vicolo cieco.
Responsabilità sociale, etica ebraica
La responsabilità sociale è un argomento assai in voga al giorno doggi. Per capire cosa si intenda con questa espressione sarebbe necessario ricorrere a definizioni autorevoli di personalità che da tempo si occupano dellargomento. Per semplicità, la responsabilità sociale si potrebbe riassumere come un approccio, una strategia, che alcune aziende intraprendono, impegnandosi, oltre che sul naturale fronte della generazione del profitto, anche sul fronte ambientale e sociale.
Gli esempi sono davvero innumerevoli e spaziano dalle aziende che sono in prima linea per ridurre le emissioni nocive generate dallattività produttiva a quelle che creano degli ambienti friendly per i dipendenti, magari collocando allinterno dellazienda servizi medici, banche o permettendo di prenotare a prezzi di favore spettacoli teatrali e viaggi. Altre selezionano i propri fornitori in base a determinati requisiti come ad esempio lassenza di impiego di lavoro minorile, la garanzia di salari minimi ai dipendenti, un ambiente di lavoro salutare.
In realtà non tutte le entità economiche che si avventurano nel percorso del sociale, lo fanno per vocazione; far sapere che si è buoni con i dipendenti o ci si è impegnati ad inquinare in misura inferiore ai limiti concessi dalle regolamentazioni è spesso unottima propaganda per limmagine aziendale o in altri termini, diventa marketing sociale.
Israele, i dibattiti veri e i nostri blablabla
Cè unimmagine, forse avrete già avuto modo di notarla, che racchiude in sé tante verità sulla realtà di Israele. Si tratta di una fotografia scattata da Oded Balilty per lagenzia statunitense Associated Press. E ha vinto il massimo riconoscimento cui un lavoro giornalistico possa aspirare: il premio Pulitzer. Nellimmagine appare una ragazza che con le sue sole forze cerca di resistere a una colonna di militari israeliani. La ragazza si chiama Nili, ha solo 16 anni e frequenta una scuola religiosa a Gerusalemme. Il motivo dello scontro, avvenuto ormai oltre un anno fa, riguardava levacuazione di un insediamento religioso abusivo al di fuori dai confini dello Stato di Israele, non lontano da Ramallah. Nili era lì per opporsi alle operazioni dei militari. Non è questa la sede per discutere chi avesse ragione. Tutte le opinioni possibili (e Nili grazie alla straordinaria notorietà provocata dallassegnazione del Pulitzer, ha avuto ampio modo di esprimere la sua opinione alla stampa israeliana e internazionale), mi sembra possano essere considerate legittime.
Credo invece sarebbe opportuno riflettere, proprio in questi giorni, in cui si celebra il compleanno di uno Stato ebraico indipendente, su cosa è e su cosa significa lo Stato di Israele oggi.