di Nathan Greppi
Il libro racconta di come questa famiglia riuscì a sopravvivere nel corso della guerra, sfuggendo alle ricerche degli occupanti: in un arco di tempo che va dal luglio 1943 al dicembre 1944, Alessandro Smulevich racconta ogni giorno gli avvenimenti più importanti: le ore in ufficio prima della fuga, la gioia provata quando cadde Mussolini e lo sgomento per l’arrivo dei nazisti dopo l’8 settembre, la paura di essere rintracciato quando era nascosto a Firenzuola.
Libri
Immagini e racconti sul mondo ebraico iraniano, nel libro del fotogiornalista Hassan Sarbakhsian “Jews of Iran”
di Roberto Zadik
Qual è la situazione attuale dell’ebraismo iraniano? Finora questo quesito è rimasto totalmente avvolto nel mistero ma a svelarlo, almeno in parte, ci pensa il coinvolgente manuale fotografico Jews of Iran, ebrei dell’Iran
«Così abbiamo accolto e salvato i bambini del Kindertransport da Hitler». I racconti eroici delle famiglie britanniche in un libro di Mike Levy
di Marina Gersony
Tra il dicembre 1938 e il maggio 1940, il Regno Unito accolse quasi 10.000 minori non accompagnati, prevalentemente ebrei, provenienti dalla Germania nazista e dai territori occupati sistemandoli presso famiglie affidatarie, ostelli e fattorie.
Gli ebrei e i tedeschi, un rapporto complesso di vicinanza e divergenza. Dall’invidia sociale al genocidio
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] Quando fra conoscenti o anche nelle occasioni più formali come il Giorno della memoria capita di dover spiegare che cos’è stata la Shoah, ci si trova spesso di fronte a una convinzione stranissima, ma assai diffusa su quel che è avvenuto in Germania tra il 1933 e il 1945.
All’arco di Tito. L’ambasciatore d’Israele tra Roma e Gerusalemme
di Nathan Greppi
A pochi giorni dalla fine del suo incarico diplomatico, è stato pubblicato il suo primo libro in italiano, All’arco di Tito, dove esprime il suo punto di vista sulle questioni più importanti relative all’Italia, Israele e il popolo ebraico.
Il “nido” di Hitler, viaggio nell’oscurità
di Nathan Greppi
La graphic novel, ispirata a fatti realmente accaduti, si svolge dal 3 al 7 luglio 1944 in un luogo noto come il “Nido dell’Aquila”, all’epoca il rifugio di Hitler sulle Alpi Bavaresi.
Canaglia di Itamar Orlev e la relazione complessa di Israele con il suo passato polacco
di Cyril Aslanov
[Ebraica. Letteratura come vita] Moltissimi israeliani sono figli, nipoti o bisnipoti di ebrei venuti dalla Polonia in ondate successive di immigrazione: nel 1924; alla vigilia della Shoah; immediatamente dopo la Shoah; nel 1957 e nel 1968 quando la Polonia socialista espulse o spinse alla partenza gli ultimi ebrei sopravvissuti alla persecuzione nazista che costò la vita a tre milioni ebrei polacchi.
Allen, Brooks e Wilder: il loro cinema, le loro vite
di Marina Gersony
Tre biografie che portano i lettori e i fan nel cuore delle carriere professionali e delle vicende personali di tre giganti dello star system americano. Autori e registi (anche di se stessi) con alle spalle storie ebraiche di emigrazioni e fughe. Una instabilità, un’erranza geografica e spirituale che portano nelle loro opere.
Il dilemma di una madre e il riscatto del figlio perduto
di Fiona Diwan
Una maternità dolorosa e ambivalente, un difficile rapporto madre-figlio nel nuovo romanzo di Colette Shammah, Dietro
la porta chiusa (sarà presentato il 20 settembre al Teatro Parenti)
Israele visto da Hollywood: un nuovo libro su film e autori che si sono occupati dello Stato ebraico
di Roberto Zadik
Da sempre il rapporto fra cinema americano e mondo ebraico è stretto, ma come Hollywood ha rappresentato Israele e quali sono stati i migliori film collegati allo Stato ebraico? A rispondere a questo interrogativo il nuovo libro Hollywood and Israel. A History.
Lingfield, dove i bambini scampati alla Shoah riscoprirono la vita
di Nathan Greppi
La vicenda narrata si svolge a Lingfield, in Inghilterra, poco dopo la fine della guerra: qui, in una villa di campagna di un ricco ebreo del posto, le educatrici Alice Goldberger e Anna Freud (figlia di Sigmund) accolgono a fasi alterne 25 bambini ebrei di età compresa tra i 4 e i 15 anni, sopravvissuti ai campi.
La Milano anni Settanta, l’Argentina, il passato che torna con un amore tardivo
di Fiona Diwan
Giorgio Secchi ci consegna un romanzo generazionale pieno di delicatezza e ironia, portandoci sotto le pendici innevate della Cordigliera delle Ande, trascinandoci in vecchie milonghe argentine e in fumosi bar sui Navigli, tra le nebbiosità di una Milano d’inverno.