di Fiona Diwan
Eclettico, studioso dai vasti orizzonti culturali, oltre all’attività di docente universitario, David Meghnagi ha scritto di memoria collettiva e Shoah, di antisemitismo, di storia del sionismo, ha ideato e diretto per due decenni il Master in Didattica della Shoah, si occupa di dialogo interreligioso. In merito al tema del suo ultimo saggio gli abbiamo posto qualche domanda.
Libri
Freud, Jung e Sabina, tra amori spezzati e amicizie infrante
di Fiona Diwan
Tra antisemitismo e identità ebraica: la ‘frattura’ tra i due maestri della Psicoanalisi. “Un sogno non interpretato è come una lettera non letta”: il celeberrimo adagio talmudico aleggiava tra le pareti di casa fin da quando Sigmund era bambino, in Galizia
Un sogno diventato realtà: storia del sionismo, per fare chiarezza in un mondo confuso
di Ilaria Myr
Il libro di Luciano Assin copre dall’800 al 1948, anno della fondazione dello Stato di Israele. Nei capitoli e sottocapitoli con un linguaggio quasi giornalistico, affronta le tappe principali del movimento sionista e le storie di personaggi che hanno svolto un ruolo importante nella sua costruzione e sviluppo.
Le storie di Nonno Rana e il mondo di Pratalión, un viaggio nella fantasia. Per tornare tutti bambini
di Maia Principe
“Nonno Rana racconta: alla scoperta di Pratalión” è un nuovo libro per bambini (età consigliata dai 5 anni), edito da TAGA editore, casa editrice appartenente a due membri della Comunità ebraica di Milano, Tamar Dor e Gad Urlansky.
Aiuto i rinoceronti! La viralità dell’odio, la pandemia morale di ieri (e oggi) in Karel Čapek e Eugène Ionesco
di Cyril Aslanov
[Ebraica. Letteratura come vita] Gli ultimi due anni ci hanno fatto capire che i social media sono capaci di trasformare convinzioni politiche molto parziali e tendenziose – e comunque estremiste -, in assiomi presumibilmente inconfutabili. Nella Critica della ragione dialettica, Jean-Paul Sartre descriveva l’alienazione di interi gruppi a questo tipo di opinione con il termine di serializzazione, cioè la diffusione in scala industriale di pregiudizi
DAT, tra legge e fede: la millenaria avventura di una parola-forziere
di Fiona Diwan
All’inizio fu la lingua persiana, l’esilio babilonese e la Meghillat Ester. Siamo sulle morbide rive dell’Eufrate, qui prendono avvio le perigliose avventure di Ester e Mordechai, le loro vicende s’intrecciano a quelle degli statuti e delle normative del re Assuero ma anche a quelle delle leggi del popolo di Israele. La parola in questione, mutuata dal persiano e impiegata nella vicenda di Ester è Dat.
Lo sterminio degli ebrei dell’Europa orientale raccontato in tempo reale da due grandi giornalisti
di Ilaria Myr
Il monumentale reportage di Grossman e Erenburg ripubblicato in versione integrale. Per capire l’immensità del genocidio perpetrato dal Terzo Reich in Urss (e la repressione del regime sovietico)
Democratico, inclusivo, multireligioso: ecco lo Stato degli ebrei immaginato da Herzl
di Fiona Diwan
«Più a lungo l’antisemitismo rimane latente, più violenta sarà la sua deflagrazione». Così scriveva Theodor Herzl nel 1896 nel suo Der Judenstaat, Lo stato degli ebrei, il testo che fondava il sionismo politico, e mai affermazione si è rivelata oggi più vera davanti a un incredulo mondo ebraico che a 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale si è ritrovato sotto choc davanti a una nuova esplosione di violenza e pregiudizio.
Gesù, un riformatore dell’ebraismo o il creatore di una nuova fede contrapposta? Il punto di vista ebraico
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] Uno dei temi più delicati della storiografia ebraica è il rapporto con il cristianesimo delle origini e con la figura del suo fondatore. Ormai è chiaro che la “separazione delle strade” fra le due religioni non avvenne di colpo al momento della predicazione di Gesù o dei suoi allievi più prossimi, ma per molti decenni e perfino per alcuni secoli,
Se le scarpe di un Giusto potessero parlare …
di Ilaria Myr
La storia di Lorenzo Perrone, il muradur (muratore) piemontese che, come racconta Primo Levi in Se questo è un uomo, ad Auschwitz per sei mesi di sua spontanea volontà gli portò la zuppa calda – rischiando ogni giorno di essere scoperto, e salvando letteralmente la vita di Primo e del suo amico Alberto Dalla Volta – viene ora raccontata a un pubblico giovane dallo storico Carlo Greppi attraverso una prospettiva inedita: quella delle scarpe di Lorenzo.
Baum contro l’Universo (e l’Universo vince ai punti)
di Marina Gersony
Woody Allen firma un romanzo spassoso e malinconico, una tragicommedia di ansie, humour ebraico, atmosfere newyorkesi e quotidiana sopravvivenza esistenzial-sentimentale. Leggere “Che succede a Baum?” è come infilarsi in una seduta di psicanalisi collettiva dentro una gastronomia ebraica dell’Upper West Side.
Una voce contro l’odio nell’ora più buia
di Nathan Greppi
Il testo che da il nome a tutto il libro racconta lo sterminio degli ebrei di Varsavia avvenuto nel luglio 1942. L’autore, che nel 1941 fuggì in Messico dove trascorse in povertà i suoi ultimi anni di vita, lo scrisse nel gennaio 1943, riportando diverse testimonianze di ebrei polacchi trasmesse negli Stati Uniti, ancora inedite quando il testo venne pubblicato in francese.














