di Nathan Greppi
Tratta dal romanzo Il nazista e lo psichiatra di Jack El-Hai, la pellicola ruota attorno alla figura di Douglas Kelley (Rami Malek), psichiatra militare che riceve dall’esercito americano il compito di appurare in vista del processo le condizioni mentali degli imputati, e in particolare di Hermann Göring (Russell Crowe), ex-braccio destro di Hitler con il quale Kelley instaura un rapporto di confidenza che metterà a dura prova la sua obiettività.
Cultura e Società
Le storie di Nonno Rana e il mondo di Pratalión, un viaggio nella fantasia. Per tornare tutti bambini
di Maia Principe
“Nonno Rana racconta: alla scoperta di Pratalión” è un nuovo libro per bambini (età consigliata dai 5 anni), edito da TAGA editore, casa editrice appartenente a due membri della Comunità ebraica di Milano, Tamar Dor e Gad Urlansky.
Da Israele una ricerca rivoluzionaria sullo sviluppo del linguaggio
di Malka Letwin
Come evidenzia lo studio, menzionato sul Jerusalem Post, la comunicazione umana sarebbe quindi dovuta ad un’intersezione di capacità: la produzione di suoni nuovi, il riconoscimento di schemi, la formazione di legami sociali complessi e la trasmissione del sapere all’interno e attraverso le generazioni.
Al Teatro Carcano il 27 gennaio va in scena «Il grande nulla», nato da una corrispondenza “accesa” tra Liliana Segre e Primo Levi
di Malka Letwin
Tenere alta la lanterna della memoria. È questo il messaggio da cui nasce lo spettacolo Il grande nulla o quel che ci aspettava in scena al Teatro Carcano di Milano il 27 gennaio 2026, dove viene messa in luce una parantesi inedita della senatrice a vita Liliana Segre, superstite alla Shoah.
Aiuto i rinoceronti! La viralità dell’odio, la pandemia morale di ieri (e oggi) in Karel Čapek e Eugène Ionesco
di Cyril Aslanov
[Ebraica. Letteratura come vita] Gli ultimi due anni ci hanno fatto capire che i social media sono capaci di trasformare convinzioni politiche molto parziali e tendenziose – e comunque estremiste -, in assiomi presumibilmente inconfutabili. Nella Critica della ragione dialettica, Jean-Paul Sartre descriveva l’alienazione di interi gruppi a questo tipo di opinione con il termine di serializzazione, cioè la diffusione in scala industriale di pregiudizi
Israele e la nuova frontiera contro la depressione: un test del sangue che può cambiare la psichiatria mondiale
di Marina Gersony
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oggi oltre un miliardo di persone convive con un disturbo mentale. Una cifra che non racconta solo statistiche astratte: ci sono bambini che faticano a concentrarsi a scuola, adolescenti che si isolano nelle loro stanze e adulti che crollano senza preavviso, dopo aver retto troppo a lungo.
Lo sapevate che? Chloè, la moda prêt-à-porter ideata da una donna per le donne
di Ilaria Myr
È conosciuta come colei che inventò la moda prêt-à-porter, ma in pochi forse sanno che la fondatrice del marchio di moda Chloé era un’ebrea egiziana, nata nel 1921 ad Alessandria d’Egitto con il nome di Gabrielle Hanoka. Si sposa molto giovane con Raymond Aghion, appartenente a una ricca famiglia di esportatori di cotone
DAT, tra legge e fede: la millenaria avventura di una parola-forziere
di Fiona Diwan
All’inizio fu la lingua persiana, l’esilio babilonese e la Meghillat Ester. Siamo sulle morbide rive dell’Eufrate, qui prendono avvio le perigliose avventure di Ester e Mordechai, le loro vicende s’intrecciano a quelle degli statuti e delle normative del re Assuero ma anche a quelle delle leggi del popolo di Israele. La parola in questione, mutuata dal persiano e impiegata nella vicenda di Ester è Dat.
Miracoli contemporanei: il tesoro salvato del mondo Yiddish. I 100 anni dello YIVO
di Michael Soncin
Yivo, Institute for Jewish Research, compie 100 anni. Dai vicoli di Varsavia e Lodz alle strade di New York. Fondato nel 1925 a Berlino e a Vilnius, lo YIVO ha come missione lo studio, la preservazione, la diffusione della storia e cultura Yiddish, il mondo degli ebrei dell’Europa orientale. Una memoria viva e vegeta: i 100 anni dello YIVO raccontati dal suo direttore, Jonathan Brent
Lo sterminio degli ebrei dell’Europa orientale raccontato in tempo reale da due grandi giornalisti
di Ilaria Myr
Il monumentale reportage di Grossman e Erenburg ripubblicato in versione integrale. Per capire l’immensità del genocidio perpetrato dal Terzo Reich in Urss (e la repressione del regime sovietico)
L’indignato permanente, re delle cause “nobili” ma malato di integralismo morale
di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie] Esiste una figura pubblica, molto diffusa nell’età – a tratti asociale – dei “social”, che è quella dell’indignato permanente. Chi ha pratica di comunicazioni online, non può non averlo incontrato. Più di una volta in vita sua, in tutta probabilità. L’indignato permanente è colui che è perennemente scandalizzato da ciò che sente, da quanto vede, soprattutto dall’opinione altrui.
Democratico, inclusivo, multireligioso: ecco lo Stato degli ebrei immaginato da Herzl
di Fiona Diwan
«Più a lungo l’antisemitismo rimane latente, più violenta sarà la sua deflagrazione». Così scriveva Theodor Herzl nel 1896 nel suo Der Judenstaat, Lo stato degli ebrei, il testo che fondava il sionismo politico, e mai affermazione si è rivelata oggi più vera davanti a un incredulo mondo ebraico che a 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale si è ritrovato sotto choc davanti a una nuova esplosione di violenza e pregiudizio.














