Cultura e Società

“Norimberga”, un film sul processo che ha cambiato il mondo

Spettacolo

di Nathan Greppi
Tratta dal romanzo Il nazista e lo psichiatra di Jack El-Hai, la pellicola ruota attorno alla figura di Douglas Kelley (Rami Malek), psichiatra militare che riceve dall’esercito americano il compito di appurare in vista del processo le condizioni mentali degli imputati, e in particolare di Hermann Göring (Russell Crowe), ex-braccio destro di Hitler con il quale Kelley instaura un rapporto di confidenza che metterà a dura prova la sua obiettività.

Da Israele una ricerca rivoluzionaria sullo sviluppo del linguaggio

Salute

di Malka Letwin
Come evidenzia lo studio, menzionato sul Jerusalem Post, la comunicazione umana sarebbe quindi dovuta ad un’intersezione di capacità: la produzione di suoni nuovi, il riconoscimento di schemi, la formazione di legami sociali complessi e la trasmissione del sapere all’interno e attraverso le generazioni.

Aiuto i rinoceronti! La viralità dell’odio, la pandemia morale di ieri (e oggi) in Karel Čapek e Eugène Ionesco

Libri

di Cyril Aslanov
[Ebraica. Letteratura come vita] Gli ultimi due anni ci hanno fatto capire che i social media sono capaci di trasformare convinzioni politiche molto parziali e tendenziose – e comunque estremiste -, in assiomi presumibilmente inconfutabili. Nella Critica della ragione dialettica, Jean-Paul Sartre descriveva l’alienazione di interi gruppi a questo tipo di opinione con il termine di serializzazione, cioè la diffusione in scala industriale di pregiudizi

DAT, tra legge e fede: la millenaria avventura di una parola-forziere

Libri

di Fiona Diwan
All’inizio fu la lingua persiana, l’esilio babilonese e la Meghillat Ester. Siamo sulle morbide rive dell’Eufrate, qui prendono avvio le perigliose avventure di Ester e Mordechai, le loro vicende s’intrecciano a quelle degli statuti e delle normative del re Assuero ma anche a quelle delle leggi del popolo di Israele. La parola in questione, mutuata dal persiano e impiegata nella vicenda di Ester è Dat.

Miracoli contemporanei: il tesoro salvato del mondo Yiddish. I 100 anni dello YIVO

Eventi

di Michael Soncin
Yivo, Institute for Jewish Research, compie 100 anni. Dai vicoli di Varsavia e Lodz alle strade di New York. Fondato nel 1925 a Berlino e a Vilnius, lo YIVO ha come missione lo studio, la preservazione, la diffusione della storia e cultura Yiddish, il mondo degli ebrei dell’Europa orientale. Una memoria viva e vegeta:  i 100 anni dello YIVO raccontati dal suo direttore, Jonathan Brent

L’indignato permanente, re delle cause “nobili” ma malato di integralismo morale

Opinioni

di Claudio Vercelli
[Storia e controstorie]  Esiste una figura pubblica, molto diffusa nell’età – a tratti asociale – dei “social”, che è quella dell’indignato permanente. Chi ha pratica di comunicazioni online, non può non averlo incontrato. Più di una volta in vita sua, in tutta probabilità. L’indignato permanente è colui che è perennemente scandalizzato da ciò che sente, da quanto vede, soprattutto dall’opinione altrui.

Theodor Herzl

Democratico, inclusivo, multireligioso: ecco lo Stato degli ebrei immaginato da Herzl

Libri

di Fiona Diwan
«Più a lungo l’antisemitismo rimane latente, più violenta sarà la sua deflagrazione». Così scriveva Theodor Herzl nel 1896 nel suo Der Judenstaat, Lo stato degli ebrei, il testo che fondava il sionismo politico, e mai affermazione si è rivelata oggi più vera davanti a un incredulo mondo ebraico che a 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale si è ritrovato sotto choc davanti a una nuova esplosione di violenza e pregiudizio.