Attualità e news

Confine Israele-Gaza: protesta dei parenti degli ostaggi

Israele

di Nathan Greppi
I familiari degli ostaggi sono andati di fronte al confine per cercare di parlare ai loro cari rapiti tramite altoparlanti. Prima che potessero superare il confine, sono stati bloccati dalle forze di sicurezza e rimandati indietro.

Un dipinto di Carl Blechen destinato al museo personale di Adolf Hitler, viene restituito agli eredi dei suoi legittimi proprietari

Mondo

di Pietro Baragiola
Il quadro in questione è “La valle dei mulini ad Amalfi” (1830 circa) del noto paesaggista del XIX secolo, che apparteneva ai collezionisti d’arte berlinesi Arthur ed Eugen Goldschmidt: passato dopo la loro morte suicida al nipote Edgar Moor, fu trafugato dai nazisti nel 1942 ed era destinato al Führerbau in progetto a Linz.

Chadad in Polonia ha organizzato un ritiro estivo per famiglie ebree ucraine

Mondo

di Francesco Paolo La Bionda
Dall’inizio dell’incursione russa in Ucraina, Chabad in Polonia ha aperto le sue porte alla comunità ebraica ucraina offrendo rifugio, trasporto, cibo kosher, assistenza medica, assistenza finanziaria e materiale, assistenza all’infanzia, servizi educativi e sociali, attività comunitarie e assistenza amministrativa e legale.

Liberato da Gaza l’ostaggio Qaid Farhan Al-Kadi

Israele

di Ilaria Myr
Alkadi, 52 anni,  viveva a sud della città araba beduina di Rahat e lavorava come guardia al kibbutz Magen, dove era stato rapito il 7 ottobre. A salvarlo l’unità Shayetet 13, la 401esima Brigata,  Yahalom e le forze ISA sotto il comando della 162esima Divisione in una complessa operazione nel sud della Striscia di Gaza.

Davos: ragazzo ebreo aggredito al grido ‘Free Palestine’

Mondo

di Redazione
Ennesimo atto antisemita in Europa, questa volta accaduto nella cittadina svizzera di Davos: come riporta la RSI, venerdì 23 agosto un ragazzo ebreo residente in Inghilterra sulla Promenade di Davos è stato colpito da due uomini che  hanno gridato più volte “Free Palestine”. “Mi hanno colpito all’improvviso. Li ho spinti via e sono scappato. Mi hanno seguito, e urlandomi contro “Free Palestine”, mi hanno sputato in faccia”, ha dichiarato il ragazzo, Eli, alla Radio Svizzera Italiana.