di Ludovica Iacovacci
Il ministro della difesa Guido Crosetto ha definito il mandato d’arresto“sbagliato” ma ha precisato che l’Italia, aderendo allo Statuto di Roma, è obbligata ad applicarlo, ma Matteo Salvini dice “Netanyahu è il benvenuto”. In Europa sì della Francia, Belgio Regno Unito, Paesi Bassi, Spagna, Svezia; no degli Usa, Ungheria, Argentina, Paraguay. Gioisce l’Iran.
Attualità e news
Le manette dei “crimini di guerra e contro l’umanità” della CPI che equiparano Israele a Hamas
di Anna Coen
L’emissione del mandato d’arresto internazionale teoricamente vincola gli Stati che hanno aderito allo Statuto di Roma ad attenersi alle disposizioni della Corte, quindi per il Primo Ministro israeliano e per l’ex ministro della Difesa muoversi nei 124 Paesi che hanno ratificato lo Statuto potrebbe essere problematico, poiché le autorità locali sarebbero tenute a rispettare l’obbligo generale di cooperazione con la Corte ed arrestare i soggetti qualora si rechino in uno dei Paesi.
Cosa cambia per Israele con il ritorno di Trump
di Nathan Greppi
Il 78% degli elettori ebrei ha votato per la Harris. Ma a New York il 45% dell’elettorato ebraico ha votato Trump. “Gli ebrei americani sono rimasti fermi ai tempi in cui il Partito Democratico era il più accogliente nei confronti degli ebrei, mentre i repubblicani erano il partito dell’alta società WASP. Ma oggi il Partito Repubblicano rappresenta la classe operaia, mentre i democratici sono il partito delle élite”, spiega a Mosaico la giornalista israeliana Ruthie Blum, in passato consigliere nell’ufficio del Primo Ministro Netanyahu.
Un nuovo report smaschera la rete di Hamas in Italia, che agisce a livello europeo: Mohammad Hannoun l’epicentro
di Pietro Baragiola
Secondo i 257 riferimenti tratti da social media affiliati ad Hamas e da siti web in arabo, Mohammad Hannoun è stato l’epicentro italiano dell’organizzazione terroristica negli ultimi 20 anni. La presenza crescente di queste iniziative nel nostro Paese è stata agevolata dalla mancanza di una risposta tempestiva delle autorità italiane, che ha così fornito ‘un terreno fertile per la crescita di gruppi e operatori affiliati ad Hamas’.
Twitch vieta l’uso del termine “sionista” come insulto
di David Fiorentini
In un post sul proprio blog ufficiale, l’azienda di proprietà Amazon ha spiegato di voler proibire “l’uso di termini che, pur non essendo dannosi o offensivi di per sé, possono essere utilizzati come insulti o per denigrare altri in determinati contesti”. Secondo la nuova politica, è consentito utilizzare il termine “sionista” per commentare l’ideologia o il movimento politico che ha portato alla fondazione di Israele, ma non per insultare ebrei o israeliani.
Capi di Hamas cacciati dal Qatar si spostano in Turchia
di David Fiorentini
Dal 2012, il Qatar ospita l’ufficio politico di Hamas, agendo come mediatore nelle negoziazioni indirette con Israele. Tuttavia, lo scorso 8 novembre, l’amministrazione Biden aveva richiesto al Qatar di espellere i leader dell’organizzazione terroristica palestinese, in seguito al loro continuo rifiuto di raggiungere un accordo.
Berlino: il capo della polizia mette in guardia ebrei e omosessuali dal non andare nei quartieri arabi
di Redazione
“Purtroppo ci sono alcuni quartieri in cui ci sono soprattutto persone arabe che hanno anche simpatie per i gruppi terroristici”, ha detto il capo della polizia Barbara Slowik consigliando a coloro che indossano le kippot e ai gay dichiarati di ‘stare più attenti’ in queste zone. Ammettendo di fatto la propria incapacità a gestire l’ordine pubblico in alcuni quartieri e garantire l’incolumità a ebrei e omosessuali.
Autorità Palestinese condannata a risarcire le vittime dell’attacco al ristorante Sbarro nel 2001
di David Fiorentini
A più di un decennio di distanza, il Tribunale distrettuale di Gerusalemme ha condannato l’Autorità Palestinese (PA) e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) a risarcire le famiglie delle vittime dell’attacco con una somma pari a 10 milioni di shekel israeliani, circa 2,5 milioni di euro, per ogni vittima.
Due settimane fa l’attacco di Amsterdam; chi sono stati i responsabili? Le indagini
di Roberto Zadik
Chi ha commesso quelle terribili violenze a danno dei tifosi del Maccabi Tel Aviv, ad Amsterdam, giovedì 7 novembre, e quali sarebbero state le cause? Il Times of Israel ha diffuso la notizia che il Parlamento olandese è in subbuglio, tormentato dalla difficile ricostruzione dell’accaduto e da polemiche interne.
I ministri degli esteri europei rifiutano di interrompere il dialogo politico con Israele
di Anna Coen
La scorsa settimana il diplomatico di punta dell’UE Josep Borrell aveva proposto la sospensione del dialogo in una lettera ai ministri degli Esteri del blocco in vista della loro riunione di lunedì a Bruxelles, citando “serie preoccupazioni per le possibili violazioni del diritto umanitario internazionale a Gaza”. Ma durante tutto l’anno è stato uno dei critici più espliciti dell’UE nei confronti di Israele.
“Guardami negli occhi”: un’ex ostaggio di Hamas sconvolge un militante pro-palestinese
di Redazione
Durante un dibattito organizzato a Los Angeles lo scorso giugno, una sequenza straordinaria ha mostrato Moran Stela Yanai, una sopravvissuta all’attacco del 7 ottobre, confrontarsi con Aidan Dewolf, un attivista filo-palestinese che ha organizzato un campo di protesta all’UCLA. Il video di questo confronto, pubblicato di recente, ha fatto rapidamente il giro dei social network.
“Sì, ma”: Hezbollah acconsente all’accordo di cessate il fuoco dagli Stati Uniti, ma alcuni punti restano ancora in sospeso
di Pietro Baragiola
Al momento l’accordo accettato da Hezbollah comprende: l’istituzione di una commissione internazionale per supervisionare l’accordo; demolizione delle strutture di Hezbollah a nord del Litani; il ritiro delle truppe dell’IDF dal sud del Libano; il ritorno dei cittadini sfollati; il diritto di Israele di intervenire con la forza in caso di violazioni. Martedì 19 novembre l’arrivo dell’inviato americano Amos Hochstein.














