Attualità e news

Il Presidente e la Memoria

Italia


Perché il presidente Napolitano ha voluto parlare di antisionismo proprio nel Giorno della Memoria?
Perché ha voluto legare, con così tanta forza

Il Quirinale smaschera l’antisemitismo

Italia


Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è messo a parlare come Yasha Reibman. Anche il Quirinale, ormai, dietro tanto antisionismo, dietro alla critica preconcetta nei confronti dello Stato di Israele, vede come non si nasconda altro che il vecchio antisemitismo. Si tratta di una considerazione molto importante. E per due motivi. Perché viene dalla massima autorità dello Stato.
E perché viene da un esponente di punta di una sinistra nostrana che in attesa di sapere cosa vuole fare da grande fra antisionismo e antisemitismo non ha mai smesso di equivocare.

Una Giornata da ricordare

Eventi


In occasione della Giornata della Memoria le istituzioni italiane compiono due atti significativi e concreti per le future generazioni

Esilio, Tempo e Memoria

Eventi


concepita per ricordare alla massa dell’opinione pubblica la tragedia della Shoah, pone anche a noi ebrei italiani una sfida straordinaria. Non tanto quella, come alcuni mostrano di credere, di aderire e partecipare con acritico entusiasmo a tutte le numerose manifestazioni che vengono organizzate in questa occasione. Ma piuttosto quella di ragionare su cos’è la memoria secondo la nostra stessa identità e la nostra stessa tradizione.
In questa data carica di potenzialità, ma anche gravida dei rischi veicolati da tutte le ritualistiche laiche, credo sia salutare tornare a studiare questo straordinario testo del Rav Roberto Della Rocca, direttore del Dipartimento Educazione e cultura dell’Unione delle Comunità ebraiche, che ci aiuta a capire cosa può essere e cosa non può essere, per noi, la memoria..

Rapporto sugli equilibri strategici in Medio Oriente

Mondo

nel presentare alla stampa un rapporto sugli equilibri strategici in Medio Oriente nel biennio appena trascorso da parte del direttore dell’Istituto nazionale israeliano di studi strategici e sulla sicurezza, Zvi Stauber. La recente guerra in Libano ha messo in luce quanto il Paese sia vulnerabile. Dopo mesi di raccolta minuziosa di dati, , Stauber è apparso pessimista, mentre