di Redazione
L’annuncio è stato fatto giovedì dal portavoce capo dell’IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, che ha rivelato ulteriori dettagli in merito. Hagari ha dichiarato che le bandiere dell’Isis sono state trovate anche sulle uniformi dei terroristi uccisi, ribadendo le parole del presidente americano Joe Biden secondo cui «Hamas è peggio dell’Isis».
Attualità e news
“Il nome di Dio non può legittimare la violenza”: la condanna dell’associazione interreligiosa ‘Insieme per prenderci cura’
di Redazione
“Il dialogo interreligioso e culturale è alla base del nostro operare e della nostra pluriennale esperienza. È per questo che la situazione in atto in Israele e a Gaza ci lascia particolarmente sgomenti. Quanto è avvenuto sabato scorso nei kibbutz di frontiera è stato un esplicito e dichiarato atto di terrorismo”.
L’impatto del discorso del presidente Biden ed il ruolo degli Stati Uniti nella guerra contro Hamas
di Anna Balestrieri
In una situazione instabile, gli Stati Uniti cercano certezza e stabilità, pur simpatizzando con la reazione di Israele. Il discorso del presidente Biden è stato un sincero messaggio di sostegno, ma sarà ancora più importante la missione di Blinken, che atterra in queste ore nel paese sconvolto dalla guerra.
Il racconto di un testimone dell’attacco al Kibbutz Nir Yitzhak. «Abbiamo sentito i nostri vicini mentre li rapivano»
di Ilaria Myr
Daniel Lanternari è un ebreo romano che dal 1995 vive nel Kibbutz Nir Yitzhak, uno dei villaggi agricoli situati nella zona intorno a gaza, la cosiddetta ‘envelope’ nei 7 km intorno alla striscia governata da Hamas. Nell’attacco sono morti tre residenti, e 9 persone sono tutt’oggi disperse. Lo abbiamo contattato a Eilat, dove si trova con la sua famiglia, la moglie, i tre figli (9,12 e 15 anni) e due cani.
Il silenzio non è un’opzione: in piazza Castello in centinaia per dimostrare solidarietà a Israele
di Sofia Tranchina
In risposta al terrorismo che sta colpendo Israele e all’antisemitismo verso le comunità ebraiche di tutto il mondo, mercoledì 11 ottobre è stato organizzato un presidio in Piazza Castello, a Milano. Manifestazioni di calore e supporto sono arrivate da tutto il mondo: non mancavano cartelli quali “Francia”, “Australia”, “L’Inghilterra supporta Israele”… E non mancava la bandiera dell’Iran.
Israele, nasce il governo di unità nazionale contro Hamas
di Redazione
L’accordo tra il Primo Ministro d’Israele e l’ex Ministro della Difesa Gantz, leader del partito centrista Blu e Bianco, rappresenta un passo significativo di un nuovo governo che avrà il compito di gestire in modo più collaborativo le fasi future del conflitto. Lapid rimane all’opposizione dopo che Netanyahu ha rifiutato la sua richiesta di rimuovere i ministri di estrema destra Smotrich e Ben Gvir.
Rav Alfonso Arbib: “Il popolo ebraico non può essere diviso al suo interno”
di Sofia Tranchina
Durante un incontro per leggere i Tehillin per i soldati, i feriti, i rapiti e le vittime in Israele, il rabbino capo di Milano si è rivolto alla comunità, per guidarla verso una reazione attiva: la riflessione sull’odio antiebraico, l’aiuto da rivolgere verso gli altri come presa di coscienza della responsabilità individuale, e la preghiera.
Morti, feriti e rapiti: le vittime degli attacchi in Israele
di Pietro Baragiola
Sono passati quattro giorni da quando i miliziani di Hamas hanno varcato i confini di Israele in quello che è stato dichiarato l’assalto più coordinato e letale nella storia del Paese. Ad oggi, 11 ottobre, il numero degli israeliani uccisi negli attacchi ha superato i 1200.
“Nella mia enclave al confine col Libano. Tra poco la guerra arriverà anche qui”
di Fausto Biloslavo (Il Giornale)
Intervista a Luciano Assin: «Questa è peggiore delle altre guerre. Prima di tutto per le perdite. Se parliamo di 11 settembre israeliano abbiamo avuto più di mille vittime in un Paese di 10 milioni di abitanti. In proporzione sarebbero 10-12mila morti in un solo giorno in Italia».
Spagna: la vicepremier si schiera con Hamas. Condanna dal governo
di Anna Balestrieri
Nel giorno stesso dell’inizio dell’offensiva, sabato 7 ottobre, Diaz, seconda vicepresidente del governo e ministro del lavoro, ha arringato una folla a Cadice esprimendo il proprio sostegno ai “fratelli e sorelle del popolo palestinese”. Le parole di condanna per l’appello della vicepremier, in contrasto con la posizione del governo spagnolo, non si sono fatte attendere.
Sono ad oggi 260 i giovani massacrati da Hamas al festival Nova Nature Party e i familiari dei rapiti implorano aiuto (N.B.: 364 il numero finale delle vittime)
di Pietro Baragiola
“Un bilancio di vittime che è destinato a crescere man mano che proseguono le ricerche” ha affermato un portavoce della organizzazione rabbinica ZAKA, responsabile del recupero dei cadaveri nelle aree colpite da attentati e altre calamità. N.B: l numero finale delle vittime al Supernova festival è di 364.
Da Fauda alla realtà. Gli attori della nota serie si mobilitano per Israele durante il conflitto
di Redazione
La serie, che ha catturato l’attenzione di spettatori in tutto il mondo per la sua rappresentazione cruda e realistica delle operazioni sotto copertura delle forze speciali israeliane nei territori palestinesi, sembra ora riflettersi drammaticamente nella vita reale. Impegnati in prima persona nella difesa di Israele alcuni attori della serie.