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Premio Heinriche Heine a Amos Oz

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È lo scrittore israeliano Amos Oz il vincitore dell’edizione 2008 del Premio Heinriche Heine di Letteratura. Attribuito dalla città tedesca di Dusseldorf, è stato assegnato ad Oz per la sua sensibilità politica e il suo impegno umano a favore della risoluzione del conflitto mediorientale. Con un assegno di 50.000 euro, il premio sarà consegnato il 13 dicembre.

Convegno Internazionale a Yad Vashem

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razziale del 1938 e l’educazione ebraica in Italia è il tema di un Convegno Internazionale che si terrà a Yad Vashem, a Gerusalemme nei giorni 26, 27, 28 ottobre 2008. Negli stessi giorni si terrà la Commemorazione annuale della deportazione degli Ebrei dall’Italia

“Sfidano i missili per discutere degli ideali”

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per discutere degli ideali” così il Jerusalem post intitolava il suo articolo sulla veidà dell’Hashomer Hatzair, meeting di rappresentanti mondiali tenutosi nel kibbutz di Holit, a meno di un chilometro da Gaza

Paralimpiadi di Pechino

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alle Paralimpiadi di Pechino con alcuni atleti che hanno subito il loro handicap a causa del terrorismo, mentre la metà sono reduci di Tzahal. Israele è il paese con la più alta concentrazione di invalidi di guerra o a seguito di attentati terroristici

Realpolitk

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o Realpolitk l’uso di improntare le relazioni internazionali tra Nazioni o Istituzioni sul conseguimento di risultati concreti (economici, sociali e di potere), piuttosto che alla difesa di principi (democrazia, diritti umani, verità storica).

Scoperta archeologica a Gerusalemme

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Secondo Eilat Mazar, responsabile dello scavo presso la Città di David: “Non capita spesso che vi sia una tale scoperta grazie alla quale reali figure del passato possano spazzare via la polvere della storia e rendere viva la storia della Bibbia”

Svastiche sul memoriale

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dell’Olocausto a Berlino. Imbrattate sette delle oltre 2.700 steli di cemento che costituiscono il monumento concepito da Peter Eisenman. Una settimana dopo gli atti vandalici al monumento ai gay perseguitati dai nazisti, ignoti hanno imbrattato con delle svastiche alcune delle steli che ricordano i sei milioni di ebrei uccisi sotto il nazismo.

Olimpiadi al via

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“Non politicizzare i Giochi” è lo slogan più ripetuto in questi giorni a Pechino. Ma il capo della delegazione israeliana, Efraim Zinger, ricorda con amarezza gli episodi tutti politici di cui lo Stato ebraico è stato vittima in precedenti Olimpiadi. Quella di Monaco, ovviamente, con “11 atleti uccisi solo perché israeliani ed ebrei”, e Atene 2004, quando un judoka iraniano, Arash Miresmaeili, rifiutò di combattere con l’israeliano Ehud Vaks. “Ricordate quel famoso discorso di Martin Luther King, ‘ho un sogno’? Ecco – dice Zinger – anch’io ho un sogno, quello che un giorno saremo capaci di separare sport e politica”.

Si riaccende la guerra civile a Gaza

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Almeno nove palestinesi – in gran parte civili, secondo fonti ospedaliere – hanno perso la vita e una novantina sono rimasti feriti in scontri fra militanti di Hamas e di Fatah a Gaza, nel confronto più sanguinoso tra le due fazioni da quando il movimento integralista islamico ha assunto il controllo della Striscia un anno fa.