di Redazione
Cerimonie, eventi musicali, mostre e attività di vario tipo animano le città di Israele durante tutta la settimana in cui cade il 70 anniversario del giorno dell’Indipendenza dello Stato ebraico: da un mega concerto a Tel Aviv con 12.000 persone, con Reuven Rivlin, a proiezioni di videomapping di KKL sugli edifici dell’Agenzia Ebraica, fino alla creazione di un Padiglione della Democrazia e di un percorso multimediale sull’Indipendenza di Israele.
Israele
Israele: luci e ombre dei primi 70 anni di un sogno diventato realtà
di Luciano Assin
Il 14 maggio 2018 ricorreranno 70 anni dalla creazione dello Stato d’Israele. Un avvenimento questo che ha segnato il Medio Oriente e non solo
Al confine con Gaza, Hamas chiama alla protesta armata
di Redazione
Quarantacinque giorni di protesta armata: è quanto Hamas ha deciso in vista della celebrazione dei 70 anni di Israele. Il regime terroristico che governa Gaza ha così proclamato per venerdì 30 marzo, vigilia di Pesach, la Pasqua ebraica, una “Marcia del ritorno”
Israele: dieci anni dopo, resa pubblica la verità sulla distruzione dell’impianto nucleare in Siria
di Luciano Assin
Un messaggio per l’Iran? A buon intenditor poche parole…
Gerusalemme, una lista palestinese alle elezioni municipali
di Luciano Assin
Per la prima volta, da quando Gerusalemme est è passata sotto il controllo israeliano, una lista palestinese si presenterà alle elezioni municipali della città. Il promotore dell’iniziativa è Ramadan Dabash, direttore del centro comunitario del villaggio di Zur Baher, un quartiere della zona est della capitale israeliana.
Benvenuti al Pla’im Park, il parco di divertimenti che insegna l’ebraismo giocando
di Nathan Greppi
Nella città di Dimona è in fase di costruzione il Pla’im Park, un parco di divertimenti ispirato a Disneyland ma dal quale si differenzia poiché incentrato su temi ebraici e israeliani. Il parco, che costerà circa 300 milioni di dollari, non verrà alla luce solo per fini commerciali, ma anche per insegnare ai turisti molte cose sull’ebraismo.
Straniero, vattene! Israele si spacca sull’espulsione dei migranti
di Aldo Baquis, da Tel Aviv
Sono circa 40 mila i migranti africani oggi in Israele che a fine marzo, per legge, dovranno scegliere tra le carceri israeliane o l’espulsione in Ruanda.
Clandestini e illegali che, per il governo Netanyahu, destabilizzano l’equilibrio socio-demografico
“Smettiamo di usare combustibili fossili entro il 2030”: l’appello del Ministro dell’Energia Israeliano
di Nathan Greppi
Lunedì 26 febbraio Yuval Steinitz, il Ministro dell’Energia Israeliano, ha partecipato a una conferenza a Tel Aviv presso l’Istituto per l’Energia e l’Ambiente in Israele, e si è rivolto al pubblico con questo messaggio: il governo cercherà di mettere al bando l’importazione di gas e macchine a gasolio entro 12 anni, per investire in auto elettriche ed energie alternative.
Israele è il terzo paese più istruito al mondo
di Nathan Greppi
Secondo l’emittente televisiva CNBC, l’OCSE misura il livello di istruzione di un paese in base alla percentuale di abitanti, tra i 25 e i 64 anni, che hanno conseguito una laurea. Nel 2016, in Israele questa percentuale era al 49,9%, superata solo dal Canada (56,27%) e dal Giappone (50,5%). Mentre l’Italia era al 35° posto, con il 18% di laureati.
Stretto collaboratore accusa Netanyahu di corruzione nel ‘caso 4000’. La polizia israeliana indaga
Di recente gli investigatori israeliani hanno rilasciato alcuni aggiornamenti sulle indagini relative ai casi 3000, 4000 e sull’affare dell’incarico del Procuratore generale che riguardano da vicino il premier Benjamin Netanyahu. Attualmente Netanyahu è coinvolto in 5 investigazioni.
Israele a un bivio. I kibbutzim in pista per ospitare i 40 mila profughi a rischio espulsione
di Luciano Assin
La segreteria della federazione che raggruppa più di 270 kibbutzim, ha dato ufficialmente il via ad un reclutamento generale per impedire o ostacolare la decisione del Governo Netanyahu di espellere decine di migliaia di profughi e immigranti clandestini.
Che cosa c’è dietro la chiusura della chiesa del Santo Sepolcro: un business immobiliare e una tassa da pagare
di Luciano Assin
Con un atto senza precedenti i vari rappresentanti del cristianesimo hanno chiuso, fino a nuovo ordine, i battenti del Santo Sepolcro, uno dei maggiori simboli di una religione che abbraccia oltre un miliardo di fedeli nel mondo. Ma dietro ci sarebbero questioni di esenzioni immobiliari.